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		  BLACK WIDOWIII Saga
 Time and Fallen Leaves 
 -Apollo?! – rise … -Che soprannome  stupido!E da cosa deriverebbe?! Dal fatto che è bello come il sole?!--Jet, se fossi in te, non scherzerei così  tanto!Apollo è un temibile guerriero che proviene dalla regione del Kānto, su  cui possiede praticamente l’egemonia!- lo riprese severo Gilmore mentre  camminava, nervosamente, avanti ed indietro per la stanza … -Mi preoccupa molto  il fatto che si sia spinto fino a qui … -
 -Maestro … teme per caso che possa prendere  il posto dei Gemelli Tibetani?- chiese Joe con una certa preoccupazione,  sentendosi subito percorrere da un brutto presentimento …
 -Per quanto possa essere un tipo  sanguinario e violento, non è come loro … e quindi, non credo che ci sia da  temere qualcosa del genere, ma … ho sentito dire che, in altre regioni, si sono  verificati degli scontri per ottenere il dominio sulle varie prefetture e io ho  paura che lui sia qui per questo motivo.-
 -Vuole dettare legge a casa nostra?!- dB  Rider era allibito e sdegnato da quella possibilità … -Non ci riuscirà mai!  Deve prima scontrarsi con noi!-
 -Ed è proprio questo che non voglio!- lo  ammonì bruscamente il loro Maestro … - … dopo tutto quello che ha vissuto il  Kansai con i tre fratelli, non voglio che ricomincino altri scontri!-
 Ripreso bruscamente dall’uomo, Jet si zittì  seduta stante mentre gli altri iniziarono a riflettere sulle parole di Gilmore  …
 Ad un certo punto però, intervenne nuovamente  Joe … -Maestro … mi scusi, ma cosa sappiamo di Apollo, oltre ad essere un sanguinario  guerriero del Kansai?-
 -Beh, ecco … -
 -A questo, posso rispondere io. -
 La sua voce ferma e impassibile risuonò all’improvviso  tra le mura della stanza, lasciando tutti senza parole … e in particolare  Shimamura che tremò come una foglia …
 -Black Widow!-
 La ragazza, con passo lento, ma deciso e  sicuro, si avvicinò ai tre Maestri e si inchinò in segno di saluto, sotto gli  sguardi stupiti  dei suoi compagni …
 -Maestro Gilmore ... Maestro Chang … pelato  … -
 -Black Widow! Perché mi devi trattare sempre  così?! Eppure sono il tuo Maestro!- protestò risentito, per niente stupito di  vederla lì …
 -Ha detto semplicemente la verità! E’ solo  onesta!- precisò il cinese che non perdeva occasione per tirargli una  frecciatina …
 -Ma senti te, chi parla?! Ma ti sei mai  visto allo specchio, Chang?!-
 -Certo! E sono anche un bell’uomo!-
 -Signori, signori! Ora basta!- li ammonì  Gilmore che si diresse subito verso di lei e le prese le mani, stringendogliele  felice di rivederla! –Che bello riaverti qui, Black Widow … non sai quanto ci  sei mancata!-
 -Grazie Maestro … anche voi … mi siete  mancati molto … - e così dicendo,  accennando  un debole sorriso, si voltò verso gli altri samurai, guardandoli … e soffermandosi  però, un momento di più, proprio su Joe che, accortosene, sentì il cuore  accelerare rapidamente …
 Françoise … sei tornata …
     Dopo essersi, più o meno, ripresi tutti e  averle dato il bentornato, le chiesero quindi, delucidazioni sul suo ritorno e  su Apollo … -Sono   … solo di passaggio e non rimarrò allungo .-
 … solo di passaggio? … ma …
 -Capisco … - rispose leggermente triste il  Maestro … -E invece … di Apollo cosa ci puoi dire?-
 -Apollo è un temibile guerriero di Tokyo,  su cui esercita la sua totale influenza, e che sa padroneggiare perfettamente diverse  discipline … che vanno dalla spada al corpo a corpo, rendendolo superiore a  molti altri samurai –
 -Tsk! A noi no!.- ci tenne a precisare Jet,  interrompendola, infastidito dalle sue parole ...
 -dB Rider sarai anche migliorato nelle arti  marziali, ma non certo in presunzione.- lo riprese arrabbiata, scuotendo la  testa con dissenso …
 -Se è per questo, neanche tu, mia cara Black  Widow! Sei sempre la solita altezzosa e saccente!–
 -Ma io almeno non sono idiota come te. –  rispose secca, squadrandolo mentre lui le lanciava un’occhiataccia torva …
 -Smettetela entrambi, per favore. Stiamo  parlando di una cosa importante. - li riprese Albert alzandosi e poi,  rivolgendosi subito a lei … -Grazie per le informazioni che ci hai fornito,  Black Widow, ma … come mai sei a conoscenza di tutte queste informazioni su di  lui?-
 Un’improvvisa quanto inattesa risatina  divertita che proveniva dalle loro spalle, attirò l’attenzione di tutti …
 -Pelato. – lo ammonì, voltandosi e  incenerendolo con lo sguardo …
 Seven si mise subito sugli attenti e non  proferì più parola …
 -Dicevamo … - continuò allora impassibile …  - … ho avuto modo di conoscere Apollo di persona e di battermi con lui. Per  questo, conosco la sua forza e il suo valore di guerriero. E so anche, che se  ha deciso di sconfinare, l’ha fatto con un unico intento … quello di dominare  anche sul Kansai.-
 -Ma noi, non glielo permetteremo.- esordì  deciso, alzandosi in piedi e rivolgendosi inaspettatamente a lei … -Black  Widow, sarai dei nostri?-
 Lo guardò per un attimo negli occhi … -Non  lo sottovalutare Joe. E’ molto forte e determinato e se si è messo in mente di  conquistare la regione, perseguirà il suo obiettivo in ogni modo. –
 -E tu, non sottovalutare noi.- le rispose  piccato lui … non sapeva perché, ma gli stava dando profondamente fastidio il  modo in cui lei parlava di quel tipo …
 -No. Non lo farei mai : conosco troppo bene  il vostro valore. Però, non sottovalutatelo … sa essere molto crudele se vuole.  –
     -Se non sapessi che è dei nostri, avrei  pensato che ne elogiasse le doti!- mugolò contrariato mentre rientravano in  casa … Joe rimase in silenzio … purtroppo, anche  lui la pensava così …
 -Hai qualcosa da lamentarti con me,  idiota?- la sua voce li fece trasalire …
 -Black Widow! Avevi intenzione di farci  prendere un colpo?!-
 Sospirò rassegnata … -E se fosse stato  Apollo? Vi stareste fatti sorprendere in questo modo così stupido?-
 Jet guardò Joe … -Hai presente quando ti  dicevo che si sente la mancanza di Black Widow? … ecco, ora sai cosa  intendevo!- sbuffò irritato, gettandosi sul divano …
 -Stai prendendo troppo alla leggera questa  faccenda, Jet.- lo ammonì severa …
 Shimamura intanto aveva chiuso la porta  alle sue spalle e il suo cuore, nel rivederla,   aveva cominciato nuovamente a battere in quel modo irregolare e veloce …
 -Non la sto prendendo alla leggera! Sei tu  che esageri! E sembra quasi che tu abbia dimenticato che siamo stati noi a  battere i Gemelli Tibetani e il loro esercito di assassini!-
 -No! Ve l’ho già detto! Non me ne sono  dimenticata! Ma conosco bene il modus operandi di Apollo! E non voglio … - fece  una pausa … - … che vi possa accadere qualcosa . –
 -Accadere qualcosa? – chiese  improvvisamente l’altro, turbato dal suo brusco cambiamento di tono … - … che  intendi?-
 -Ecco … Apollo … sa essere molto crudele se  pensa di essere sottovalutato … -
 -E cosa vuoi aspettarti da un coglione che  si fa chiamare Apollo?! Era ovvio che soffrisse di manie di grandezza! –
 -Jet!- lo riprese con durezza …
 -Black Widow!- si alzò di scatto in piedi,  con aria furente … -La tua eccessiva apprensione è fuori luogo! Soprattutto da  parte tua.- concluse infilandosi le mani intasca e poi, ritirandosi insofferente  in camera propria ...
 I due rimasero soli …
 … e lui sentì l’aria mancargli …
 Avrebbe avuto voglia di dirle tante cose e  di abbracciarla forte, ma ovviamente non lo fece … e si obbligò invece, a  mettersi quieto a sedere su una delle poltrone, cercando di controllare le  proprie emozioni … -Per quanto tempo pensi di rimanere?-
 Si voltò con sguardo sorpreso verso di lui  … rimanendo spiazzata da quella sua inaspettata schiettezza … -Beh, ecco …  ancora … non lo so … -
 -Capisco … - inspirò profondamente … stava  cercando disperatamente di trattenersi, ma alla fine dovette cedere  all’intensità di quello che stava provando nel rivederla … -Pensavo  che non ti avrei più rivisto … -
 Alle sue parole seguì un lungo attimo di  silenzio …
 -Dovete stare attenti ad Apollo. Se  continuate a prendere la cosa così sottomano … rischiate di essere schiacciati  dal suo potere. –
 La sua risposta non pertinente, lo fece  rimanere male e, come se fosse stato richiamato all’ordine, annuì … -Non lo  faremo. Stai tranquilla.- abbassò lo sguardo e si alzò, dirigendosi verso  camera propria … -A proposito … se vuoi rimanere … la camera che usavi è ancora  libera … - e senza aggiungere altro, si dileguò …
     -Non lo sopporto proprio il suo modo di  fare!--Jet, calmati! Lo dice solo per noi … -
 -Noi siamo i più forti! E tu, hai sconfitto  quei tre! Questo patetico omuncolo, con tutte le sue manie di grandezza, non ha  alcuna speranza!-
 -Ma se Black Widow è venuta ad avvisarci,  non dovremmo prendere la cosa così alla leggera!-
 L’amico lo squadrò … -Stai scherzando?!  Stai parlando con il tuo cervello o con un’altra parte del tuo corpo?!-
 Joe si incupì … -Cosa stai insinuando?-
 -Secondo te?! Guarda che l’ha capito anche  lei, che muori dalla voglia di infilarti nel suo letto!-
 -Sei solo un’idiota.- disse arrabbiato,  toccato nel vivo …
 -Perché ho il coraggio di dirti come stanno  le cose?-
 -No! Perché lo sei! Io non provo nulla per  lei!-
 -Ma per favore! Quando l’altro giorno l’hai  rivista, per un momento, ho pensato che svenissi dall’emozione!Eri patetico e  imbarazzante!-
 -Smettila. –
 -Io? Piuttosto, smettila tu! Che sei  ridicolo! Guarda  che faresti più bella  figura se le dicessi che cosa provi, invece di morirle dietro da lontano!-
 -Te l’ho già detto! Io non provo nulla per  lei!E ora finiamola qui.-
 -Sì, certo! Figurati se vigliacco come sei,  hai il coraggio di confessarglielo quando non hai neanche il coraggio di  ammetterlo a te stesso!-
 Con mente offuscata dalla rabbia per le sue  parole inopportune, Joe perse il controllo e gli tirò un pugno … sbattendolo con  violenza contro la parete della palestra …
 Jet lo guardò furente e, pulendosi con il  dorso della mano il sangue che proveniva dal labbro spaccato, disse perentorio  … -Stasera, esco da solo a fare perlustrazione. Tu, restatene pure tranquillamente  a casa … a sbavare inutilmente dietro a lei.  Povero inetto. -
 Si riassestò e poi, senza più considerarlo,  se ne andò …
     Era l’alba già da qualche minuto, quando  lei scese in sala … Joe si trovava vicino alla finestra,  guardando fuori con aria cupa e preoccupata …
 -Buongiorno … - disse con voce fievole,  percependo che ci fosse qualcosa che non andava …
 -Jet … stanotte non è tornato dalla  perlustrazione.-  le disse, lasciandola  sconvolta …
 -Cosa? Ma … - deglutì nervosamente,  guardandolo in volto … -Dobbiamo andarlo subito a cercare, non perdiamo tempo!-
     Quando lo trovarono, era quasi sera … Era disteso, fermo e immobile, con gli  abiti strappati e sporchi di sangue, sulla riva destra del fiume Kamo, a nord  di Kyoto …
 -Jet!- gridò appena lo vide, tirandolo su …
 Il ragazzo era pallido e privo di  conoscenza … e il suo respiro era appena percepibile …
 -Jet!Rispondi! –
 Black Widow si avvicinò e si chinò subito su  di lui, posandogli l’orecchio sul  torace  … -Dobbiamo portarlo subito dai Maestri! Presto!-
     -Chi lo può aver ridotto così?- chiese  sconvolto Pyunma … -E’ stato letteralmente massacrato ... -Albert inspirò profondamente … -Chiunque  abbia fatto una cosa simile … è solo un mostro di crudeltà.-
 -E’ stato un miracolo che non lo abbia  ucciso … -
 Joe stava in silenzio, in piedi di fronte  alla porta … aspettando con ansia di sapere qualche notizia sull’amico …
 Se gli è successo tutto questo, è stato  solo colpa mia …
 Non riusciva a perdonarselo …
 Se ieri, non avessimo litigato per quello  stupido motivo … io sarei stato lì con lui e non gli sarebbe mai accaduto  nulla!
 Cadde un profondo silenzio … che però fu  interrotto dopo poco da Gilmore …
 -Ragazzi … -
 -Maestro … - avevano tutti il cuore in gola  …
 -Jet … è molto grave … ha perso molto  sangue e, nonostante il suo fisico allenato, tutte quelle ore agonizzante, lo  hanno debilitato parecchio … - li guardò in volto … - Gli abbiamo prestato  tutte le cure che potevamo e adesso non ci resta altro che attendere … -fece  una piccola pausa … - Io e il Maestro Chang però, ci alterneremo al suo  capezzale, in modo che sia perennemente sotto controllo .. almeno, fino a  quando non sarà completamente fuori pericolo … -
 La notizia che riferì loro, non fu accolta  bene da nessuno e in particolare da Shimamura …
 -Maestro … lei sa … chi può averlo ridotto  così?-
 -No … non ne ho idea, ma sicuramente  qualcuno di molto forte … - concluse, abbassando lo sguardo tristemente …
 Proprio in quel momento però, con volto  turbato e cupo, li raggiunse in sala anche Seven che rimase un attimo in silenzio,  osservando la propria allieva e riflettendo su cosa fare … -Black Widow … -
 Appena la ragazza lo sentì appellarsi a lei,  si irrigidì vistosamente … e tutti i presenti si girarono perplessi verso di  loro …
 -Black Widow … - ripeté il suo nome con  tono strano … - … potrebbe … essere lui?-
 Françoise trattenne il respiro e poi, deglutì  nervosamente … -Non lo so . –
 -Tu conosci il suo stile … è il suo o no?- insistette,  con voce intransigente …
 -Non lo so Maestro … è passato molto tempo  e … -
 -Capisco … - disse con voce grave … - … se  è lui … è diventato ancora più crudele … -
 -Lui chi?- chiese all’improvviso Joe, con  tono irato …
 -Apollo … -
 -Apollo? Il guerriero del Kanto?-
 -Sì … proprio lui … -
 Strinse forte i pugni … -E’ stato lui?  Maestro Seven, risponda per favore!-
 -Ecco … potrebbe, ma non conosco così bene  le sue tecniche … -
 A fronte di quella risposta così incerta,  il ragazzo si voltò allora, di scatto verso di lei …
 Lei tremò …
 -Black Widow. –
 -Ecco … - esitò … - … potrebbe anche essere  lui … -
 Le si avvicinò, fronteggiandola malamente …  -Potrebbe? Che significa?-
 -Joe calmati … -intervenne all’improvviso  Pyunma …
 -Pyunma non intrometterti. Non è una  questione che ti riguarda. –
 A quelle sue parole, Albert  si irritò … -Ora basta, Joe! Smettila di fare  così e calmati! Questa è una questione che riguarda tutti noi! Jet è amico di  tutti e non solo tuo! E non c’è nessuno di noi, che non vorrebbe sapere chi è  stato il responsabile! Ma non puoi scattare come una furia, se non siamo sicuri  della sua colpevolezza! Attaccare un guerriero di un altro luogo, seppur nel  nostro territorio, significherebbe solo dar vita ad una battaglia sanguinaria!  E questo, non deve accadere!-
 Ma Shimamura non sembrava neanche averle  sentite le sue parole … ormai, voleva solo una risposta da lei … è stato Apollo  o no?
 -Black Widow. Te lo chiedo un’ultima volta.  Rispondimi. E’ stato Apollo … a fare questo a Jet?-
 Da quanto era adirato, i suoi occhi  sembravano penetrarla da parte a parte …
 Così, con voce per la prima volta instabile  , gli rispose … -Sì … è stato lui … -
     -Che intenzione hai?-Lui non rispose …
 -Joe … - mormorò preoccupata …
 Il suo sguardo era diventato freddo e  lontano … e da quando gli aveva confermato chi fosse stato il colpevole, lui  non le aveva più rivolto parola …
 Non riusciva a capire bene cosa gli stesse  passando per la testa e cosa il suo cuore provasse … non lo aveva mai visto  così … neanche quando lui l’aveva considerata un mostro …
 Per questo, molto preoccupata, restò  accanto a lui, seguendolo docilmente e in silenzio …
     Erano ore che vagavano, ma del nemico  neanche l’ombra … -Dove lo posso trovare?- esordì  all’improvviso in quella taciturna notte di autunno inoltrato …
 Lei non rispose …
 -Dimmelo.- le ordinò con voce categorica.
 Inspirò nervosamente … -So che … l’avevano  visto aggirarsi intorno alla zona industriale … leggermente fuori città … lì ci  sono dei capannoni in disuso e forse … uno di quelli, è la sua base provvisoria  … -
     Perché non sta collaborando? … perché  sembra quasi che lo stia proteggendo? … perché? Che cosa li lega? … cosa c’è  tra loro?Assorto da quei quesiti e da quello che era  successo a Jet, quando si trovarono finalmente nella zona industriale, aveva i  nervi tesi come corde di violino e la mente confusa ed irritata …
 Black Widow invece, dal canto suo,  continuava a non dire una parola e a seguirlo paziente mentre si augurava, con  tutto il cuore, di non imbattersi veramente in Apollo , ma purtroppo le sue  speranze furono deluse …
 -Che bello! Stasera ho ospiti! Mi posso  reputare un uomo fortunato! … soprattutto per la tua visita … Black Widow … -  all’improvviso una figura abbastanza alta e dal fisico atletico, saltò fuori  dall’ombra, presentandosi di fronte a loro, sorridendo beffardo e strafottente  …
 Guardò di sfuggita il ragazzo, ignorandolo  volontariamente, e si avvicinò subito a lei …
 -Che piacere rivederti … mia bellissima  Black Widow … - le fece una sorta di inchino che innervosì profondamente  l’altro ...
 -Purtroppo, Apollo, non penso di poter dire  la stessa cosa . Che ci fai qui?-
 Il ragazzo sorrise divertito … -Peccato … a  me invece fa molto piacere rivedere il tuo bel viso! … e il tuo fisico  mozzafiato!-
 -Non essere stupido. Non siamo qui per una  visita di cortesia.-
 -Beh … lo immaginavo! Ma … lui chi è? … il  tuo tira piedi? … il porta borse?-
 Françoise trattenne il fiato, percependo il  fastidio di Joe crescere a dismisura …
 -Apollo, perché sei qui a Kyoto? Che sei  venuto a fare?-
 -Perché mi fai domande di cui sai già la  risposta? Black Widow, se non mi conoscessi così bene, lo potrei capire, ma …  !- lasciò intenzionalmente la risposta a mezzo …
 -Apollo, smettila subito con questo  atteggiamento. – lo avvertì, iniziando a preoccuparsi …
 -Perché? … qualcuno si potrebbe  irritare? –alluse chiaramente all’altro …
 Ed effettivamente, Shimamura si irritò … e  parecchio!
 Bruscamente infatti, la sua spada calò tra  i due …
 -Se hai finito con i convenevoli, possiamo  finalmente parlare a quattrocchi … io e te.-
 Il ragazzo si voltò verso di lui, con aria  svogliata … -E perché? Chi saresti tu, per essere degno della mia attenzione? E  poi, nessuno ti ha mai detto che non è educato interrompere una conversazione  tra due vecchi amici?-
 Gli si avvicinò, fronteggiandolo deciso …  -Non ti preoccupare … non è importante il mio  nome … piuttosto, dovresti pensare a come fare a salvarti la pelle.-
 -Ah, sì? E come mai? Avresti intenzione di  sfidarmi? Tu, nullità?-
 Piegò le labbra in un sorriso amaro … -Sei  stato tu a ridurre così il nostro amico, vero?-
 -Il vostro amico? … a chi ti  riferisci?-
 -Al guerriero che hai attaccato e ridotto  in fin di vita sul fiume Kamo .-
 -Ah, lui? L’insetto! Ma sì, ricordo! Niente  di più semplice! L’ho schiacciato come un moscerino!E’ stato di una semplicità  tale, che mi sono perfino annoiato!- sbadigliò …
 -Bastardo ! - ringhiò furente, stringendo  forte l’impugnatura della spada …
 -Allora, fammi capire … se tu sei qui per  lui … - fece una piccola pausa … - … tu sei Joe Tempesta!- concluse  allegramente …
 - Hai indovinato. E ora, preparati a  morire. –
 Alle sue parole Black Widow tremò  visibilmente …
 Apollo invece si mise a ridere … -Quindi saresti  tu, l’uomo da battere? … il guerriero che ha ucciso i tre Gemelli Tibetani!  Wow! Che piacere fare la tua conoscenza!- poi, si rivolse a lei … -Black Widow,  da quando frequenti i paladini della giustizia? … una volta, ricordo, che ti  piacevano molto di più i cattivi ragazzi … - le sorrise ammiccante e Joe  non si trattenne più e si scagliò come una furia su di lui … dando inizio,  finalmente al loro scontro!
 La ragazza restò da una parte, guardandoli  combattere con espressione cupa : era una vera lotta tra titani e nessuno dei  due voleva assolutamente perdere …
 -Complimenti! Non credevo che fossi un  guerriero di tale portata!-
 -Taci, Apollo. E combatti.-
 Lui rise … -Mamma mia, quanto siamo seri!-
 Le spade si scontrarono con forza e i due  si ritrovarono occhi negli occhi …
 -Facciamo uno scambio alla pari … - gli  propose …
 -Non mi interessa. Voglio solo annientarti.  –
 -Uhm … non sei molto disponibile … peccato!  E io, che avevo da farti una bella proposta!-
 -Te l’ho detto. Non mi interessa. Voglio  solo la tua testa. –
 -Ok … non c’è problema, anche se …  purtroppo, sarà la tua a saltare! E non la mia!-
 -Io non lo darei per scontato.-
 Rise debolmente … -Black Widow! Il tuo  amico sembra quasi spietato quanto te … -
 -Non lo sottovalutare Apollo … Joe è il  miglior guerriero del Kansai. – rispose con tono fermo …
 -Addirittura?- sgranò gli occhi perplesso,  facendo un salto indietro ed allontanandosi dall’altro …     -Black Widow … non ti ho mai sentito  elogiare così, nessuno! Devo forse preoccuparmi? –
 -Smettila di parlare con lei!- gli puntò la  lama contro … -Stai combattendo con me. E non mi piace che tu ti distragga in  inutili chiacchiere.-
 -Pure permaloso! O … geloso?-  suggerì, innervosendolo ancora di più …
 -Taci. E combatti. –
 -Sei proprio sicuro che non vuoi neanche  sapere cosa avevo da proporti?-
 -No. –
 Guardò verso la ragazza … -Black Widow! … è  assolutamente noioso questo tipo! Come fai, a stare con lui … dopo  essere stata con me? –
 Lei si irrigidì e non gli rispose …
 Stavano … insieme?
 Joe rimase scioccato …
 Era per questo che lo conosceva così bene …
 Sentì il cuore spezzarsi inesorabilmente e  con gli occhi che gli bruciavano, si scagliò contro di lui con tutta la sua  forza e la rabbia che lo stava dilaniando … e l’attacco fu talmente forte che  Apollo volò per terra con la sua arma …
 -Apollo, te l’avevo detto : non perdere  tempo in inutili chiacchiere. – gli si avvicinò minaccioso, tenendo la spada  ben impugnata …
 -Fammi capire … hai intenzione di  uccidermi?- chiese con voce ironica … - … solo per farti vedere ai suoi occhi un  cattivo ragazzo?-
 -Mi hanno stancato le tue stupide parole.  Preparati a morire.-
 -Fallo. Se ne hai il coraggio.- lo sfidò,  arrogante …
 E senza farselo ripetere, alzò subito la  sua arma in aria, pronto a farla calare implacabile su di lui quando …
 -No! Fermati!- l’appello di Black Widow lo  colpì come un pugno in pieno stomaco … e un attimo dopo, se la trovò inaspettatamente  di fronte … tra lui e Apollo …
 -Togliti.- le intimò arrabbiato e sconvolto  allo stesso tempo ...
 -No! Smettila! Finiscila qui! Hai già vinto!–
 -No. Dovrà morire per quello che ha fatto a  Jet.-
 - … o forse, perché io e Black Widow  eravamo intimi?-intervenne l’altro, divertito e incurante delle sue  intenzioni …
 Joe sentì il mondo crollargli attorno,  guardandola scioccato …
 La ragazza rimase impassibile … -Lascialo  andare. Ormai ha perso. Non ha più niente da fare qui. Se ne tornerà nel Kantò  con questa macchia addosso, che lo condannerà ad essere il target di tutti gli  altri guerrieri, perché ormai, non considerato più temibile ed imbattuto.  Invece tu, sarai automaticamente temuto e rispettato e  … il Kansai sarà invece, tenuto fuori dalle  mire delle altre prefetture. -
 Lui scosse la testa … -No. Voglio la sua  testa. –
 -No. Non te lo permetterò. – impugnò la  spada e gliela puntò contro.-E’ finita qui, Joe. O dovrai scontrarti con me.  Scegli. –
 La guardò incredulo negli occhi …
 Come poteva fargli una cosa simile? … come?  … proprio lei!
 … restò per un lungo istante a fissarla amareggiato  … e poi, abbassò la spada e, vinto dalla delusione, se ne andò via, senza dire  una parola …
 La guerriera rimase ferma ed immobile ad  osservarlo andarsene …
 Mi spiace Joe … ma è per il tuo bene … e  credimi : non volevo ferirti di nuovo …
     Passarono alcuni giorni e, fortunatamente,  Jet iniziò a fare piccoli miglioramenti, che fecero ben sperare in una sua lenta,  ma futura ripresa … per questo Joe, dopo averlo vegliato insieme ai loro Maestri,  per tutto quel tempo, senza mai staccarsi dal suo capezzale, decise di tornare  finalmente a casa per riposarsi un po’ e staccare la mente … Quando però vi rientrò, trovò Black Widow ad  aspettarlo …
 -Come sta Jet? –
 -Ora meglio. E’ fuori pericolo.- chiuse la  porta alle sue spalle e fece alcuni passi in sua direzione … -Perché invece di  limitarti a chiedermelo, non sei venuta direttamente a trovarlo?- le fece  notare con molto dissenso ...
 -Ho pensato che fosse meglio così … per  tutti. –
 -Per tutti? … forse, vuoi dire … per  te. -  rispose arrabbiato …
 -Pensala come vuoi.- tagliò corto senza  scomporsi.
 -Come voglio? … - prese fiato … era  sul punto di scoppiare …
 -Sì. - era perfettamente cosciente che il  suo atteggiamento lo avesse e lo stesse destabilizzando, in quanto  incomprensibile per lui … quindi, potendosi immaginare il suo tormento e la sua  sofferenza, decise di lasciarlo sfogarsi …
 -Come fai … a stare lì? Indifferente e incurante  di tutto, quando Jet stava per morire per colpa di quel bastardo schifoso?  Come?- gridò irato … -Se non fosse stato lui, avresti voluto anche tu, la sua  testa! O vuoi negarlo?-
 Rimase zitta …
 -Perché non rispondi? Hai forse, la  coscienza sporca Black Widow?  Perché sai  … che hai lasciato impunito un bastardo solo perché era … o forse è, il  tuo amante?  -
 Continuò a non rispondere e si limitò a  sostenere il suo sguardo amareggiato e di accusa …
 Lui fece alcuni passi avanti … -Non è così,  Black Widow? L’hai protetto solo per questo, vero?- aspettò una sua risposta,  ma ovviamente questa non arrivò … -Per quell’essere …  hai infranto il tuo codice di non legarti a  nessuno … e sempre per lui … hai messo in seconda posizione la tua amicizia con  Jet! Come hai potuto?- si avvicinò ancora … adesso era a pochi centimetri da  lei …     -Come riuscivi a far l’amore con quell’essere,  nonostante sapessi che era crudele  e  sanguinario? Proprio tu … che avevi intrapreso una battaglia personale per  epurare il mondo da mostri simili? Dimmi ! Come facevi a stare con lui? … a  farti toccare da lui? … a baciarlo?- scosse la testa …        - Perché lui? … - gli bruciavano gli  occhi … - Perché ti sei legata proprio a - … dovette fare una pausa … -Mi hai  deluso profondamente … Françoise. -
 Quelle ultime parole la ferirono come non  mai … anche perché, era la prima volta, dopo l’ultima volta che si erano visti,  che lui pronunciava il suo nome e lo aveva fatto proprio in quella particolare  occasione …
 Cercò di dissimulare il suo dolore e di non  piangere davanti a lui ...  -Mi … spiace  … -balbettò debolmente, distogliendo lo sguardo dal suo …
 -Ti dispiace?!- chiese allibito … -Solo?!  Dovresti vergognarti! Il tuo comportamento è stato spregevole ed abietto!  E io … non voglio più avere niente a che fare  con te. - sentenziò crudelmente, spaccandole il cuore …
 -Vuoi che … me ne vada?- chiese sforzandosi  di usare il Mind Control per non mostrare il suo reale stato …
 Rise amaramente … -Se la tua coscienza ti permette  di condividere la casa con chi hai tradito, fai pure! Io non te lo impedirò!– e  così dicendo, si ritirò in camera sua, lasciandola nella sua totale e assoluta  disperazione …
 Inspired byAKMU’s  “Time and Fallen Leaves”
   Only U -E loro chi sono?- sgranò basito gli occhi  quando lo vide rientrare a casa con una ragazza mora svenuta in braccio e un  altro uomo poco più grande di loro appresso …-Dammi una mano Jet … -gli chiese con tono  grave, mettendo il corpo della giovane sul divano …
 Il ragazzo, ancora leggermente debilitato  dallo scontro con Apollo, si alzò e si avvicinò …
 -Chi è?-
 Joe si voltò verso di lui con sguardo  turbato … -E’ una mia vecchia … amica … Mayumi …  -
 L’amico lo guardò scettico, ma annuì … -E  cosa le è successo?-
 -Le hanno sparato … -
 -Sparato?! Deve essere portata subito in  ospedale! – si voltò a guardarla e solo allora vide la grossa macchia di sangue  sull’addome …
 -Non possiamo. –
 -Che?! Stai scherzando? Rischia di morire!  Sicuramente ha ancora la pallottola dentro! E chissà cosa ha colpito?! Potrebbe  morire dissanguata!- lo rimproverò …
 -Non possiamo Jet. Devi aiutarmi tu. –
 Aggrottò la fronte … -Eh?! Che hai mente di  fare?-
 -Dobbiamo toglierla noi. Al più presto. –
 -Noi?!? Ti va di scherzare?! Sei  impazzito?! Piuttosto chiama il Maestro Chang!-
 -Il Maestro non c’è! Non ricordi? E’partito  per la Cina  l’altro giorno, per quei suoi impegni personali! E Gilmore e Seven ne sanno  quanto noi! Con l’unica differenza che noi siamo qui e non possiamo aspettare oltre  che ci raggiungano!-
 -No! Io non la tocco! Non ammazzo una  ragazza per divertirmi a fare il medico improvvisato!-
 -E cosa dovremmo fare? Lasciarla morire  così?- la voce gli tremava … e il volto era una maschera disperata …
 dB Rider sospirò, guardando prima Joe e  poi, l’altro che nel frattempo, si era messo in ginocchio vicino alla ragazza,  accarezzandole affranto il volto … -Non c’è alternativa Joe … dobbiamo  chiamarla subito … -
 -No. Lei no. – disse categorico.
 Lo prese per un braccio … -Ascolta : se hai  a cuore la vita di questa ragazza, metti da parte il tuo orgoglio ferito e …  chiamala! … subito. O la tua amica morirà . -
     Le diede una rapida occhiata … -Preparate dell’acqua calda e dei panni  puliti … e portatemi subito tamponi e bende sterili … acqua ossigenata e un  coltello affilato … - disse alzandosi …
 I due annuirono e andarono subito a  cercarle cosa aveva richiesto …
 -Tu.- disse all’improvviso, rivolgendosi  all’uomo sconosciuto che non si spostava dal capezzale della ragazza …
 Lui la guardò con aria sconvolta e  interrogativa …
 -Esci subito da qui.-
 -Ma io … non voglio lasciarla!-
 -Ti ho detto- lo prese per il bavero della  camicia e lo tirò su in malo modo … -esci. E’ un ordine e non un consiglio.-
 -Non voglio!-
 Lei lo guardò un attimo negli occhi e poi,  lo scaraventò contro il muro …
 -Ora ci siamo capiti? Esci.-
 Proprio in quel momento entrarono anche Jet  e Joe, che rimasero senza parole …
 -Uno di voi due, lo porti fuori e non lo  faccia entrare per nessun motivo al mondo. Ci siamo capiti?-il tono della sua  voce non ammetteva replica e così, Joe posò sul tavolo la roba che aveva in  mano e poi, andò a tirare su il poveraccio …
 -Vieni Revan … andiamo fuori … -
 -Ma io non voglio! Chi è quella donna? E  che vuole fare a Mayumi? Io non voglio che la tocchi!-
 -Ascoltami … ti devi fidare di lei e fare  ciò che dice … è l’unica … che può salvare Mayumi.-
 -Ma … -
 -Ti prego … fidati di me … -
 Lo guardò un istante in volto e poi, annuì  … anche se, non avrebbe mai voluto accettare quella condizione …
 Così, i due uscirono …
 -Black Widow … -
 La ragazza si voltò verso dB Rider … -Non  me lo chiedere. E’ meglio. – si diresse verso la cucina e accese il fuoco dei  fornelli … poi, si lavò le mani, si mise dei guanti sterili e infine, prese il  coltello e ve lo passò sopra allungo e con molta cura …
 -Jet … ce la fai a tenerla ferma in caso si  svegliasse?-
 -Sì … -
 -Bene … allora mi assisterai … e intanto mi  racconterai anche cosa è successo e perché questa ragazza giace in fin di vita  sul vostro divano. -
 Il ragazzo annuì e andò a lavarsi le mani  per assisterla …
     Tempo dopo, uscirono entrambi in giardino,  raggiungendo gli altri due …-Come è andata? –chiese Joe con voce  nervosa e preoccupata …
 -E’ andata bene … dovrebbe riprendersi  senza gravi problemi.- gli rispose l’amico mentre Black Widow restava in  disparte in silenzio …
 Revan sospirò sollevato e poi, rivolgendosi  proprio alla ragazza, chiese … -Posso andare … da Mayumi?-
 Françoise annuì debolmente, senza guardarlo  …
 Prima di entrare però, le si avvicinò e la  ringraziò … -Grazie … per quello che hai fatto … te ne sarò debitore per la  vita … -  e senza esitare oltre, raggiunse  Mayumi …
 -Forse, è il caso che lo raggiunga anche  tu. - disse, rivolgendosi inaspettatamente a Shimamura …
 - Black Widow … - la guardò sorpreso …
 -Vai. –
 Lui annuì … e poi, raggiunse  i due dentro casa, lasciandola sola con Jet …
 -Black Widow … come stai?-
 -Bene. –
 -Non mi riferivo al  tuo stato di salute … - fece una pausa … - … volevo sapere come stavi dopo  quello che ti ho raccontato … -
 Rimase un attimo in  silenzio … -Perché? Come dovrei stare? A me non interessa assolutamente niente.  Né che lei gli abbia spezzato il cuore tempo fa, sparendo all’improvviso e  lasciandolo senza dirgli nulla, né che poi, indifferente e sfacciata, sia tornata  dall’oggi al domani a chiedergli aiuto per salvare il suo nuovo compagno che,  avendo pestato i piedi a quei bastardi e schifosi mercenari dell’Aimeren, è  diventato il loro target ufficiale per il tiro a segno e né che l’idiota del  tuo amico sia distrutto dal fatto che quegli incompetenti hanno pure sbagliato  mira e hanno colpito lei, invece di lui. -
 Il ragazzo aggrottò  la fronte per quel suo dettagliato e minuzioso riassunto … -Beh, ecco … sì,  immagino … magari però … non so … -
 E per fortuna non ti importa niente …
 -Non c’è nessun non so né magari però. E ora, scusami, ma me ne vado. Io ho fatto tutto  quello che potevo fare. Ora sta solo a lei . -
 -Black Widow,  aspetta! - le si avvicinò … - Lo sai, vero? Se te ne andrai, sarà da solo … io  non sono ancora in grado di tornare a combattere e di poterlo aiutare contro l’Aimeren  e il suo esercito … e conoscendo l’organizzazione, sai benissimo di cosa sono  in grado! -
 -Non è una cosa che  mi riguarda. –
 -Black Widow! Per  favore! Ha un esercito di mercenari contro! Non uno o due! O una decina! Si  parla di un esercito! Neanche lui ce la può fare da solo, con lei pure ferita! -
 -Jet … non mi  riguarda.- concluse, sostenendo il suo sguardo …
 -Allora, fallo per  me. Perché io non ce la faccio! Se non stavo in questo stato, lo avrei aiutato  io, ma … sarei soltanto un ulteriore peso, invece di un aiuto … ti prego … -
 -Jet … -
 -Ti prego Black  Widow … sei l’unica che possa aiutarli … e lo sai anche tu … -
     -Ti aiuterò a farli  imbarcare e a far perdere le loro tracce a quei mercenari. –disse secca … -No, grazie. Ce la  farò da solo. –
 -Ok. –
 -No! – gridò  contrariato dB Rider … - E smettetela entrambi di comportarvi in questo modo  stupido!La vita di Mayumi e di Revan sono nelle vostre mani! Cercate di  ragionare e mettete l’orgoglio da parte, per favore!-
 La ragazza si voltò  verso l’amico … -Io più di questo non posso fare. Mi fermo qui. –prese la spada  e fece per andarsene …
 -Black Widow!  Aspetta!Me lo hai promesso! E una promessa è una promessa!-
 Deglutì  nervosamente, trattenendo la rabbia  … -  Ma se lui, rifiuta il mio aiuto … io non posso farci nulla!-
 Jet sospirò … -Sì,  hai ragione … - guardò l’altro … -Joe … ti prego, fatti aiutare … o quei due e  anche tu, non avrete speranza! … non essere sciocco : sono troppi anche per te!  Ragiona, maledizione!-
 Joe restò allungo  in silenzio, riflettendo sulle sue parole … e poi, esordì rivolgendosi a lei …  -Va bene … potrai aiutarmi . -
 Quel potrai inopportuno, le fece alzare un  sopracciglio con dissenso … ma alla fine, facendo buon viso a cattivo gioco,  restò zitta e si limitò ad annuire …
     -Quindi, quale è il  piano?--Aspetteremo che  Mayumi si riprenda e poi, prenderemo un’auto a noleggio e cercheremo di  arrivare a Kobe, dove li imbarcheremo sulla prima nave che li porti sufficientemente  lontano da qui.-
 Lei lo guardò  contrariata … -E tu pensi veramente di avere tutto questo tempo?-
 -Non possiamo fare  in un altro modo. –
 -Invece sì.-
 Si irrigidì … -Che  vuoi dire?-
 -Che ci procureremo  al più presto un auto sufficientemente grande per tutti e poi partiremo  subito.-
 -Spero che tu stia  scherzando! E’ ferita e non possiamo metterla in auto in quello stato!-
 -Invece, lo faremo.  Salvo che tu non voglia che ci accerchino e ci uccidano tutti. –
 La guardò dritta negli  occhi … -E’ pericoloso … ha perso molto sangue … e io non voglio che le accada  nulla . -
 -Ce la farà. –
 -Lei non ha la  nostra preparazione fisica per resistere a tanto!-
 -Ce la farà. -
 -Forse, non hai  capito … io, non rischio la sua vita inutilmente per tentare un piano di fortuna!-
 Gli si avvicinò,  fronteggiandolo … -Lo farai. O sarà comunque spacciata. Così ti piace di più la  cosa?-
 -No. Non lo faremo.  –
 -Non ci riesci  proprio, eh? … -
 -A fare cosa?-  chiese stizzito …
 -A non ragionare  prima con il cuore che con il cervello . –
 -Questo sono io. E  nessuno ti obbliga a doverlo accettare. Quindi, sei libera di prendere e  andartene.-
 -Sei solo un’idiota  come sempre. – fece un pausa … -Eppure, la lezione con i gemelli avrebbe dovuto  farti maturare.-
 -Ribadisco : questo  sono io. –
 -Perché non lo vuoi  proprio capire? I sentimenti sono solo un intralcio. E in questo caso, i sentimenti che provi per lei … lo sono  ancora di più.-
 Ma quando si è trattato di Apollo, non l’hai pensata  allo stesso modo … in quel caso, i sentimenti che provavi … o provi ancora per  lui … ti hanno obnubilato la mente … impedendomi così, di vendicarmi per quello  che aveva fatto a Jet …
 Ancora  profondamente ferito nell’animo per quel recente episodio, trattenne e respinse  con amarezza il proprio pensiero, rispondendole con un distacco che in realtà  non aveva … -Non sono cose che ti  riguardano. E comunque, se non sei d’accordo con la mia decisione, puoi  anche andartene. –
 -No. Non lo sono.  Inoltre, ho fatto una promessa a Jet e non ho intenzione di non mantenerla.  Quindi, non ti permetterò di fare un’idiozia simile e di rischiare la vita di  tutti in modo così, imprudente.-
 -Io non farò quello  che hai detto. –
 -Lo farai.-
 -Non mi puoi  obbligare. –
 -Ne sei proprio  convinto?-non ebbe neanche la possibilità di fiatare, che si ritrovò con la  lama della sua spada alla gola … -Ribadisco : ne sei proprio sicuro?-
 Sgranò gli occhi …  -Hai intenzione di uccidermi?-
 -No … ma non mi provocare.  –
 -Non lo faresti  mai.-
 -Ti ho detto di non  provocarmi … perché potrebbe non piacerti la mia reazione.-
 Proprio in quel  momento, entrò Jet … -Black Widow?! Che diavolo stai facendo?! Metti subito giù  la spada!-
 -Tu, non ti  intromettere. E’ una cosa tra me e lui. Anzi … tra i suoi sentimenti verso  quella ragazza e me. –
 -Ma … -
 -Taci. Ed esci  subito. –
 -Black Widow!-
 -Jet, esci! Non sto  scherzando! Fra poco, se non faremo come dico io, saremo tutti morti!Quindi,  devo riuscire a convincere questo idiota a fare la scelta giusta!-
 -Non è la scelta  giusta! Non è rischiando la sua vita, che salveremo  tutti!-provò ad obiettare …
 -Puoi. mettere. da  . parte . per. favore .il. tuo. amore. per. lei. e ragionare? Se l’ami così  tanto, vedi di usare il cervello! E non un’altra parte del corpo! Idiota che  non sei altro!- si spazientì e la voce le si incrinò in modo evidente, tanto da  lasciarli sconvolti …
 Da quando la  conosceva infatti, era la prima volta che la vedeva perdere padronanza sul Mind  Control e questo, purtroppo, indicava una cosa sola … così, senza indugiare  oltre, seppur controvoglia, accettò il suo piano … -Ok … faremo come dici tu .  –
 Lei lo guardò  ancora un attimo negli occhi , come se si stesse assicurando che fosse vero, e poi  ritirò la spada …
 -Bene. Allora  mentre voi vi preparerete, io andrò a procurarmi un auto adatta al viaggio. Jet  … - si voltò verso di lui … - … pensi di riuscire a resistere e a venire con  noi per occuparti della ragazza?-
 -Sì … -
 -Ok . Allora,  preparatevi entrambi. Fra un quarto d’ora si parte. –
 -Ma l’hai appena  operata … un quarto d’ora è troppo poco … - obiettò preoccupato …
 -Forse, non sono  stata chiara. Stiamo correndo contro il tempo. I mercenari saranno qui a breve  e se loro saranno più rapidi di noi. Puoi dire addio alla tua bella . Ci siamo  capiti, ora? –e senza neanche aspettare che lui rispondesse, si dileguò …
     -La ami ancora?-  gli chiese all’improvviso mentre stavano preparando alcune armi da portarsi  dietro..-Perché me lo  chiedi?- si innervosì …
 -Perché Black Widow  ne sembra certa … -
 -Black Widow non sa  certo cosa c’è nel mio cuore! -
 -Sì, ma …  nonostante Revan … tu ti stai preoccupando per Mayumi, come se steste ancora  insieme e … -
 -E’ la mia ex! Ed è  normale che sia preoccupato per lei! Anche se non stiamo più insieme, non  significa che sia una perfetta sconosciuta, anzi! I sentimenti che ho provato …  mi legheranno, sempre e in qualche modo, a lei! Ma questo non vuol dire che io  la ami ancora!  E comunque, anche se  fosse stata una persona qualsiasi, visto chi li sta cercando e li vuole  uccidere, non potrei comunque essere indifferente!-
 -Ok … ma non ti  scaldare così tanto … devi stare calmo … -
 -Allora, tu  smettila di dire cose stupide e di appoggiare i pensieri insensati di Black  Widow!-
 Jet annuì e non  disse più nulla …
     Dopo un quarto  d’ora, come detto, Black Widow si presentò di fronte a casa con un furgoncino  abbastanza grande da poter portare tutti … e appena misero sopra la ragazza,  alcune medicine per lei e delle altre armi che si erano portati per sicurezza,  partirono verso il porto di Kobe. Avevano percorso già,  quasi la metà dei km che li separavano dalla loro meta, quando Françoise mormorò  debolmente a Joe … -Li abbiamo alle calcagna.-
 Il ragazzo, che era  alla guida del mezzo, trasalì e la guardò preoccupato ...
 -Non ti agitare.  Pensa solo a guidare. Ti dirò io cosa fare.-
 Così, seguendo le  sue indicazioni, cambiarono strada e si ritrovarono su una più ritirata, in  modo che, se avessero cominciato a sparare, nessun innocente sarebbe rimasto  ferito … anche se questo però, li esponeva molto di più ad un agguato …
 Quindi, aspettò di  essere abbastanza lontana dalla via centrale e da eventuali altri automobilisti,  e aprì il vetro del furgoncino …
 -Che hai intenzione  di fare?-
 -Tu pensa solo a  guidare. Del resto me ne occupo io. – così, uscì fuori dalla macchina in corsa  e salì sul tetto …
 -Joe! Che diavolo  sta facendo? E’ impazzita? Fermala subito! Rischia di farsi ammazzare!- lo  riprese subito Jet quando capì cosa stava per accadere …
 Perché ti stai comportando così? Perché?
 Non ti riguarda neanche!
 Maledizione! Non voglio che rischi la vita … per noi …
 Il ragazzo però,  assorto dai suoi pensieri, non solo non rispose all’amico, ma non lo sentì proprio  …
 -Jet! Prendi la  guida, io vado fuori con lei.-
 -Cosa?!? Ma sei  impazzito?! Così, ci ammazzeranno tutti!-
 -Fai quello che ti  ho detto!-
 Si diedero il  cambio al volo e il furgoncino sbandò leggermente, ma dB Rider lo riprese subito  e si mise alla guida …
 Shimamura invece  passò dietro, dove si trovavano Revan e Mayumi, che nel frattempo aveva ripreso  conoscenza …
 -Joe … -sussurrò  affaticata  …
 Sentendosi  chiamare, le si avvicinò .. -Mayumi … -
 -Che … sta …  succedendo? –parlava con molta fatica …
 -Niente, non ti preoccupare … è tutto a  posto … Ci pensiamo noi. Tu pensa solo a riprenderti.- le sorrise con dolcezza  e poi, guardando pensieroso e malinconico le mani di Revan strette a quelle  della ragazza, prese la spada e se ne andò …
     -Che diavolo ci fai  qui? – gli gridò arrabbiata quando inaspettatamente se lo vide affianco …-Sono venuto a  darti una mano.-
 -Vattene. E torna a  guidare! Mi sei solo d’intralcio!- lo ammonì …
 -Non ti lascio  sola! –
 -Levati di torno!  Sei solo un problema!-un colpo, probabilmente, perché distratta a riprenderlo,  la ferì di striscio al fianco …
 Gemette e lui  sgranò gli occhi …
 -Ti hanno ferito!-
 -No! E’ solo un  graffio! Ma ora vattene! Maledizione! – si portò una mano al fianco …
 Era vero : era  stato solo un graffio, ma la ferita d’arma da fuoco bruciava da morire … era  come se l’avessero ferita con una lama incandescente …
 -No! Resto qui! Da  sola non potrai mai farcela!-
 -Smettila di fare  l’eroe! Queste sono pallottole! E tu non sai fronteggiarle! Mentre io sì!-
 La guardò eseguire  una perfetta Boho che deviò forse una ventina di colpi e rimase senza fiato …
 Non si  smentiva  … era la migliore …
 -Non puoi farcela a  deviarli tutti!-
 -Sì! Sono stata  allenata anche a questo! E adesso, vattene! E’ inutile fare l’eroe senza  necessità!E in questo caso è abbastanza inutile … soprattutto se la lasci  andare via così ... -
 Un altro colpo  sfuggì al suo controllo e la ferì alla gamba … questa volta però, in modo molto  grave … perché cadde in ginocchio e cominciò a perdere molto sangue …
 -Françoise!- gridò  avvicinandosi a lei …
 Lei lo allontanò  bruscamente da sé, guardandolo furiosa … -Vattene! Lo vuoi capire? E’ inutile  morire in due! Torna subito dentro!-
 Il tono con cui  glielo disse e lo sguardo triste che gli rivolse, gli fermò il respiro per un  lungo momento e alla fine assecondò la sua richiesta …
 -Va bene, ma … non  ti fare ammazzare … ti prego … - si piegò per rientrare dentro … - … ti prego  Françoise … non voglio perderti … - aggiunse con voce fievole, ma che,  nonostante il frastuono e gli spari, lei sentì benissimo …
 -Che sta succedendo  su? Ho sentito un rumore!- gli chiese subito Jet, preoccupato di rivederlo  rientrare … -E’ tutto a posto.  –
 Guardò la strada di  fronte a loro … mancavano ancora diversi km e lei non poteva resistere ancora  allungo in quello stato … per questo, prese una decisione …
 -Jet … devi fare  quello che ti dico … -
 dB Rider lo guardò  con la coda dell’occhio e annuì …
 -Dobbiamo creare un  diversivo … -
 -E cosa vuoi fare?  –
 -Scenderò e li  affronterò … -
 -Sei impazzito? Tu  non sei preparato ad affrontare i colpi d’arma da fuoco!-
 -Françoise sta  usando la Boho  per bloccare e deviare i colpi … e io so come si esegue … -
 -Te lo ripeto : sei  pazzo?! Non usi mai la Boho!  E ci vuole pratica per eseguirla come fa lei! Se sbagli … ti uccideranno!-
 -Non ti preoccupare  … ce la farò … -
 -Black Widow  non sarà d’accordo!-
 -Non importa. Tu  devi continuare a guidare fino al porto di Kobe e farli imbarcare! Mi hai  capito?Al resto … ci penserò io.-
 Guardò un attimo  attraverso lo specchietto retrovisore e vide il volto di Mayumi pallido e  sconvolto che lo guardava preoccupata …
 Sospirò, cercando  di farsi coraggio, e poi, prima di saltare giù dal furgone, le sorrise  debolmente in segno di saluto.
     Intanto, da sopra  il tetto del mezzo, anche se gravemente ferita, Black Widow non si perdeva  d’animo e continuava imperterrita a respingere tutti i colpi … Siamo messi male … al porto di Kobe mancano ancora  molti km … e loro non accennano a darci tregua …
 Contò rapidamente  le auto che avevano alle calcagna …
 Sono poche … troppo poche …
 Deglutì  nervosamente …
 Ci stanno preparando un agguato alla fine della strada  … maledizione!
 Ma mentre cercava  di pensare rapidamente a cosa potesse fare per sopperire ai due attacchi nelle  due direzioni opposte, senza farli ammazzare, vide all’improvviso una figura  saltare giù dal veicolo … e mancò poco così, che perdesse l’equilibrio e  cadesse, per lo shock …
 Cosa diavolo pensa di fare quell’idiota?! Così, si farà  solo uccidere!
 Fece rapidamente  mente locale e comprese subito cosa avesse in mente di fare e …
 Sì, ce la possiamo fare … se siamo abbastanza rapidi …
 Riscese  nell’abitacolo …
 -Black Widow! –
 -Perché diavolo  glielo hai permesso? Cosa diavolo vi è passato in quella testa tarata ad  entrambi?!-mentre lo rimproverava, afferrò alcune bende e fermò l’emorragia  sulla sua gamba …
 -Che hai fatto alla  gamba?- chiese preoccupato …
 -Guida e non ti  preoccupare!-
 -Ma … - stava  perdendo molto sangue … inoltre, doveva avere anche un’altra ferita perché era  sporca di sangue pure sul busto …
 -Ascoltami! Molto  attentamente! – gli disse all’improvviso .. –Devi mantenere questa velocità,  qualunque cosa accada! Né un km di più né uno di meno! Mi hai capito?-
 -Sì!-
 Continuò … -Ci  stanno preparando un agguato, alla fine di questa strada. Un angolo cieco  contro cui finire inesorabilmente … per questo … devi darmi il tempo di salvare  quell’idiota del tuo amico e tornare in tempo per fermare gli altri! Mi hai  capito?-
 -E’ una cosa  impossibile! Non ce la puoi fare!-
 -No! Ci riuscirò,  ma tu devi continuare a questa velocità! Se lo farai, riuscirò a recuperarti in  tempo!Mi hai capito?-
 -Va bene … -
 -Bene … allora, a  dopo.-  e così dicendo, si gettò giù dal  furgoncino ed iniziò a correre in direzione di Joe …
 Idiota … se ti succede qualcosa … giuro che …
 Strinse forte  l’impugnatura della spada e corse il più rapidamente possibile …
 Quando arrivò, lui  era riuscito a creare un tappo efficace … e usando la Boho li stava mettendo in  seria difficoltà …
 Gli si affiancò ..  -Cosa diavolo ti è passata per quella stupida testa?!-ringhiò furiosa  respingendo una pioggia di spari e disperdendoli attorno …
 -Françoise … -  mormorò sorpreso di vederla …
 -Smettila di  chiamarmi così e ascolta! Mettiti dietro di me e fai quello che ti dico! - da  terra ferma, la ragazza conosceva  una  particolare variante della Boho, molto più potente della classica che, se  avesse funzionato, avrebbe potuto dare loro una possibilità di farcela …
 Lui la guardò con  la coda dell’occhio, cercando di capire cosa avesse in mente, ma … -Dio mio, Françoise  … sei gravemente ferita! – sgranò gli occhi sconvolto : ai suoi piedi c’era  infatti una larga chiazza di sangue …
 -Idiota! Smettila  di perderti in inutili osservazioni! Se hai intenzione di salvare la tua bella,  devi fare quello che ti dico! Adesso!- gridò furente …
 -Va bene … -e così,  anche se avrebbe preferito stare al suo fianco a combattere, eseguì subito il  suo ordine …
 -Stai attaccato  alle mie spalle … e non ti muovere di un millimetro! Hai capito?Se lo farai … -  fece una pausa … - … morirai per la Teugsu Boho … quindi, vedi di non fare cazzate! -
 La Teugsu Boho?
 In passato, gli era  capitato di sentir parlare di quella tecnica, ma dato che non esisteva alcun  libro che ne riportasse descrizione né nessuno che ne sapesse l’esecuzione, aveva  sempre pensato che fosse solo una leggenda … e invece no, esisteva veramente e  lei la conosceva …
 La Teugsu Boho, ovvero la tecnica  affinata e letale della Boho classica, consisteva infatti nel rispedire al  mittente il colpo, seguendo la stessa traiettoria con cui era stato mandato, e  quindi, ucciderlo …
 Per questo, se fosse  riuscita ad eseguirla correttamente, sarebbero stati salvi …
 La ragazza inspirò  profondamente e poi, concentrandosi, chiamò a sé tutte le sue ultime forze, ed  eseguendo una serie continua di Teugsu Boho, sbaragliò l’intero gruppo di  mercenari che li aveva assaliti …
 Quando anche  l’ultimo di loro cadde a terra morto, ormai senza energia e senza fiato,  Françoise si lasciò andare giù, esausta …
 Joe la soccorse  subito e la prese fra le braccia …
 -Françoise! Ce  l’hai fatta! Sono tutti fuori gioco! Possiamo raggiungere gli altri! –
 Scosse la testa …  -No … ancora … no … -
 -Che vuoi dire?- la  guardò turbato …
 -Dobbiamo correre …  da … Jet … al  … più presto … - faceva  fatica a parlare e sentiva anche le forze abbandonarla … -Ascoltami … a fine di  questa strada … hanno teso loro un agguato … devi salvarli … Jet  … non ce la può fare da solo ... corri … -
 -Ok … Correremo  subito da loro … -
 -No … io non … ce  la faccio … devi … andare tu … -
 -No! Tu vieni con  me! Ti porterò sulle spalle se non ce la fai!Ma non ti lascio qui, da sola!-
 -No, idiota! Devi …  mantenere le forze per fermarli! –
 -No! Non ti lascio  qui, in questo stato! E non importa cosa mi ordini di fare!-gridò furioso …
 -Smettila! Falla …  finita! Devi decidere … chi salvare e … - si portò una mano al fianco … - …  devi salvare loro tre! … mi hai capito?- lo guardò dritta negli occhi …
 -No! Non posso  scegliere tra voi! -
 -Idiota!- ringhiò …  -Devi … salvare loro! E basta! E questo … è un ordine! -
 -Françoise … io …  non posso … non voglio … -aveva le lacrime agli occhi …
 -Smettila di  piangere! E smettila di chiamarmi con il mio nome … -deglutì faticosamente …  -Corri  da loro … ti prego … -
 Restò un attimo a  riflettere e poi, annuì … -Va bene … -
 Era l’ultima cosa  che volesse fare, ma purtroppo non aveva altra scelta … così, con cura, la mise  appoggiata contro un albero … -Tornerò a prenderti … ma tu resisti … - e  guardandola un’ultima volta con sguardo affranto, corse da loro …
     Jet continuava ad  alternare lo sguardo tra la lancetta della velocità e la strada … Black Widow … siamo nelle tue mani …
 Mancava un’ultima  svolta e poi, sarebbe arrivato proprio dove lei aveva previsto l’agguato …
 Black Widow … ci siamo …
 Ma proprio in quel  momento, vide nello specchietto retrovisore l’amico correre verso di loro, così  decelerò e si sporse ad aprirgli la portiera …
 Joe salì, ma …
 -Dove è Black  Widow?- chiese allarmato …
 -E’ rimasta lì. –
 -Ma sta bene?-
 -Ora … pensa solo a  guidare … - disse dando un occhio a Mayumi che, appena lo vide, sorrise felice  di vederlo sano e salvo …
 dB Rider annuì …
 Come aveva previsto  giustamente Black Widow li stavano aspettando al varco …
 -Maledetti bastardi  … - ringhiò tra i denti … -Credevate di sorprenderci … ma non sarà  così!-impugnò la spada … -Jet, fermati subito qui!-
 -Ma … -
 -Fermati! –
 -Ok … - spinse il  piede sul freno e il furgoncino inchiodò a pochi metri dal blocco …
 -Che intenzione  hai?- chiese preoccupato …
 -Userò la Teugsu Boho … -
 -Coosa? Ma quella  tecnica … -
 -Esiste Jet … ed è  la nostra unica speranza … -
 Ed io spero di averla imparata … perché sennò per noi  sarà la fine …
     Tempo dopo, Joe  tornò finalmente a prendere Black Widow … che trovò priva di sensi e distesa su  un fianco, nello stesso punto dove l’aveva lasciata … -Françoise … -  mormorò prendendola tra le braccia … - … sono tornato a prenderti … -la tirò  su, facendole mettere le braccia intorno al proprio collo e poi, la portò verso  l’auto che aveva recuperato dallo scontro con i mercenari …
 Appena l’accomodò  sul sedile, lei gemette debolmente, riprendendo coscienza …
 -Scusami … non  volevo farti male … -
 -Che … ci fai …  qui?-
 -Tranquilla … è  tutto a posto … -richiuse la portiera e fece il giro per salire al posto del  guidatore ... –A quest’ora, dovrebbero essere già al porto di Kobe … - mise in  moto e partì per tornare verso Kyoto …
 -Ma tu non dovevi …  essere qui … -
 -E dove dovevo  essere?-
 -Lo sai … -
 -No … non lo so … -
 -Lei … partirà … e  tu … non sarai lì … -
 -Si occuperà Jet di  loro … li imbarcherà sulla prima nave e poi, tornerà a Kyoto.  -
 -Andrà via … e tu,  non la rivedrai … più … -mugolò per il dolore … le ferite le facevano molto  male …
 -Smettila di  sforzarti e cerca di riposarti … -
 -Sei solo … un’idiota  … dovevi andare da lei … -
 Ma lui non le  rispose più e continuò a guidare in silenzio fino a casa …
     La posò sul letto  con molta attenzione e poi, la guardò … era piena di ferite … e la sua tuta era  impregnata di sangue … Non avresti dovuto sacrificarti così …
 Sospirò preoccupato  … e andò subito a prendere la roba che gli serviva per medicarla …
 Si tolse la giacca  e si tirò su le maniche della camicia …
 Si avvicinò a lei e  cercando di fare piano, provò a dare un occhio alle due ferite che lo  preoccupavano di più …
 Erano abbastanza  profonde e da sopra la tuta non aveva modo di medicarle per bene … per questo,  decise di toglierle l’indumento, ma quando afferrò il tiretto della lampo per  tirarlo giù, la mano di lei gli bloccò il polso …
 -Che … stai  facendo?-
 -Non quello che  pensi. E adesso lasciami fare . -
 -Non ci … provare …  o ti uccido … -
 Aggrottò la fronte  …  -Non essere sciocca! Devo medicarti!  Quelle ferite vanno curate subito!-
 -Medicale …  attraverso .. la tuta … -
 -No! E ora  smettila!- si liberò infastidito dalla sua mano e le tirò giù la cerniera con  decisione …
 Infine, facendo  scendere le maniche lungo le braccia, gliela tolse lentamente via … lasciandola  in biancheria …
 La ragazza, a  disagio, voltò la testa dalla parte opposta, per non guardarlo, e chiuse gli  occhi …
 Lui invece,  concentrato completamente solo sulla gravità delle lesioni, si infilò un paio  di guanti sterili e poi, iniziò a medicarla …
 Ogni tanto, la percepiva  irrigidirsi e gemere debolmente, ma dato che non gli diceva di smettere, aveva  continuato imperturbabile e così, aveva finito di curarla abbastanza  velocemente …
 -Sarebbe meglio  mettere un paio di punti … almeno sulla gamba … pensi di resistere?-
 Annuì … continuando  a non guardarlo …
 -Va bene … -
 Si alzò e uscì un  attimo di camera …
 Tornò qualche  minuto dopo, con un bicchiere di whisky …
 -Tieni … bevi  questo … - le porse il bicchiere … e lei, finalmente, si voltò …
 -Cosa è? –
 -Whisky … -
 -Mi vuoi … far  ubriacare? –
 -Non essere  sciocca! Non ho anestetico! L’hai finito tu, prima, con Mayumi!-
 -Uhm … già … è vero  .. – sospirò … - … non volevo … che sentisse male … -
 Lui annuì … -Hai  fatto un ottimo lavoro … e le medicazioni che le hai fatto, l’hanno aiutata davvero  molto … -
 -Ne … sono felice …  -
 -Forza, manda  subito giù! E comunque … il whisky è sempre meglio di nulla!-
 Annuì e prese il  bicchiere … Joe la aiutò ad alzarsi leggermente e lei, poté mandare giù il  liquore …
 -Mentre l’alcol  inizia a fare effetto, preparerò l’ago e il filo da sutura … -
 Alcuni minuti dopo,  era pronto per ricucire …
 -Sei pronta?-
 -Va bene … - voltò  la testa dall’altra parte …
 -Cercherò di non farti troppo male … -
     -Perché non le  chiedi di tornare a stare qui, con noi?- gli porse una bottiglia di birra … -Glielo ho già  chiesto, ma mi ha detto che preferisce starsene per i fatti suoi … -
 -Uhm … sempre la  solita … -
 -Già … - mandò giù  un paio di sorsi … guardando con aria stanca il cielo …
 -Che hai?-
 -Nulla … -
 -Sicuro? … non è  che ti dispiace non essere stato lì, per salutarla ?-
 -Ti riferisci a  Mayumi?-
 Annuì …
 -No … va bene così  … -
 -Se lo dici tu … -
 -L’importante è che  stia bene. Il resto non conta … -
 -E’ solo che  pensavo che ci tenessi a salutarla, almeno un’ultima volta … ecco tutto!-
 -Sì, è vero … ma  non mi piacciono gli addii, quindi è stato meglio così … -
 -Beh, alcune volte  però, come abbiamo potuto appurare di persona, gli addii si trasformano solo in  brevi saluti! -
 Joe mandò giù  l’ultimo sorso di birra e, riflettendo sulle sue parole, piegò le labbra in un  sorriso …
 Già … ma solo alcuni …
   Inspired byTaetiseo’s  “ Only U”
   Officially Missing  You Too   Erano passati alcuni mesi ed era finalmente  giunta l’estate … … e Black Widow era ancora lì con loro ... e  nonostante non desse segno di volersene andare, ogni mattina, Joe si svegliava  con le stesse domande e gli stessi pensieri …
 Se ne andrà veramente come aveva detto  all’inizio?
 E se lo farà, avviserà o sparirà nel nulla?
 E ancora …
 … sarà per sempre oppure ritornerà come  aveva già fatto altre volte in passato?
 Non era semplice per lui vivere in quel  modo, ma aveva anche capito che non poteva fare in maniera differente … o  avrebbe rischiato di farla scappare definitivamente e questo era l’ultima cosa  che lui voleva …
 Purtroppo però, quel giorno tanto temuto  dal ragazzo arrivò lo stesso …
 Senza controllarsi, chiuse con esagerata  enfasi la porta della palestra, generando un forte rumore che rimbombò in tutto  l’edificio … ed avvisò gli altri di una tempesta in arrivo!
 -Che vuol dire che te ne vai?-
 -Quello che ho detto.- incrociò le braccia  al petto, con aria contrariata …
 -Non puoi andartene!-
 -Ah, no? E chi me lo impedirebbe?-
 Restò zitto …
 -Ascolta … - sospirò nervosamente .. - … è  già tanto che vi abbia avvisato. Quindi, fattelo bastare.-
 Lui scosse la testa … -No! Assolutamente!  Perché te ne vuoi andare? Forse, non ti trovi più bene qui, con noi?-
 Lei alzò un sopracciglio e lo guardò cupa …  -Hai finito di fare le bizze come un bambino o hai intenzione di continuare  ancora per molto?-
 -Le bizze?! Ti sembra che è questo, quello  che faccio?-
 -Sì. E per favore, smettila. Perché mi stai  irritando profondamente. –
 Le sue parole gli fecero male e,  inconsciamente, si ricompose … riacquistando un’apparente calma..
 -Dimmi almeno perché ?-chiese in toni più  pacati …
 -Non fare domande di cui conosci già  risposta. E’ solo una perdita di tempo. Inoltre, quando ero tornata, l’avevo  detto subito che ero solo di passaggio.– distolse lo sguardo da lui e, agitata,   aggiunse … -E comunque, lo dovresti  sapere ormai … io non riesco a stare nello stesso posto per più di un certo  tempo. -
 -E questa, dovrebbe essere una buona  motivazione?!- … turbato e confuso, le si avvicinò … -Io non voglio che tu te  ne vada … -
 Françoise si irrigidì vistosamente, tirando  le labbra quasi in una smorfia e facendo alcuni passi indietro per allontanarsi  da lui …
 Di fronte alla sua reazione, Joe capì  l’enorme errore fatto …
 Non le avrebbe mai dovuto dire quelle  parole …
 Era infatti ciò che aveva sempre evitato di  dire, per non farla scappare, e adesso, stupidamente, lo aveva fatto :  probabilmente, preso dal panico per quello che lei gli aveva detto, aveva per  sua sfortuna perso il controllo e la sua mente non aveva filtrato ciò che il  suo cuore era riuscito a tenere per sé fino a quel momento e …  -Scusami … non era quello che volevo dire … -  abbassò contrito lo sguardo …
 -E’ tardi. Devo andare. – si mosse verso la  porta, evitando accuratamente di considerare le sue parole …
 -Aspetta … -
 Si fermò, dandogli le spalle …
 -Dimmi almeno se … prima o poi, tornerai …  -
 -Non lo so. –
 -E io … come farò a sapere se stai bene?-
 -Non lo devi sapere.- fece una piccola  pausa, come se stesse riflettendo su qualcosa, e poi, aggiunse … - Hai altro da  chiedere?-
 -Dove stai andando?-
 Inspirò, chiudendo gli occhi … -E’ meglio  che tu non lo sappia. –e senza dire altro, se ne andò …
     -Credo di non aver capito bene! Ripeti!-gli  chiese Albert allibito …-La seguo.-
 -Cosa?!- gridò scioccato Jet …
 I due lo guardarono perplessi …
 -Stai scherzando, vero?!-
 -No. La seguo. –
 -Ok … sei impazzito! – concluse dB Rider,  scuotendo la testa … -Ma ti rendi conto della follia del tuo gesto?!-
 -Non è follia! Mi sarà utile per apprendere  nuove tecniche ed affinare quelle che già conosco!-
 -Ah, quindi … tu la seguiresti per questo motivo?-
 -Sì … più  o meno … -
 -Tu hai perso la testa!-
 -Perché? - sospirò sconsolato … - … voi che  fareste al posto mio?-
 -Onestamente? Se proprio dovessi decidere  di fare qualcosa e non tenessi alla mia vita, la sbatterei contro un muro e la  bacerei!- suggerì Jet ...
 -Già, concordo con lui! Sarebbe comunque  preferibile! Perlomeno, moriresti felice!-  gli fece notare l’altro ironico …
 -Ascolta Joe … - dB Rider gli si avvicinò,  mettendogli una mano sulla spalla … -Black Widow … è straordinaria … bellissima  e selvaggia … ma, soprattutto, è uno spirito libero! E proprio per questo, anche  se mi spiace dovertelo dire … non riuscirai mai ad afferrarla! Lei non te lo  permetterà mai! Tiene troppo alla sua libertà per legarsi a qualcuno! -
 Gli tolse la mano di dosso, con un certo  fastidio … -Jet … ti ringrazio per il consiglio e credimi: lo apprezzo … ma non  è una cosa che ti riguarda.-
 -Ok … allora fai come vuoi! Piuttosto però  … lei lo sa che hai intenzione di seguirla?-
 -No … -
 -Uhm … allora in bocca al lupo!- concluse  Albert scuotendo la testa rassegnato … -Tornerai qui, volando! Ti rispedirà  indietro come un pacco postale, per corriere espresso!E allora sì, che starai  male! – si avvicinò anche lui … -Quante volte te lo deve dire, che non vuole  legami di alcun tipo? Cosa, ti sfugge dal suo modo di esprimerlo così esplicito?Eppure  … anche i muri lo hanno capito, ormai!-
 Abbassò lo sguardo per un attimo … -Se non  la seguissi … e lei non ritornasse più … questa volta, non potrei mai perdonarmelo  di averla lasciata andare senza fare niente … -
 Ascoltando quella sua sincera ammissione, i  due amici decisero infine di non insistere oltre … -Ok … fai quello che credi  meglio. Noi, il nostro dovere come amici lo abbiamo fatto … abbiamo tentato in  tutti i modi di aprirti gli occhi e di farti capire a cosa stai andando in  contro, ma tu sei irremovibile quindi … se sei così convinto di quello che stai  facendo … vai pure e buon tutto … -
     -Guarda guarda … chi è venuta a trovarmi!-  esordì stizzito, appena la vide … -Come stai?-
 -E cosa ti importa?-
 -Fammi vedere la ferita … -
 -No. Non ho bisogno del tuo aiuto. –
 -Apollo … smettila di fare così e fatti  aiutare … -
 -Io non   lo voglio il tuo aiuto. – ringhiò furioso … -Se sono in questo stato, è  solo per colpa tua!-
 Trattenne il respiro per la durezza delle  sue parole … -Fatti aiutare Apollo … o morirai! … quella ferita è infetta e tu  hai già la febbre! -
 -Vattene! …  E torna dai tuoi preziosi amici … -
 Black Widow si avvicinò e si piegò sulle  ginocchia, accanto al vecchio materasso, usato da lui come letto di fortuna … -Metti  da parte l’orgoglio … è la tua unica possibilità di salvezza … -
 -Vattene!-deglutì nervosamente … -Tu non  sai … con chi hai a che fare! -
 -Ma posso immaginare cosa sia successo …  quando sono venuti a sapere della tua sconfitta, tutti quelli a cui hai pestato  i piedi, si saranno uniti per contrastarti e ti avranno ridotto così … -
 -E non solo … - disse amaramente … - …  anche coloro che consideravo miei compagni si sono uniti contro di me … tradendomi  senza alcun indugio … -
 -Ti hanno abbandonato tutti … - mormorò  sofferente …
 -Sì … è così … ma ora, vattene …  io ormai sono finito … e se mi trovassero  prima, a questo punto, sarebbe solo la mia fortuna … - chiuse gli occhi … - … ormai  la ferita è marcia … e la mia mano è persa definitivamente … -
 -Apollo, non dire così … magari, posso  ancora curarla e salvarla … fammi dare un occhio al suo stato … -
 Rise amaramente … -Tu non sai quello che  stai dicendo!- aprì gli occhi di scatto e, con estrema fatica, si alzò a  sedere, scoprendo la mano …
 L’arto era quasi staccato del tutto dal  resto del braccio ed ormai, era diventato nero e putrescente …
 Sgranò gli occhi, sconvolta … restando  senza parole …
 -Secondo te, c’è modo di salvare dei  tessuti ormai morti?- chiese rabbioso …
 -Apollo … dobbiamo … - prese fiato … - …  tagliarla subito o morirai nel giro di poche ore! -
 -No! E ora vattene!-
 -No … non posso lasciarti al tuo destino!-
 -Allora, dovevi pensarci prima di fare  quello che hai fatto!-
 -Apollo … ti prego … fatti aiutare … -
 -No! Se non gli avessi impedito di  uccidermi … a quest’ora, non mi troverei in questo stato! Mi hai solo  rovinato!  Farmi tornare a casa da  sconfitto e umiliato … è stata la cosa peggiore che potessi farmi … e tu lo  sai!-
 Abbassò lo sguardo, mormorando debolmente …  -Perdonami … ma non potevo davvero … permetterglielo … -
 La guardò con disprezzo … -I tuoi sensi di  colpa non mi interessano. Hai fatto una scelta : ed hai deciso di salvaguardare  la sua vita e non la mia. Quindi, prenditi le responsabilità di quello che hai  fatto e pagane le conseguenze!-
 -Apollo … ti prego … fatti aiutare … e dammi  la possibilità di rimettere le cose a posto! -
 -No! Ormai è tardi per farlo! Lasciami in  pace! Dimenticati di me!–
 -Apollo … ma morirai! Non posso girarmi  dall’altra parte e fare finta di nulla!-
 -Ancora non lo hai capito? E’ proprio  quello che voglio! Voglio farla finita! E voglio anche … che la tua coscienza  non abbia più pace per quello che mi hai fatto! –
 Si irrigidì e con voce malferma, balbettò …  -Rimarrò per sempre qui, se vuoi … ma fatti aiutare … ti prego … -
 La guardò sdegnato … -Ti faccio a tal punto  pena? Tanto … da rinunciare alla tua preziosa libertà per salvarmi? – scosse la  testa, sconvolto … -Black Widow … mi stai mancando totalmente di rispetto come  guerriero! E questo, è troppo! … soprattutto, dopo tutto quello che hai già  fatto! – gridò furioso … -Vattene!-
 -Apollo … -
 -Vattene! Maledizione! Se potessi alzarmi,  ti butterei fuori io!Ma non ce la faccio!- disse con le lacrime agli occhi …  –Vattene! … perché non lo capisci che è così umiliante … farmi veder così, da  te … ? -
 -Non c’è niente di umiliante, nel farsi  aiutare … -allungò una mano, posandola sulla sua spalla …   -Fatti aiutare … e poi, ti prometto che ti  aiuterò a tornare il grande guerriero che sei … si tratterà solo di imparare a  maneggiare l’arma con una mano sola … e per te, non sarà difficile … -
 -Vattene … -
 All’improvviso però, alcuni rumori di passi  che provenivano dalle loro spalle li fecero trasalire …
 -Sono loro … Black Widow scappa! Se ti  troveranno qui, uccideranno anche te!-
 Ma lei non lo considerò minimamente e anzi,  impugnando la spada, si alzò in piedi pronta ad attaccare senza alcun indugio …
 Qualunque nemico si fosse trovata di  fronte, lo avrebbe affrontato e battuto …
 … ben inteso, se questo fosse stato un  nemico …
 La porta si aprì e da dietro di essa  apparve una figura scura abbastanza alta e ben piazzata … la quale, con una  certa sicurezza, venne avanti in sua direzione …
 Françoise non credeva ai suoi occhi …  -Tu … qui ? -
 Lui annuì, spostando subito però, lo  sguardo sull’arto malmesso del ragazzo … -Quella mano … è ormai la sua condanna  a morte e se non intervieni subito, sarà quella la sua fine. Perciò … operalo  subito. – fece una piccola pausa … - Io starò di guardia … e se per caso arrivassero  i nemici, ci penserò io.  –
 Apollo però, non era molto d’accordo … né  con la sua presenza lì … né con la sua idea … né con il suo atteggiamento  autoritario …
 -Beh, potevi dirmelo che ti eri portata  dietro il paladino della giustizia! Che sa, decide e fa tutto lui!-
 Lei si voltò di scatto … - No … io … non lo  sapevo … credimi … -
 -Mi stai prendendo in giro? Mi vorresti  dire che ti ha seguito senza che tu te ne accorgessi? Black Widow, non solo non  sei credibile, ma sei anche ridicola!-
 -Ecco … io … - balbettò, scioccata … non  sapeva cosa rispondergli perché era la verità … lei non si era accorta che  l’altro l’avesse seguita! … e per questo, era anche caduta in una sorta di  confusione totale che l’aveva disorientata e smarrita …
 -Apollo, adesso basta! Fatti aiutare! Non  c’è niente di indegno o umiliante in questo! E’ molto peggio non riuscire a  mettere da parte il proprio orgoglio quando invece è necessario! Ed è da idioti  morire per questo! –lo guardò dritto negli occhi … -Se vuoi vendicarti … non è  morendo che lo farai. Quella è solo una scelta da vigliacchi e non da guerrieri.  –
 Il ragazzo ascoltò con attenzione le sue  parole e, riflettendovi sopra per alcuni istanti, accettò condiscendente  … -Ok … va bene … -
 -Ottimo … hai riacquistato finalmente il  buon senso.-
 Si piegò verso di lui e, con molta forza,  gli tirò un colpo secco nello stomaco, tramortendolo con facilità …
 Si alzò … -Fai veloce … il colpo lo  dovrebbe lasciare privo di sensi per alcuni minuti e in assenza di un  anestetico … non possiamo fare di meglio … -
 Così, senza dire altro e senza guardarla in  volto, uscì dalla stanza, lasciandola sola al suo triste compito …
     -Come sta?-Le chiese appena la vide venirgli incontro  …
 -Sente molto dolore … - mormorò …
 Si passò nervosamente una mano sulla fronte  … -Che ti serve? Vado a procurartelo … -
 -Ecco … arnica … calendula … e le altre  piante per la medicazione … dell’alcool puro a 90 gradi … acqua distillata … ago  e filo da sutura …. perossido di idrogeno e delle bende sterili … e poi … un  po’ di fortuna … -
 -Vedrò quello che posso fare … tu intanto,  prendi il mio posto e fai la guardia … anche se ora è ancora tutto calmo, non  significa che non attacchino … probabilmente, stanno solo prendendo tempo per  decidere cosa fare, visto il tuo inaspettato arrivo in città … -
 Lei annuì … e lui andò subito a cercare ciò  di cui aveva bisogno …
     Circa un’ora dopo, fu di ritorno con ciò  che lei gli aveva chiesto … Si diedero di nuovo il cambio e lei iniziò  a preparare le medicazioni da applicare e quelle da assumere oralmente …
 -Tieni … questo ti aiuterà un po’ contro il  dolore … -
 Gli diede da bere un bicchierino di alcool  puro, acqua distillata e alcune piante antidolorifiche …
 Lui lo mandò giù docilmente … stava molto  male … la febbre si era alzata e il dolore era insopportabile …
 -Black Widow … vattene … è tutto inutile …  -
 -No … non lo farò! … prima dovrai guarire e  recuperare le tue abilità! E solo dopo, se tu vorrai, me ne andrò … altrimenti,  come ti ho detto, resterò . –
 Sospirò cercando di sopportare il dolore …  -Stai perdendo colpi … -
 -Forse, ma non ti lascio da solo … -
 -Black Widow … lo sai anche tu … a fare  così … ci rimetterai e basta … -
 -Apollo … smettila di parlare e cerca di  riposare … hai bisogno di stare tranquillo … -
 -Black Widow … lo sai, vero? … se scoprono che  hai un punto debole … sei morta … -
 Lei lo guardò negli occhi … -Tranquillo … io  non ho punti deboli … -
     Passarono alcuni giorni e Apollo,  lentamente, cominciò a recuperare : la febbre scese, il dolore iniziò ad essere  più sopportabile e gli tornò perfino l’appetito … -Stai migliorando a vista d’occhio! … e se  continuerai così, ti porteremo presto via di qui.-
 -Portarmi via?- chiese contrariato,  prendendo la sua dose giornaliera di medicine …
 -Sì … dobbiamo portarti via di qui e  metterti al sicuro, in un luogo dove potrai terminare la convalescenza e  ricominciare ad allenarti … -
 -E dove sarebbe questo posto?-
 -Tra i monti vicino al Monte Fuji. C’è una  persona che conosco e che potrà aiutarti … un giovane monaco che però, conosce  le arti marziali ed ha portato ai massimi livelli la Kataho no te … cioè la  tecnica delle armi ad una mano sola. -
 -Capisco … quindi … mi affiderai a lui e te  ne tornerai via? –
 -No … non ti lascerò … come ti ho promesso,  starò con te … se tu lo vorrai … -
 Ma proprio in quel momento, entrò nella stanza  Joe … che sentì perfettamente quelle sue ultime affermazioni e, rimase fermo ed  immobile sulla soglia … senza dire una parola …
 La ragazza, accortasi che lui aveva sentito  tutto il loro discorso, deglutì nervosamente e, cercando di essere impassibile,  gli chiese di cosa avesse bisogno …
 -Ero solo venuto a dirti che mi sono  procurato l’auto con cui partiremo … ecco tutto.-
 -Ottimo. - e senza battere ciglio, si voltò  nuovamente verso Apollo ... –Se te la senti, potremo partire anche stanotte …  che ne dici?-
 Il ragazzo guardò con la coda dell’occhio  l’altro e poi, annuì …
 -Bene. Allora ci prepareremo subito. –
     Rimuginando insistentemente e con  nervosismo su quello che Black Widow aveva promesso ad Apollo, Joe stava  mettendo alcune cose in auto quando all’improvviso percepì alcuni rumori non  molto lontani …Oh,  no … maledizione! …  proprio adesso …
 Abbandonò seduta stante cosa stava facendo  e corse da loro …
 -Dobbiamo andarcene! Subito!- gridò aprendo  la porta …
 Lei si voltò turbata a guardarlo … ma  recuperò velocemente il controllo … -Quanti sono?-
 -Non lo so … forse una ventina … o di più!  … facevano molta confusione per confondere il loro arrivo con i suoni della  città . -
 -Capisco … - guardò Apollo … riflettendo  sul da farsi … -Ok … voi due, montate in auto e andate verso l’entro terra, in  direzione del Monte Fuji . Io vi raggiungerò in seguito.-
 Joe la guardò torvo … -Stai scherzando? Tu  vieni con noi.-
 -No. Resto qui a fermarli. E a far cambiare  loro idea. –disse recuperando la spada e tornando ad essere la solita  impassibile Black Widow di sempre …
 -Non sono d’accordo . -
 Sospirò … -Ascolta : non ho voglia di stare  nuovamente a discutere con te, su cosa fare o meno. Sono stanca, irritata e non  ho tempo per ascoltare le tue proteste infantili. Quindi, fai quello che ti ho  detto. –
 -E se non lo volessi fare? – ribatté a muso  duro, guardandola in volto …
 La ragazza lo guardò per un lungo istante e  poi, esordì … -Vattene. E togliti subito da davanti a me. O giuro che ti  ammazzo. – il tono con cui gli rispose, fu sconvolgente ed agghiacciante …
 Era sempre stata fredda e controllata , ma  mai … in quel modo.
 Smarrito e triste per quella sua terribile  reazione, abbassò lo sguardo e annuì, docilmente … -Va bene … lo porto subito  in auto e partiamo. –
 -Perfetto. Allora, fallo subito.–
 Gli passò accanto per uscire dalla camera,  ma con una tale indifferenza e distacco, che il ragazzo sentì il sangue gelarsi  nelle vene …
     Erano in viaggio già da diversi minuti e  lui non si dava pace : l’aveva lasciata sola … contro venti … trenta o più  assassini sanguinari … Perché  l’ho ascoltata anche stavolta? Perché?!  Sono solo un’idiota …
 -Se sei in pensiero per lei … è bene che tu  la smetta.- disse all’improvviso l’altro, dai sedili posteriori …
 Joe lo guardò attraverso lo specchietto  retrovisore, lanciandogli un’occhiata turpe …
 -Non sono cose che ti riguardano .- gli  rispose nervosamente …
 -Uhm … guarda che avere imparato a  rispondere come lei, non serve a molto … se poi, lasci trasparire tutte le tue  emozioni … mio caro Joe Tempesta ! -  gli fece notare …
 -Taci. –
 Rise debolmente … -Sei solo un cagnolino  addomesticato … e quel che è peggio, è che sarai proprio la sua rovina … -
 -Io non sono un cagnolino addomesticato. E  non sono la rovina di nessuno. –
 -Ne sei proprio sicuro? Sai che … se quella  sera, avessi avuto il coraggio di finire il tuo compito, non saremmo qui e lei  non sarebbe in pericolo?-
 Il ragazzo sentì una fitta al petto …
 -Hai obbedito al suo ordine … proprio come  farebbe un cane addestrato ! Né più né meno! Per cosa poi? … sentiamo … ti ha  dato la ricompensa che volevi? O sei rimasto a bocca asciutta?-
 -Te lo ripeto. Io non sono una marionetta  nella sue mani. –
 -No, infatti! Sei molto peggio! Se fossi  solo una marionetta, non staresti, come fai, a mendicare le sue attenzioni come  un cane il cui padrone non lo considera!-
 -Stai dicendo solo una marea di cazzate!-
 -Non l’avrai mai … rassegnati! … Black  Widow non sarà mai di nessuno! … lei, non vuole nessuno.-
 -E io … non voglio lei. E’ questo che ti  sfugge. –
 A quelle parole, Apollo scoppiò in una  risata fragorosa e divertita …
 Joe si innervosì profondamente … -Sono  contento che ti stia divertendo tanto! Ma lo farai meno quando ti metterò le  mani addosso. –
 -Povero illuso! Hai perso in partenza con  lei. La conosco abbastanza bene … e so che di uno come te, non sa che farsene.  –
 -Hai proprio ragione Apollo … avrei dovuto  ucciderti quella sera. E non per via di quello in cui ci ritroviamo ora, ma perché  almeno non avrei sentito i tuoi discorsi inutili e senza senso. –
 Facendo finta di non averlo sentito,  continuò imperterrito …  -Tu sei solo un  inetto e non hai polso! Mentre a Black Widow piacciono gli uomini decisi, che  sanno cosa vogliono e non quelli che obbediscono come cagnolini ammaestrati,  senza personalità! Inoltre … a lei piace essere dominata … sia nella vita che a  letto!E tu, non ci riesci … -
 Inspirò profondamente, combattendo con la  voglia di fermarsi e finire quello che non aveva fatto quella maledetta sera …
 -Ascolta Apollo … tutti questi dettagli,  tienili pure per te! A me, non solo non interessano, ma non mi riguardano! Io  non ho alcun interesse del genere in lei. –
 -Il tuo sguardo non dice questo, ma tutto  l’opposto! Risultando pietoso e ridicolo … soprattutto ai suoi occhi .-
 Anche se tentava di concentrarsi sulla  strada e di non sentirlo, le sue parole lo raggiunsero come coltellate in pieno  petto che lo fecero sanguinare invisibilmente …
 D’altronde, l’unica cosa che fluiva da quel  genere di ferite, erano solo sentimenti … che nessuno, per quanto Apollo  dicesse di leggergli in faccia, poteva vedere veramente …
 -Se non taci, fermo l’auto, scendo e ti do  un altro pugno nello stomaco come l’altra sera. E stai tranquillo, non mi  faccio problemi a farlo. -
 -Sì, certo …  non ne dubito che saresti in grado di farlo!  … ma dopo, ti dovresti anche inventare una buona scusa con Black Widow! E non  so quanto ti converrebbe, dopo l’ultima discussione che hai avuto con lei!-  giustamente, non perdeva occasione di girare il coltello nella piaga … - Ah, a  proposito … per quanto ancora, pensi di rimanere tra i piedi? Così, giusto per  curiosità! … visto che tanto … lei  rimarrà qui con me e non tornerà con te a Kyoto. Lo sai, vero? Una promessa  è una promessa … e Black Widow le mantiene sempre. – concluse con un piacere  quasi imbarazzante e disdicevole …
 Dopo quelle sue ultime parole, Joe si zittì  e non disse più una parola … limitandosi a guidare e a cercare di calmare in  qualche modo il suo povero cuore martoriato, che stava per scoppiare di dolore  …
     Tempo dopo, raggiunsero finalmente il  tempio che Black Widow aveva indicato loro, ma di lei ancora niente … Joe scese, lasciando Apollo in auto,  addormentato per la troppa fatica del viaggio che, nel suo stato lo aveva provato  molto, ed entrò dentro in cerca del monaco …
 -Monaco Gandaru … mi manda Black Widow … ho  bisogno del suo aiuto … -disse nel buio e silenzioso edificio …
 Qualche secondo dopo, alcune luci  iniziarono ad accendersi tutto intorno a lui .. e alla fine, apparve l’uomo che  stava cercando …
 -Hai detto che ti manda Black Widow?-
 -Sì ... –
 -E di cosa avresti bisogno?-
 Sospirò debolmente ed iniziò a spiegargli …
     Erano già passate diverse ore e lui non  riusciva più a controllare la sua ansia : gli sembrava di impazzire e voleva  andarla a cercare, ma memore di cosa e di come gli aveva parlato poche ore  prima, restò fermo all’entrata del Tempio in sua attesa … -Ragazzo … perché non vieni dentro? – gli  chiese avvicinandosi a lui …
 -Preferisco attenderla qui … - mormorò con  voce fievole e preoccupata …
 -Posso capire cosa provi … perché è normale  che tu sia in pensiero, ma dalle fiducia … e vedrai che presto sarà qui … -
 -Ma io sono fiducioso in lei …  –
 -E allora … cosa temi?-
 -Ecco … io … ho solo paura … di perderla …  -
 L’uomo annuì in silenzio …
 -So che è forte … molto forte! E che non  molla mai, ma … -
 -Ti fa più paura che le possa succedere  qualcosa o che sia sola?-
 -Entrambe le cose … -
 -Black Widow  è sempre stata sola … perché lei stessa non ha  mai voluto legami … e sai perché?-
 -Perché … è uno spirito libero?- azzardò  triste …
 -No … - scosse la testa, sorridendogli … -  … è perché non sopportava l’idea che qualcuno potesse stare male per lei e che  stesse ad attenderla in ansia e preoccupato come stai facendo tu, in questo  preciso momento … Black Widow è sempre stata cosciente che, come essere umano,  non era certo infallibile ed immortale e che, un giorno, disgraziatamente, le  sarebbe potuto succedere qualcosa … e per questo, ha sempre pensato che se non  avesse avuto legami, non avrebbe spezzato il cuore a nessuno né tantomeno  lasciato un vuoto incolmabile nella vita delle persone a cui teneva . -
 Joe sentì improvvisamente il cuore e il  respiro fermarsi … e comprese che non aveva mai capito nulla di Françoise …
 Che  idiota che sono e sono stato …  io ho  sempre pensato che fosse solo attaccata alla sua libertà e invece … era tutto  l’opposto …
 A quel pensiero però, gli tornarono subito  in mente le parole del Maestro Seven … quando gli disse che forse lui avrebbe  potuto imparare a capire il suo cuore …
 Non  ne sono in grado … io … non riesco a carpire la sua vera essenza …
 Abbassò lo sguardo e, mortificato, si  ritirò nel tempio … senza dire più una parola …
 Black Widow arrivò solo alcuni giorni dopo,  quando ormai era sicura di aver dato una bella lezione ai nemici di Apollo … -Black Widow! Che piacere rivederti!-
 -Monaco Gandaru … - si inchinò in segno di  saluto …
 -Come è andata?-
 -Credo di essere riuscita nel mio compito …  -
 -Ottimo! E io invece, ho incominciato con  il mio … -
 Lo guardò sorpresa … -Apollo … riesce già  ad allenarsi?-
 Le sorrise … -E’ appena agli inizi, ma …  promette bene! –
 -Ne sono felice … -
 -Su, adesso vieni a riposarti … ne avrai  sicuramente bisogno … ti si legge in faccia che sei molto provata … -
 -Sì, grazie … - esitò un attimo … e lui se  ne accorse, e prima che lei potesse  continuare,  aggiunse con naturalezza …
 -Ah, dimenticavo … l’altro ragazzo … Joe …  anche lui, si sta allenando … -
 -Joe?-  chiese sorpresa …
 -Sì … mi ha chiesto se potevo insegnare  anche a lui, qualche tecnica di Kataho no te e di meditazione … -
 -Ah … e come sta andando?-
 -Bene! E’ un ottimo allievo anche lui!Ma  ora, vieni a riposarti!  Ti ho preparato  una delle camere che danno sulla vallata … proprio come piace a te! … così, potrai  dedicarti alla tua meditazione Seion e riposare senza essere disturbata dagli  altri ospiti, che invece ho alloggiato nella parte opposta del tempio! -
 -Grazie … Monaco Gandaru … apprezzo molto  la tua cortesia e il tuo riguardo …  -
     Da quando era arrivata, gli aveva rivolto  parola il giusto indispensabile e lui aveva accettato docilmente quel suo  atteggiamento, aspettando che le cose cambiassero … ma presto purtroppo comprese  che, sfortunatamente per lui, non sarebbero cambiate … soprattutto dopo tutta  quella serie di errori che aveva commesso … L’ho  definitivamente persa … e non devo più aggrapparmi ad inutili speranze …
 Le lacrime iniziarono a scendere  incontrollate sotto il cielo di quella triste notte di estate …
 Devo  andarmene … non posso più rimanere …
 E così decise che, l’indomani, avrebbe  avvisato il Monaco e gli altri ospiti che sarebbe tornato a Kyoto appena avesse  raccolto tutta la sua roba …
     Aveva quasi finito di sistemare il suo  bagaglio quando Apollo entrò in camera sua … -Che fai? Scappi così? Con la coda fra le  gambe? –
 Joe lo degnò appena di uno sguardo,  tornando subito a completare i suoi preparativi …
 -Ti arrendi veramente?- continuò  imperterrito … -Guarda che se fai così, non fai altro che confermare quello che  ti ho sempre detto! –
 Chiuse lo zaino e se lo mise in spalla …  poi lo guardò con espressione stanca e vuota … -Apollo … hai ragione … su tutto  … ed è proprio per questo che me ne sto andando. Contento? Finalmente … ho  ammesso che sono solo un inetto e che non ne sono all’altezza … - e senza  aggiungere altro, uscì dalla stanza, ormai deciso a tornare definitivamente alla  sua vita a Kyoto, senza più altri indecisioni o dubbi …
 … ma dopo pochi passi, l’altro lo richiamò …  -Aspetta . - gli si avvicinò … -Prima che tu vada, ti voglio dare un ultimo consiglio  … se ti servisse mai … - fece una  piccola pausa, soppesando le parole che gli stava per dire … - … semmai tornasse da te … ricordati che dovrai  essere sempre un passo avanti a lei … e mai viceversa. O perderai anche la tua  ultima possibilità. – lo guardò ancora un attimo negli occhi e poi, lo lasciò  partire per la sua strada …
   Inspired byGeeks & Soyu’s  “Officially  Missing You Too”
   Ghost   -E’ tornato l’autunno … - sospirò  sconsolato, guardando una foglia gialla cadere per terra … -Uhm … -
 -Non sei contento?-
 -No … -
 -Non era la tua stagione preferita?- gli  disse porgendogli una tazza di caffè appena fatto …
 -Lo era … ora non lo è più … -
 -A causa sua?- azzardò l’amico …
 -Non lo è più … e basta … - mormorò  tristemente …
 -Ok! … allora, smettiamola di metterci qui,  in giardino, a guardare la foglie morte fare cumuli per terra! Mi sembra di  essere diventato uno dei nostri vecchi Maestri! E ti vorrei far presente  invece, che sono nel pieno della mia giovinezza!-
 -Ma se ieri sera ti sei addormentato in  auto mentre tornavamo dal Dream?!-
 -Che centra?! Avevo solo alzato un po’ il  gomito e … sono crollato.- concluse abbassando imbarazzato la voce …
 Joe si mise a ridere … quando  all’improvviso però, qualcosa lo turbò profondamente e tornò immediatamente  serio …
 Jet se ne accorse subito … -Che è successo?  – chiese preoccupato …
 Shimamura si guardò un attimo attorno, ma  non vide niente di strano … così, si alzò e fece un giro per il giardino …  guardando con attenzione qualsiasi cosa … -Mi devo essere sbagliato … - esordì  con aria confusa, tornando al suo posto …
 L’amico lo guardò di sbieco … -Mi hai fatto  prendere un infarto! Credevo che stessero per attaccarci!-
 Scosse la testa … -No … è solo che … per un  attimo … -
 -Per  un attimo?- lo incitò a continuare …
 -Niente … lascia stare … - guardò distrattamente  lo schermo del cellulare … -E’ tardi … devo andarmi a preparare . -
 -Esci con lei, stasera?-
 -Sì ... -
 -E dove andate di bello ?-
 -Pensavo di portarla al Diamond Queen … e  poi, magari, a fare una passeggiata … -
 -In qualche luogo buio ed appartato?- lo  prese in giro …
 -Idiota!- ma appena si accorse di averlo  chiamato con quell’appellativo, si incupì …
 Jet comprese al volo il motivo di quel suo  turbamento e cercò di distoglierlo dai suoi pensieri …      -Sì,  certo! Per quello c’è casa sua! Dimenticavo che avete più spazio d’azione, lì!-  rise guardando il suo volto contrariato …
 -Sei senza speranza! Ma quando metterai la  testa a posto?-
 -Mai! E me ne vanto!-
 -Questo era chiaro! Visto che non fai altro  che pubblicizzare il tuo stile di vita!-
 -Sono semplicemente sincero! Mi piace  divertirmi e non mi va che nessuno mi fraintenda! –
 -Sì, ho capito! Ora però, è meglio che vada!  – entrò in casa ridendo, senza neanche più ricordare quel piccolo pensiero che  lo aveva inquietato …
 Jet invece, rimase fuori a guardare il  tramonto e ad inspirare quell’aria profumata di buono …
 Non  ti sei sbagliato Joe … l’ho sentito anche io … vaniglia ed anice …
     -Non ero mai stata al Diamond Queen … -  disse guardandosi attorno … -E ti piace?- le chiese passandole il  braccio intorno alle spalle …
 -Sì … è un luogo molto elegante e di classe  … - si voltò a guardarlo, sorridente … -E la musica mi piace molto!-
 -Ottimo! Era proprio quello che speravo! –
 Il cameriere si avvicinò al loro tavolo per  prendere le ordinazioni …
 -Che cosa ti va?-
 -Non so … decidi tu per me!-
 -Ok … - si voltò verso il ragazzo che  aspettava l’ordine … - … del Moet et Chandon, grazie … -
 Lei lo guardò perplessa e appena il  cameriere se ne fu andato, gli chiese il motivo di quella scelta così opulenta  ...
 - E’ il tuo compleanno … e io voglio che  sia una serata speciale … -
 Sorrise … -Per quello, bastava essere  insieme!-
 -No! … voglio festeggiarlo anche in maniera  opportuna ... –
 -Ok! E allora … - si strinse a lui … - …  dopo, potremo sperimentare qualcosa di particolare … che ne dici? –
 Trattenne un attimo il fiato … sentendo il  sangue cominciare a correre veloce nelle vene …
 Tamara si era infatti sempre dimostrata  molto curiosa e disinibita nell’intimità … e così, con lei, aveva appunto sperimentato  cose molto particolari e alternative … così, a quella sua piccola allusione, la  sua immaginazione aveva preso il sopravvento, pensando già a qualcosa di molto piccante  e molto piacevole …
 -Se ti chiedessi cosa hai mente … pensi che  me lo potresti dire o … non è legalmente permesso?- la prese leggermente in  giro … giusto per smorzare un attimo la tensione che era salita alle stelle con  quella sua affermazione …
 -Beh … ecco … pensavo che … - sussurrò  maliziosa … passandogli una mano sul collo e poi, scendendo giù, lungo il  torace fino ad arrivare alla cintura, dove si fermò languida … - … potremo  portarci via lo champagne che avanza e … potremo berlo in maniera diversa … !-concluse  mordendosi un labbro …
 -Diversa,  eh?-
 Proprio in quel momento però, per sua  fortuna o meno, arrivò il cameriere con il Moet et Chandon e due calici …
 -Prego signori … -
 -Grazie … - si staccò leggermente da lei e  prese i bicchieri che il ragazzo aveva riempito loro …
 Gliene offrì uno e le fece i suoi auguri …  -A te, Tamara … mia bellissima dea … -
 -Grazie … -
 E poi, sorseggiarono lentamente lo  champagne, guardandosi intensamente negli occhi e fremendo già per il loro dopo  serata …
     Quando vennero via dal Diamond Queen erano  circa le una … ma quella notte, in realtà, doveva ancora cominciare per loro! Joe le diede una mano ad infilarsi il  trench e poi, le cinse la vita con un braccio, stringendola a sé mentre si  dirigevano verso la porta di uscita … improvvisamente però, qualcosa attirò in  modo prepotente la sua attenzione …
 Lui non era mai stato quel tipo di uomo che  si distraeva a guardare le altre donne, anche solo di sfuggita, se accompagnato,  ma quella sera non era riuscito proprio ad impedirselo …
 Qualcosa infatti, in quella sinuosa figura,  lo aveva completamente stregato, tanto che non aveva potuto frenare i propri  sensi ed era andato contro i suoi stessi principi …
 La ragazza che lo aveva a tal punto  scompigliato, era in piedi, di spalle, al bar … parlando con un paio di uomini  che sembravano pendere dalle sue labbra … e indossava una maglia a collo alto,  in pizzo nero trasparente, che lasciava intravedere sotto di essa una sorta di  top dello stesso colore, e una gonna color petrolio di quelle a tubino fascianti  e lunghe fino a sotto il ginocchio, con la vita alta che arrivava leggermente  sotto il seno … con un paio di decolté nere a punta, molto scollate, e con il  tacco a spillo … i capelli color del grano raccolti in una treccia di lato, molto  morbida, e con un fisico decisamente invitante per un uomo : molto generoso di  curve, ma anche tonico!
 Scosse nervosamente la testa, senza farsi  notare da Tamara … in quanto, sarebbe stato abbastanza imbarazzante, doverle  dare una buona spiegazione per quella sua radiografia completa ed accurata di  quella giovane sconosciuta …
 Si volse quindi nuovamente verso la sua  compagna, ma … non resistette! E, mentre uscivano, si voltò un’ultima volta a  guardare la giovane donna che lo aveva tanto ammaliato con la sua figura e la  sua aura sensuale e … allora, finalmente , la vide anche di profilo …
 Black  Widow …
 In men che non si dica, il sangue gli si  gelò nelle vene e la testa smise, in un attimo, di comprendere dove fosse, con  chi fosse o cosa stesse facendo lì … era completamente stravolto e confuso …
 -Hey Joe … tutto bene?- la ragazza gli  toccò il braccio e lo riscosse …
 -Sì .. sì … tutto … a posto … - rispose  turbato …
 Non è  possibile … devo … aver visto male … non c’è altra spiegazione …
 Nel tragitto verso l’auto, pensò più volte  di tornare indietro a vedere se era lei o meno, ma per fortuna o sfortuna riuscì  a recuperare la concentrazione e il controllo di sé e poi, soprattutto, a  tenere bene a mente con chi si trovasse e così non lo fece …
 Guardò la ragazza in volto e le sorrise  debolmente …
 -Vuoi andare subito a casa o … preferisci  fare prima un giro romantico per Kyoto di notte?- le chiese attirandola con  nonchalance a sé ...
 -Uhm … il giro romantico mi piace, ma  tornare a casa con te … mi piace molto di più … -
 -Ok … allora, voliamo a casa tua … - … ma  ormai, nonostante la sua affermazione e l’apparenza, la sua testa era già  lontana mille miglia da lì e da Tamara …
     Quando rientrò a casa, era già passata  l’alba da un po’ e ancora non si era dato pace … Era lei … o solo uno scherzo macabro della  sua mente?
 -Buongiorno Jet … - disse entrando in  cucina con sguardo assente …
 -Buongiorno … - mugolò l’altro,  sbadigliando e bevendo un abbondante sorso di caffè … -Come è andata la nottata  di fuoco? Che avete sperimentato di nuovo?-
 Joe però, non lo sentì neanche, in quanto  troppo concentrato su quel quesito che lo tormentava da ore … -Ascolta Jet … ieri  sera … mentre venivamo via dal Diamond Queen … ecco io … - si fermò, ancora in  dubbio se dirglielo o meno …
 -Sì? Che è successo?- chiese guardandolo  interdetto …
 -Ecco … io … - lo avrebbe preso per matto …
 -Forza! A parole tue! Ce la puoi fare!- lo  incitò finendo di bere il caffè …
 Scosse la testa … -Lascia stare … è solo …  follia … - si mise a sedere davanti a lui, con espressione decisamente frastornata  …
 -Uhm … Non ho ancora capito se hai passato  una serata esaltate o no … -
 Si passò le mani sulle tempie  massaggiandole … -Non lo so neanche io … -
 Jet aggrottò perplesso la fronte … -Se non  lo sai tu, è difficile che lo sappiano gli altri … -
 -Non lo so … - la testa gli pulsava  violentemente … e rispondeva all’amico in modo puramente casuale …
 -Ok … mi sa che sei ancora ubriaco … -
 -No … non lo sono … - sospirò nervosamente  …
 …  sono solo pazzo …
 -Se lo dici tu! … comunque … - prese fiato  … - … avrei una cosa da dirti … -
 Sbuffò … -Anche io, ma ho paura che mi  prenderesti per matto … -
 -Uhm … - si guardò un attimo attorno … - …  forse no … prova a dirmelo … - gli suggerì con tono ambiguo …
 -No … lascia stare … è meglio … -
 -Prova … - continuò ad insistere …
 -No … meglio di no … magari, se me lo  dimentico …  passa … -
 -Se  dimentichi cosa?-
 Shimamura trasalì, sfiorando l’infarto, e  guardò subito verso il punto da cui era arrivata la voce …
 Sgranò gli occhi e il cuore mancò un colpo  …
 -Ecco … vedi … era … proprio questo … che  ti volevo dire … e che forse … volevi dire anche tu..- balbettò imbarazzato dB  Rider, indicando con lo sguardo la ragazza …
 -Che c’è? Come mai siete così stupiti di  vedermi?- chiese tranquillamente, accomodandosi a sedere e porgendo loro un  sorriso a trentadue denti …
 Jet in realtà, avrebbe anche voluto  risponderle, ma preferì tacere … e si augurò vivamente che l’amico, nel  frattempo, si riprendesse dallo shock …
     -Ti sei ripreso?-Si voltò a guardarlo con sguardo cupo …
 -Io avevo provato a dirti … prova a dirmelo! … - tentò inutilmente  di giustificarsi …
 -Perché non mi hai chiamato subito?!-
 -Beh … non mi pareva il caso! … insomma :  sapevo che eri con la tua bella a divertirti! E non credo affatto che avresti  apprezzato la notizia proprio sul più bello! … e neanche Tamara, probabilmente!Anzi,  men che meno lei!Lo, sai! Le donne sono suscettibili a prescindere quando si  parla di altre donne! -
 -Perché passare invece la notte a darmi di  folle, è stato meglio?!?-
 -Ma in teoria … avresti dovuto passarla in  un altro modo !-
 Lo guardò aspramente mentre finiva di  cambiarsi …
 -Avresti dovuto chiamarmi!- lo rimproverò  furioso …
 -Ribadisco … mi sembrava brutto distrarti  dai vostri piccanti giochi erotici!-
 - Giochi  erotici … wow! Voi due idioti, vi siete evoluti in questi mesi di mia  assenza!- disse spuntando all’improvviso dal nulla …
 Joe guardò di sbieco Jet … -Ma chiudere la  porta, no?-
 -Mi ero dimenticato che … -mormorò con voce  colpevole …
 -Vi ho per caso interrotto?- chiese  divertita …
 -Sì! E ora esci da camera mia. –
 -Uhm … come siamo acidi! Come mai?- gli si  avvicinò con aria beffarda … - Performance non troppo soddisfacente? –
 Lui la incenerì con lo sguardo … -Non credo  proprio. – rispose piccato ..
 -Guarda che … sarebbe stato del tutto  giustificabile, con tutto quel Moet et Chandon che vi siete bevuti! Sai, è risaputo  : l’alcool non giova troppo a certe cose … -
 -Ci hai osservato bene!- gli fece notare  infastidito …
 -A dire il vero … mai quanto tu hai  osservato me quando te ne sei andato. – piegò le labbra in un sorriso sornione  …
 Il ragazzo, colpito sul vivo, trattenne il  fiato e si irrigidì di colpo …
 -E sai … non credo che la tua fiancé ne  sarebbe stata felice, se lo avesse notato … -
 Inspirò nervosamente, cercando di  controllarsi …
 -A proposito … - continuò lei  imperturbabile … - … Apollo ti manda i suoi saluti . –
 -Apollo … ? –
 -Sì … strano, vero? L’ho pensato anche io. -
 A dire il vero però, lui non si era stupito  dei suoi saluti, ma piuttosto gli era tornato improvvisamente in mente cosa gli  aveva detto l’ultima volta che si erano visti …
 … semmai  tornasse da te … ricordati che  dovrai essere sempre un passo avanti a lei … e mai viceversa. O perderai anche  la tua ultima possibilità.
 Le sue parole gli tornarono a tal punto  vive in mente, che gli sembrò addirittura di sentire la sua voce pronunciargliele  accanto, in quel preciso momento …
 Rimase un attimo in silenzio e, come se all’improvviso  vedesse tutto da un’altra ottica, si calmò! … il sangue smise di  scorrere veloce, il cuore di battere in modo  irregolare e la testa di pulsare con violenza …
 -No … non direi. - … e rispose con tono  così calmo e sereno che sia Jet che Black Widow si sorpresero … -A proposito,  come sta?-
 -Meglio … molto meglio. E il suo  allenamento procede molto bene .-
 -Ne sono contento . - guardò l’ora … -Forza  Jet! E’ tardi! Dobbiamo andare ad allenarci anche noi!- e, con un sorriso  sicuro e tranquillo, incurante degli altri due, uscì dalla sua stanza …
     -Sei sicuro … di stare bene?- gli chiese  Albert .. -Sì! Perché non dovrei?- chiese perplesso …
 L’amico lo guardò turbato … -Ecco … credevo  solo che il suo ritorno ti avrebbe, in qualche modo, lasciato … come dire? … confuso  e sconvolto?-
 -No! –
 -Ah … quindi, è tutto a posto?-
 -Sì! –
 -Ok … allora … torniamo pure ai nostri  allenamenti … - mormorò scettico, preferendo però, non insistere …
 … mai svegliare il can che dorme! …  lasciamolo dormire!
 
 -Siamo a casa ... – disse Jet, affacciandosi  in giardino a salutarla … -Ben tornati … - inspirò profondamente,  terminando così la sua meditazione, e riaprì gli occhi … poi, si alzò e si  sgranchì debolmente … -Come è andata oggi?-si avvicinò all’amico, impassibile  come sempre …
 -Anche fin troppo bene … - alluse  velatamente al comportamento anomalo di Joe …
 -Ottimo. Domani magari, verrò anche io con  voi. –
 -Come vuoi … - rispose vago …
 -Sei solo?- chiese all’improvviso …
 -No, no … è solo che, abbiamo fatto un po’  tardi, e Joe è voluto salire subito a prepararsi perché Tamara lo aspetta per  cena … -
 -Tamara?-
 -Sì … quella … di … ieri sera … - farfugliò  nervosamente …
 -Ah! Quella  dei giochetti erotici!-
 -Sì … quella … -
 -Capisco … - sorrise e poi, senza  considerarlo oltre, si infilò in casa con grande naturalezza e andò dritta e risoluta  verso camera di Joe …
 Bussò …
 -Sì?-
 -Idiota, sono io. Posso entrare?-
 -No. Mi sto vestendo. – rispose piccato,  sentendola chiamarlo in quel modo …
 Ma facendo finta di non averlo sentito, Françoise  aprì la porta ed entrò, senza permesso …
 Lui la guardò storto … -Avevo detto no. E  non, entra pure e fai come fossi a casa  tua!- la riprese finendo di abbottonarsi la camicia …
 -Tranquillo. Non hai niente che non potrei  aver già visto. –
 Shimamura aggrottò la fronte e scosse la  testa rassegnato … -Allora? Che vuoi?-
 -Niente. – si avvicinò … -Che fai? Esci?-
 -Sì. – si infilò la giacca e si raddrizzò  la cravatta …
 -Ah … e chi è la fortunata? … quella dei giochetti erotici?-
 -Si chiama Tamara. –
 -Già, dimenticavo che avesse un nome. – gli  si avvicinò ulteriormente, guardandolo con attenzione … -Hai la cravatta  leggermente storta … aspetta … te la sistemo io … - disse afferrando con  decisione la pregiata stoffa di questa e tirando stretto, con un colpo secco,  il nodo …
 Un  cappio al collo, avrebbe tirato meno …
 … pensò mentre tentava di respirare!
 -Ora va decisamente meglio!- esordì  allegramente …
 -Ne … sono … contento … - tossì debolmente,  liberandosi infastidito delle sue mani e allentando un po’ la morsa …
 -Ah ... mi raccomando … non bere troppo!  Non fa bene! Non solo alla guida! Purtroppo, riduce notevolmente le performance  e poi … lei ci rimane  male!–
 -Sì … grazie. Me ne ricorderò . Ma non  credo che Tamara possa avere motivo di lamentarsi per una cosa simile! Hai …  altro da dirmi? Non so … qualche suggerimento?- chiese ironico prendendo le  chiavi dell’auto e il cellulare …
 -Beh, ecco … state attenti ai nodi … nei  giochi erotici, sono uno dei motivi di morte più diffusa.-
 Lui si voltò a guardarla sconvolto,  sgranando gli occhi …
 -Beh, certo … - si affrettò ad aggiungere  con un sorriso smagliante … - … lei lo saprà sicuramente bene!  Visto che ne è una esperta! No?-
 -Hai finito?- gli chiese irritato , sul  punto di prenderla di peso e cacciarla fuori di casa …
 Annuì innocentemente …
 -Ottimo! Allora, se permetti, io vado!-  concluse esasperato, avviandosi alla porta …
 -Ah, mi sono dimenticata una cosa!- disse  all’improvviso, facendolo voltare stizzito verso di lei …  -Catene e frustino però … sono molto  eccitanti! Ve li consiglio!- sorrise maliziosa, guardando il suo volto allibito  … -Bene! Buona serata! E … divertiti!-
   Inspired bySpica’s  “ Ghost”
   Stalker   -Come è andata ieri sera?- chiese con un  sorriso allegro, versandosi del caffè … -Benissimo. Grazie. – rispose secco, senza  volerla considerare ulteriormente …
 Black Widow però, non aveva alcuna  intenzione di farsi liquidare così e, con aria interrogativa e innocente,  guardò Jet … -Secondo te … ha di nuovo bevuto troppo e … flop!Defaillance sul  più bello?-concluse con tono ironico mentre l’amico sospirava sconvolto e Joe  le lanciava un’occhiata turpe …
 -Senza entrare nei dettagli, ma io non  faccio mai flop!-sottolineò stizzito, finendo di bere il caffè e poi,  mettendosi a leggere tranquillamente il giornale …
 -Ne sei proprio sicuro? Il tuo umore  non direbbe questo ... - gli fece notare …
 -Il mio umore non ti riguarda Black Widow.  –
 -Naturalmente! E’ solo un problema della  tua fiancé! … poverina!-
 Altra frecciatina …
 -Sì, certo. Ma non credo che si possa  definire poverina … non almeno dopo stanotte. – scostò il giornale e  guardò l’amico senza fare una piega … -Hai finito? Siamo in ritardo. –
 L’altro però, si limitò ad annuire  passivamente … non aveva alcuna intenzione , neanche per sbaglio, di trovarsi  in mezzo a quella guerra fredda senza esclusioni di colpi …
     I Maestri e gli altri ragazzi furono molto  contenti di riavere, finalmente, Black Widow lì con loro mentre Joe invece, mostrava  una certa indifferenza alla sua presenza … cosa che lasciò un po’ tutti  perplessi e che, per ovvi motivi, era impossibile che sfuggisse a lei … Il ragazzo si stava esercitando con la  katana insieme ad Albert quando, molto casualmente, arrivò la ragazza …
 -Vi dispiace se do il cambio a qualcuno di  voi? –
 -No, tranquilla … anzi, me ne approfitto  per fare una pausa. -
 -Albert, rimani tu. Faccio io il cambio. Così  me ne approfitto per chiamare Tamara e fissare per stasera.– intervenne l’altro  con una sottile nota di incuranza nella voce …
 Françoise però, guardò Albert sorridendogli  … -Grazie Albert. Prendo volentieri il tuo posto.- concluse sfrontata,  decidendo lei, alla fine, chi doveva rimanere e chi no …
 Shimamura, dal canto suo, fece subito buon  viso a cattivo gioco e senza fare una piega, non disse più nulla, ma si preparò  di buon grado ad allenarsi con lei …
 Françoise prese una delle katane a  disposizione per gli allenamenti e si mise davanti a lui, in posizione di  attacco …
 -Pronto?-
 -Certo. –
 Iniziarono ad allenarsi … sotto gli occhi  rassegnati dell’altro ragazzo che comprese subito che più che essere un  allenamento, quello era un vero e proprio scontro …
 -Sei leggermente migliorato. –
 -Grazie.-
 -Ma puoi fare di meglio. Se ovviamente non  ti fai distrarre troppo dai giochetti erotici della tua fiancè . –
 Joe alzò un sopracciglio con dissenso,  mentre faceva alcuni passi indietro … -Tranquilla. Non mi faccio distrarre con  cose simili. –
 -Allora, non deve essere un granché a  letto. – sorrise acida …
 Albert si passò una mano tra i capelli,  leggermente imbarazzato … chiedendosi se fosse il caso o meno di andarsene,  visto l’argomento …  ma alla fine optò  per rimanere … giusto per sicurezza che non si ammazzassero!
 -No. Ti sbagli invece. E’ tutto l’opposto. –  rispose secco …
 -Ah, capisco. L’apparenza quindi, inganna.  No, perché vista così … è proprio scialba.-
 -Credevo che fosse un allenamento … e non  un caffè al bar. –
 -Perché? Non ti riesce a fare due cose in  contemporanea? –
 -Non era quello che intendevo. –
 Le spade si scontrarono con forza,  incrociandosi .
 -Noto però, che sei migliorata anche tu. -
 -Ah, sì? E come fai a dirlo, visto che non  mi sto neanche impegnando a combattere ?-
 Acida …
 -Lo stile è più pulito, però.-
 Facendo forza contro le spade, si diedero  una spinta reciproca all’indietro …
 -Il mio stile è sempre pulito. –
 -Ok … se lo dici tu … -
 -Lo metti in dubbio?- chiuse leggermente le  palpebre, riducendo gli occhi a due fessure …
 Albert trattenne il respiro … non era mai  bene quando lei faceva così …
 -No, figurati! … so quanto sei permalosa su  queste cose e non mi permetterei mai!- disse sarcastico, provocandola  intenzionalmente …
 -Ottimo. Allora stai pronto. – ma non finì  neanche di parlare che lo attaccò con durezza, senza dargli alcuna possibilità  di respiro o di respingerla …
 L’impeto con cui gli si scagliò contro, lo  sorprese e lo spiazzò tanto che, con un colpo, lei lo atterrò, facendogli  volare via l’arma …
 Gli puntò la katana contro e con  espressione e tono impassibile gli disse … -Vedi … te l’avevo detto. I  giochetti erotici ti distraggono. – ritirò l’arma e si voltò per andarsene,  lasciandolo ammutolito a terra …
 Black Widow si avvicinò ad Albert, che  aveva ancora la bocca spalancata per lo stupore, e gli porse la katana … -Scusa  Albert … potresti pensarci tu a metterla a posto? Mi sono appena ricordata di  avere un appuntamento stasera. –e senza proferire parola, il ragazzo si  limitò ad annuire e prese l’arma che lei gli porse invece con un sorriso divertito  …
     Jet era ancora piegato in due dal ridere … -La smetti di ridere?!-
 -Non posso! Perché non c’ero quando ti ha  rigirato come un calzino?!?Perché mi perdo sempre le scene migliori?! –
 Joe inspirò nervosamente …
 Maledizione … è diventata ancora più forte  … come diavolo riesce a migliorare così?
 Sospirò … guardando l’orologio …
 -E’ tardi … devo andare … -
 -Esci anche stasera?- lo guardò tornando  serio …
 -Sì … stasera andiamo a cena fuori e poi, a  ballare!-
 -Cavolo! …   si sentirà una vera principessa, per quanto la vizi! O forse … è più lei  che ti vizia?-
 Rise divertito, allentando leggermente i  muscoli e il nervoso … -Diciamo … che ci viziamo a vicenda!-
 -Prima o poi … mi dovrai raccontare qualche  dettaglio dei vostri giochetti … -
 -Anche no! Sai che tengo per me, certi particolari!-  infilò il portafoglio in tasca e poi, lo guardò con aria tranquilla … -Ci  vediamo … -
 -Sì, certo … ho già  capito che ti aspetto per colazione!-
 -Probabile! –
     Dopo aver lasciato il ristorante, la portò  a ballare al NEXT, un noto locale di Kyoto che, in quel periodo, andava molto  in voga tra tutti i giovani … Joe non aveva mai amato troppo ballare, ma  Tamara aveva insistito perché a lei invece piaceva molto … e quindi, per una  volta, aveva voluto portarcela ...
 Così, appena arrivati, si buttarono immediatamente  nella mischia e si lasciarono trasportare dalla musica … in particolare lei,  che iniziò a ballare in modo estremamente sensuale per lui, facendolo sospirare  di desiderio …
 Era già un’ora che erano in pista quando Shimamura,  con la scusa di andare a prendere qualcosa da bere al bar, si allontanò per  prendere un attimo di respiro da tutta quella confusione ….
 Si avvicinò al bancone del bar e ordinò al  barista due drink, uno per lui e l’altro per lei …
 Io odio le discoteche … e odio ballare!
 Sospirò sconsolato, cercando di rilassarsi,  ma tutta quella gente che parlava urlando e la confusione generale lo  infastidiva proprio …
 Esaurito, guardò con una certa ansia a che  punto fosse il barista …
 Ho bisogno di bere qualcosa di forte … al  più presto!
 Sperava e si augurava infatti, che l’alcool  lo aiutasse a distendere i  nervi, ma  proprio mentre stava facendo questa riflessione, una ragazza, spinta  probabilmente dalla folla agitata, gli arrivò addossò … andando a schiacciarsi  piacevolmente contro il suo corpo …
 -Hey, tutto a posto?- le disse,  allontanandola  leggermente imbarazzato …
 -Sì, grazie … -
 Ma appena la guardò in volto, si incupì  all’istante … -Black Widow .-
 Lei sorrise sorniona … -Ops … il mondo è  proprio piccolo.-
 Contò fino a dieci …
 -Sì, anche troppo.- la allontanò  definitivamente da lui, con un certo fastidio … voltandosi verso il barista con  sguardo turpe …
 Quanto diavolo ci mette a preparare quei  drink?!
 Senza scomporsi però, e con la scusa della  marea di gente tutta stretta, l’una all’altra, lei gli si affiancò sfacciatamente,  premendo volontariamente i suoi seni contro il suo braccio, e ordinando poi, da  bere con indifferenza …
 -Quindi … siete venuti a ballare? Niente  giochetti stasera?-
 Lui tacque, facendo finta di non sentire la  sua voce, ma soprattutto di non sentire altro di lei …
 -Uhm … come siamo acidi! … stasera in  bianco?- gli chiese ironica …
 Oltremodo esasperato da tutta quella  situazione fastidiosa, alla fine sbuffò e si voltò a guardarla arrabbiato, ma disgraziatamente  per lui, lo sguardo gli cadde subito sul suo abbigliamento e perse il fiato e  la memoria …
 Quella sera indossava un tubino nero  fasciante senza spalline, con scollatura a cuore molto generosa … e corto …  molto corto! Con decolté rosse a punta e tacco a spillo … i capelli raccolti in  una coda laterale, un filo di rossetto rosso e le unghie dello stesso colore …
 Non hai la minima idea di quanto ti vorrei  rovinare il rossetto in questo preciso momento …
 -Ma … le tue adorate tute in pelle nera …  li hai deposte nell’armadio?- … aveva rimosso dalla sua mente, in maniera  vergognosa,  il rimprovero che le voleva fare  …
 -No. E’ solo che è più adatto un abito  simile per ballare!-
 -Ah. Giusto. Perché non ci ho pensato.-
 -Perché? Non ti piace?-chiese con tono  fintamente innocente … avvicinandosi ulteriormente …
 Alzò un sopracciglio contrariato …
 Ora la uccido …
 -A dire il vero … - cercò di stare calmo …  - … non amo molto gli abiti troppo corti e troppo scollati. Invitano troppo  l’occhio anche di chi non ha diritto a guardare. –
 Intanto il barista aveva servito loro i  drink, ma …  nessuno dei due sembrava  preoccuparsene a quel punto …
 -Non mi dire che sei un tipo geloso?!  Incredibile! - lo canzonò maliziosa … - Giuro che non lo avrei mai detto …  anche se, così, mi spiego molte cose … -
 -Che intendi?- la squadrò apertamente …
 - … che mi spiego perché ti fai sempre  accompagnare da ragazze così … noiose e sciatte.-
 -Tamara … non è noiosa né sciatta. Te lo  assicuro. –
 -Non ho dubbi. Dipende infatti tutto dai  propri standard. Anche dello spumante da poco, può risultare pregiato ad un  palato ignorante.-
 -Hai finito?- si spazientì …
 -Di fare cosa? –
 Scosse la testa sull’orlo di una crisi di  nervi … ma all’improvviso si ricordò cosa le voleva dire un attimo prima che il  suo respiro morisse sulle sue curve provocanti e invitanti …
 -A   che gioco stai giocando, Black Widow?-
 Lei lo guardò divertita e poi, gli si avvicinò  con le labbra all’orecchio, ostentando la scollatura e sfiorandogli spudorata il  torace con il seno … - La tua ragazza ci sta guardando … e non sembra così  felice di vederci così … intimi! Forse, dovresti correre da lei e darle una  valida spiegazione …- e così dicendo, prese il suo cocktail e si allontanò da  lui sorridendo compiaciuta …
 Maledetta … questa me la paghi …
 Iniziò a sudare freddo e, facendosi  coraggio, si voltò nella direzione dove, in teoria, si doveva trovare Tamara,  pronto ad inventarsi una buona scusa, ma … non c’era nessuno!
 Mi hai giocato! Argh!
     La mattina dopo, a colazione, non volava  una mosca … Joe era cupo in volto mentre lei sorrideva  serena … come  non l’aveva mai vista  fare!
 Jet aggrottò la fronte …
 Se solo provo a chiedere delucidazioni … rischio  di finire male … quindi … farò anche io finta di nulla! Sperando che non  esploda la casa … almeno non con me dentro!
     Il giorno di allenamenti fu molto  tranquillo … tutto sommato! Soprattutto, per come era partita la mattinata!E quando tornarono a casa, sembravano  entrambi molto tranquilli …
 -Stasera non uscite?- gli chiese  porgendogli un bicchiere di vino rosso …
 -No … stasera usciva con le sue amiche … -  sorseggiò il vino e ne rimase piacevolmente stupito … -Ottima scelta …  che vino è?-
 -Un Bordeaux del 2010… dice che fosse una delle  migliori annate degli ultimi tempi! –
 -Un bouquet favoloso … leggermente speziato  con un retrogusto floreale … -
 -Uhm … io mi sarei fermato a dire …  eccezionale! – rise divertito …
 -Scusa! E’ solo che mi piace e mi diverto molto  a degustare vini! Soprattutto se così buoni!-
 -Sì, l’avevo intuito da come mi avevi  risposto!-
 -E come mai, questo acquisto?-
 -Così! … avevo voglia di bere qualcosa di  buono, rispetto alla solita birra! E poi, si sposa perfettamente con l’arrosto  all’arancia che sta cuocendo in forno!-
 -Jet hai mai pensato di diventare cuoco?-
 L’altro rise di nuovo … -Ma falla finita! –
 -No, dico sul serio! Sai cucinare alla pari  dei grandi chef pluripremiati, se non addirittura meglio! Te lo assicuro! -
 -Ti ringrazio, ma – si interruppe  bruscamente … inchiodando il proprio sguardo su un punto ben preciso, oltre  l’amico …
 -Vi siete dati alla bella vita?- concluse  fermandosi in mezzo alla stanza e ostentando con naturalezza estrema, su un  paio di tronchetti in pelle nera alla caviglia con plateau e tacco alto, un  abito di seta con stampe a fiori fucsia scuro su fondo chiaro, morbido,  smanicato e corto, con profondo scollo a v e cintura abbastanza alta, in pelle  morbida, sotto il seno …
 -Black … Widow … - balbettò sconvolto …  deglutendo poi con una certa fatica …
 -Sì. Proprio io. –
 Jet stentava ancora a respirare mentre Joe  tentava disperatamente di non morire e di nascondere il più possibile il  proprio turbamento …
 Alla fine però, dB Rider si riprese ed  esordì … -Wow!!! Che schianto sei?!-
 -Grazie Jet. Tu sì, che sai come adulare  una donna . –
 Shimamura si irrigidì seduta stante …  casualmente, si sentiva chiamato in causa …
 -Guarda che solo un’idiota, starebbe zitto  nel vederti così!-
 L’amico gli lanciò un’occhiata turpe …
 Che fai?! Ti ci metti anche te?!?Non basta  lei che mi tortura?!
 -Sì, lo penso anche io. Solo … un’idiota.  –concluse allusiva …
 Ora li uccido entrambi …
 … pensò mandando giù tutto il vino che  aveva nel bicchiere, fingendo indifferenza …
 -Dove vai di bello stasera?-
 -Non lo so ancora …  dipende tutto da … lui.-sottolineò  l’ultima parola con una certa enfasi …
 Ti odio   profondamente … e giuro, che semmai ti metterò le mani addosso, ti farò  scontare anche questa …
 Jet la riguardò ancora una volta da testa a  piedi … leggermente invidioso del tipo …   -Ah! … quindi c’è un uomo molto fortunato stasera a Kyoto!-
 -Beh … direi proprio di sì!- guardò l’ora distrattamente  ed esordì con disinvoltura … -Scusate, ma ora devo proprio andare … mi starà  già aspettando fuori!- sorrise un’ultima volta e poi, aggiunse prima di uscire  … -Non aspettatemi in piedi … Notte!-
     Entrò in cucina, salutandoli, tutta  sorridente … -Buongiorno! Siamo di buon umore, Black  Widow?- le chiese versandole cortesemente del caffè …
 -Sì! E’ stata una bella serata e … ci siamo divertiti molto ... -
 Joe continuò imperterrito a leggere il  giornale, senza considerarla …
 Così, lei aggiunse dispettosa … -Diciamo  che … sicuramente … stamani, al contrario di qualcun altro, io ho fatto  alzare un uomo con il sorriso sulle labbra ... -
 Jet spalancò la bocca, rimanendo senza  parole … mentre Shimamura, abbassò bruscamente il giornale e la squadrò apertamente  … -Ne sei sicura o te lo immagini soltanto? Visto che … sei qui, a fare  colazione con noi.- le fece notare con un velo di sarcasmo e di acidità …
 -Sono tornata a casa dieci minuti fa. Ti  basta come risposta?- disse sicura e sfrontata, sostenendo il suo sguardo cupo  di rimprovero …
 -Certo . E’ un ottima risposta. – concluse  stizzito, rimettendosi a fingere di leggere il giornale mentre stava rodendo  dentro …
     -Non vorrei essere impertinente, ma … che  sta succedendo?--Che vuoi dire?- finì di fare le ultime  flessioni e si alzò, stirandosi …
 -Intendo … tra te e Black Widow . -
 -Niente. Perché? –
 Era scettico che fosse proprio così …  soprattutto, considerando il livello dei loro ultimi discorsi  e i toni rispettivi!
 -Ah … ok. Allora, non mi devo preoccupare per  la tua salute mentale!-
 -No. Perché dovresti? Io sto benissimo!-  rispose convinto …
 -Se lo dici tu!- alzò le mani in senso di  resa e non disse più nulla …
     Erano in un locale, leggermente fuori  Kyoto, a bere qualcosa e a chiacchierare insieme ad un’altra coppia che  conosceva Tamara, quando la vide attraversare con sicurezza e indifferenza l’entrata  del locale, in compagnia di un tipo … Era inutile : era più forte di lui !Neanche  questa volta era riuscito ad esimersi dal farle di nuovo una scansione completa  ed accurata … da testa a piedi …
 Quella sera indossava una maglia di viscosa  bianca attillata, a collo chiuso e maniche leggermente a sbuffo con una gonna  nera di voile corta sul davanti e più lunga sul dietro … calze nere quasi  invisibili, un paio di sandali neri chiusi con tacco alto, fatti con tante  strisce di pelle su cui vi erano dei dettagli in cristallo Swarovski che  riprendevano la collana nera a più maglie che ricadeva morbida ad evidenziare  il seno, anch’essa appunto con dettagli in cristallo …
 Lei si accorse chiaramente del suo sguardo  impertinente e, mentre spariva dalla loro visuale, allontanandosi e appartandosi  con il suo accompagnatore, lo guardò un attimo con la coda dell’occhio,  dipingendo sulle labbra un sorriso soddisfatto e compiaciuto …
     Era stato in bagno e stava rientrando in  sala, quando, casualmente, il fato li fece scontrare … -Ops … il mondo è proprio piccolo! Ci  ritroviamo anche qui!- esordì, guardandolo da testa a piedi e mordendosi  divertita un labbro …
 Joe le lanciò un’occhiata furente … -Ops  … come dici tu, potevi cambiare posto, quando sei arrivata e mi hai visto!-  gli fece notare irritato …
 -Ma … io non vi ho proprio visto. –  fece una pausa … - … al contrario di te. A quanto pare. –
 Giuro che prima o poi le do una sonora  lezione!
 -Ah … ok … - mormorò con aria scettica … -  … evidentemente, allora … per non esserti accorta della mia presenza, stai  perdendo colpi anche tu … a forza di uscire a divertirti.-
 Frecciatina acida … a cui lei però non  rispose, limitandosi a guardarlo negli occhi divertita …
 Caso volle però, che proprio in quel  momento, passassero alcune persone per andare verso il bagno e, siccome il  passaggio era stretto, lei fu costretta ad appoggiarsi con la schiena contro il  muro e lo sguardo rivolto verso la sala e lui invece, di fronte, a pochi centimetri  da lei …
 -Ti stai divertendo?- esordì  all’improvviso, irritandolo ancora di più …
 -No. –
 -Peccato. Forse, dovresti cambiare fiancè …  non ti diverti mai con lei!-
 -Questo lo dici tu. –
 -Veramente, è quello che constata anche  Jet. –
 -Cosa centra lui, ora?-
 -Era così … per dire! – lo guardò negli  occhi scuri e poi, senza un perché e senza riuscire a impedirselo, discese con  lo sguardo lungo il suo collo, soffermandosi infine sul torace, asciutto e  muscoloso, che intravedeva attraverso la camicia bianca sbottonata … e,  inspiegabilmente, ebbe un flashback di poche ore prima, di quando si stava  preparando per quella serata e aveva indossato quel completo in pizzo nero …  con reggiseno a balconette e slip a vita bassa e relativo reggicalze  peccaminoso … e poi, ancora, di quando si era seduta sulla poltrona davanti  allo specchio da terra, in stile antico, guardandosi mentre, lentamente, si  metteva le calze nere in seta e sussurrava tra sé e sé …
 Oh You And Me, You’re My Only  One,Oh yeah You And Me, You’re My All,
 Oh Everything’s Just Alright,
 Boy I Need You So Much Give It To Me,
 Want You Tonight Oh, Yeah Woo Woo Woo
 I Think I’m Ready To Be With You
 (Ready To Be With You)
 A night like tonight won’t come again
 You Shouldn’t Worry About The Time
 Don’t turn away, hurry and hug me baby
 Baby Baby Ooh I Like It
 (Tell Me How You Like It,
 Tell Me How You Like It, Ooh Baby)
 Baby Baby Ooooooh
 -Certo! Non avevo dubbi!- ringhiò furente,  riscuotendola bruscamente da quel suo licenzioso ricordo … -Ascolta : non so a  che gioco stai giocando, ma smettila. Mi dà fastidio essere pedinato da te. –-Pedinato?- sgranò gli occhi  allibita e si mise a ridere … -Io credo che tu ti senta un po’ troppo  importante! E io, per informazione, non pedino mai nessuno, tranne i miei nemici.  –concluse, riassumendo la sua solita espressione fredda e distaccata .
 -Allora, se è veramente così, evita di  farti vedere negli stessi posti dove vado io. Così, ti piace di più?-
 -Non è colpa mia se il mondo è piccolo e …  i locali trendy di Kyoto sono questi. – gli fece notare con tono fermo.
 -Mi hai stancato con questo tuo  atteggiamento da stalker. Quindi vedi di smetterla. –
 -Stalker?- a quel suo appellativo  non solo si stizzì, ma si infuriò … e tanto! Più di quanto lui potesse mai  immaginare e dover temere …
 Come la volta prima, la ragazza, con  espressione apparentemente tranquilla, gli si avvicinò con le labbra all’orecchio  … questa volta però, sfiorandogli intenzionalmente con il rossetto, sia il  collo che il colletto della camicia … e provocando in lui, un inaudito quanto  inaspettato turbamento …    -C’è la tua adorata fiancè … e non sembra  molto felice di questo nostro tete- a- tete così intimo … - sussurrò maliziosa  …
 Nel frattempo però, il passaggio si era  liberato e, non dovendo più essere costretto a starle così pericolosamente  vicino, lui si allontanò rapidamente, guardandola incredulo e infastidito …
 Pensava veramente che sarebbe cascato come  un’idiota, per la seconda volta consecutiva, in quel suo stupido escamotage?!
 -Spiritosa! Ma questa volta non ci casco  nei tuoi giochetti ridicoli! -
 -Se lo dici tu … io però, ti ho avvisato .-  disse con voce e sguardo talmente gelidi che involontariamente Shimamura si  irrigidì … e a ragion veduta! Perché, all’improvviso, si sentì toccare la  spalla e chiamare …
 -Joe . -
 Trasalì sconvolto e si voltò subito verso  di lei … -Ta … ma … ra? –
 -Già … io!- lo incenerì con lo sguardo …  -Hai per caso da dirmi qualcosa?-
 -Ecco … io … -
 Oh, no … sto balbettando! E questo può significare  solo una cosa ai suoi occhi …
 Colpevole e preso in flagrante!
 -Sì? Ti sto ascoltando. Sono tutta  orecchie. – concluse incrociando le braccia al petto con sguardo torvo …
 Black Widow però, non ancora pienamente  soddisfatta della sua vendetta per quell’offensivo appellativo rivoltole,  stalker, decise di intervenire,  mettendo il carico da mille …
 -Salve!- lo superò con incuranza, dandogli  le spalle e porgendo la mano all’altra … -Tu … devi essere … la fidanzata di  Joe, vero?-
 Tamara la squadrò ... e guardando sia lei  che la mano che le porgeva con espressione turpe, annuì ... –Io sì. E tu,  invece?-
 Era inviperita!
 Ritirò la mano, senza scomporsi … -Ah,  finalmente ci conosciamo di persona! Joe mi ha parlato molto di te!- sorrise e,  perfettamente padrona di sé, sembrava pure sincera!
 -Davvero? … Ribadisco : tu chi sei?-
 -Ah … Joe non ti ha parlato di me?-  chiese con aria fintamente stupita sotto lo sguardo annichilito del ragazzo …
 -No. Chi sei?-
 -Come chi sono? Sono la sua amica del  cuore!Ci conosciamo da anni e … io so tutto di lui!-
 Joe vide le porte dell’inferno aprirsi,  maestose ed inesorabili, di fronte a lui e inghiottirlo senza pietà …
 Era finito!
 -Amica. del. cuore?-
 -Sì! … ma non ti ha parlato veramente di  me? – le chiese con aria perplessa, esprimendo un certo dispiacere … ovviamente,  falso come poche cose al mondo! –Mah! Che strano! … Comunque, se vuoi, possiamo  rimediare! Magari, una di queste mattine, possiamo fissare per fare colazione assieme  e conoscerci meglio! Che ne dici? – senza però aspettare la sua risposta, guardò  l’orologio e aggiunse subito … -Ops! Tra una chiacchiera e l’altra, ho perso la  cognizione del tempo e si è fatto tardissimo! E’ proprio ora che vada! Inoltre  … credo di avervi rubato fin troppo tempo!– sorrise spudorata … - Beh … buon  proseguimento di serata, allora!- e senza aggiungere altro, lasciò Shimamura,  con immensa soddisfazione stampata sul volto, affrontare la sua fidanzata  furente e sul piede di guerra …
   Inspired byHyorin’s  “Stalker” and
 As One’s  “ For The Night”
   You End, And Me    -Sappi che io la uccido!--Cioè?- lo guardò scettico, bevendo il caffè …
 -Che non esisterà più una Black Widow, d’ora in avanti!-
 -E perché?-
 -Non hai sentito cosa ti ho raccontato?!-
 -Sì, ma … non ho capito cosa abbia fatto di male … -
 -Come, cosa abbia fatto di male?!? Mi sta perseguitando!-
 Era sull’orlo di una crisi di nervi …
 -Uhm … non la metterei proprio così … -
 -Come?! Ma da che parte stai?!-
 -Calmati, Joe … non sto dalla parte di nessuno, ma … con tutto quello che mi hai raccontato … non posso certo affermare che il suo comportamento sia stato intenzionale!-
 -Stai scherzando, vero?- chiese furente … -Lo sta facendo apposta! E’ una stalker!-
 -Uhm … non vorrei insistere e metterti di malumore, ma … non direi!-
 Joe era sconvolto … -Ma che diavolo stai dicendo?! –
 -Se ti calmassi un attimo … te ne renderesti conto anche tu, che non è successo niente di particolare! E che si tratta solo di alcuni fraintendimenti e casualità ! -
 -Con Black Widow non esistono né fraintendimenti né casualità! Te lo vorrei ricordare! Lei è premeditata a prescindere!-sbatté furioso la tazza di caffè sul tavolo, rovesciando parte del contenuto …
 -Ti calmi?!- lo invitò infastidito l’altro …
 -Ah, perché? Tu saresti calmo, al posto mio, dopo quello che è successo ieri sera con Tamara?!-
 L’altro sospirò stancamente … -Ascolta … Kyoto non è poi così grande e i locali sono quelli che sono! Soprattutto, se ti indirizzi su luoghi di un certo livello e che vanno molto di moda!Inoltre, ok … la prima volta, ti  avrà detto quella scusa su Tamara per togliersi dagli impicci, perché non aveva voglia di discutere nel caos del NEXT, ma la seconda era vera! –
 -Ma guarda caso!-
 -Che possa premeditare di caderti addosso o di incrociarti mentre esci dal bagno, lo posso anche credere, ma che potesse immaginare che Tamara venisse a cercarti, è fuori da ogni concetto!-
 -E’ Black Widow! E’ in grado di questo e altro!-
 Jet lo guardò turbato … -Mi sembri leggermente esaurito … sai?-
 Alzò la voce … -Tamara è furente con me e non mi vuole parlare! Tu come saresti al posto mio?!-
 -Calmati! E’ stato un equivoco!-
 -E tu lo chiami equivoco, il rossetto casualmente lasciato sul collo e sul colletto?!-
 -Beh … sono cose che possono accadere!Soprattutto, se sei nel caos generale e, per sentirti, ti devi avvicinare molto all’orecchio dell’altro!-
 -Jet! Non stai parlando di due persone comuni ! Ma di noi : due samurai con l’udito allenato e fine che sentirebbero uno spillo cadere in mezzo ad un mercato affollato!- alzò la voce esasperato …      -Ascolta : Black Widow sta tentando, per non so quale motivo, di rovinare il mio rapporto con Tamara e farmi venire un esaurimento nervoso!E tu, non puoi stare dalla sua parte e farmi passare per un visionario!-
 -Onestamente Joe … - divenne molto serio … - … io credo che tu stia esagerando … -
 -Non sto esagerando! E’ la verità! Come fai a non vedere?!?-
 Sospirò … -Ascolta … e non ti arrabbiare! … ma io credo sinceramente che tu ti stia solo illudendo di vedere ciò che non è, a causa di quello che provi per lei … - fece una piccola pausa … - Sai : può capitare … in fondo, è umano poter fraintendere le casualità in situazioni simili … -
 Shimamura lo guardò annichilito … -Non posso crederci … tu pensi che io sia un pazzo visionario?!-
 -No! Non un pazzo visionario! Solo … un po’ obnubilato dai tuoi sentimenti … non corrisposti. – concluse, moromorando a bassa voce ..
 Furente, si alzò in piedi di scatto … -Dai, non puoi essere caduto, così stupidamente, nel suo perfido ed evidente piano contro di me! Non ci voglio credere! -
 -Joe … rifletti un attimo! … e prova a ripensare a tutto quello che mi hai raccontato, ma con occhio obiettivo! … e vedrai che sarai d’accordo con me! … sono state solo, se vuoi, malaugurate coincidenze!-
 Scosse la testa, scioccato … e senza aggiungere altro, se ne andò via demoralizzato ed offeso …
     Tutto ciò era folle! … la sua vita stava crollando miseramente, dall’oggi al domani, perché, per un non ben chiaro motivo, lei aveva deciso improvvisamente di rovinargliela … Perché stai facendo così?
 Continuava a chiedersi senza sosta mentre guidava, girando e imboccando strade in modo puramente casuale …
 Cosa diavolo vuoi da me, Black Widow?
 E alla fine, dopo diverse ore in quello stato, esausto e con la testa pesante, decise di fermarsi e di  andare a prendere qualcosa da bere in un luogo fuori Kyoto, in cui andava quando voleva restare solo e staccare un po’ dal caos della città …
     Era seduto ad un tavolo, bevendo una tazza bollente di caffè, con espressione e mente assente, quando all’improvviso si sentì chiamare per nome da una voce ben nota …-Joe? –
 Alzò di scatto lo sguardo e si ritrovò Seven davanti …
 -Maestro? … ehm … volevo dire … Seven! … che ci fa qui?-
 -Beh, ecco … - si mise a sedere con aria circospetta, parlando a bassa voce … come se fosse un segreto! - … non lo dire a nessuno … e soprattutto a quel vecchio ciccione di Chang, ma qui fanno dei cupcakes triple chocolat fenomenali! E quando voglio starmene un po’ per i fatti miei … vengo qui, a gustarmeli con una bella tazza di tè all’inglese!-
 Joe lo guardò interdetto …
 Tale allieva, tale Maestro : due svitati !
 -Ah … ok … ho capito … stia tranquillo Seven ... non lo dirò a nessuno … -
 -Ottimo! – gli sorrise contento  … -E tu, invece? Come mai qui? Non mi sembri avere l’aria di uno che mangia dolci!-
 -Uhm … - lo guardò di sbieco … e in contemporanea, ebbe la forte tentazione di dirgli che era tutta colpa della sua prediletta, ma se lo tenne per sé e sospirando tristemente, si limitò nell’esprimersi … -Niente … volevo solo stare un po’ da solo … -
 -E come mai? E’ successo qualcosa?- nel frattempo si era avvicinata una cameriera per prendere l’ordinazione e il ragazzo prese tempo per pensare a cosa rispondere …
 Una volta che la ragazza si fu allontanata però, l’altro tornò a chiedergli cosa avesse … -Allora? E’ successo qualcosa? Guarda che, anche se sono il tuo Maestro, non vuol dire che tu non possa confidarti con me! Anzi! Potrei darti anche dei buoni consigli! Anche se, di primo impatto, possa non sembrare affidabile!-
 Appunto … uno svitato totale …
 -Non è per sfiducia … mi creda … ma ne dubito … - mugolò mogio …
 -Uhm … fammi indovinare … hai litigato con la fidanzata!- esordì …
 Abbassando lo sguardo, annuì …
 -Ahia! Brutta faccenda quando si litiga con il proprio amore … -
 Shimamura intanto continuava a stare in silenzio …
 -Se mi vuoi raccontare … forse, potrei aiutarti … -
 Scosse la testa … -Anche perché … non è solo quello che mi rende triste … -
 -Ah … capisco … e cosa altro ti turba?-
 Sospirò di nuovo … -Il mio amico mi pensa matto … no, anzi … mi crede un povero stupido visionario mentre io sono sicuro di non sbagliarmi … -
 -Di non  sbagliarti? Spiegati più chiaramente … -
 -Sì … riguardo al complotto contro di me, per cui si è arrabbiata Tamara … -
 Seven alzò un sopracciglio, guardandolo leggermente confuso … non stava capendo molto dal suo discorso, ma supponeva che stesse semplicemente seguendo il suo filo logico, senza renderlo però, partecipe … quindi … -Beh, ecco … non è che abbia capito bene cosa sia successo, ma … l’importante è non perdere fiducia in sé! E se tu, sei fermamente convinto che si tratti di un complotto nei tuoi confronti … - sapeva che così suonava male, ma d’altronde era ciò che lui gli aveva detto … - … cerca di smascherare il colpevole e rimetti le cose a posto!-
 -Non è così semplice … -
 -Immagino, ma tu provaci!-
 -Non riuscirò mai a smascherarla … è troppo furba ! Ne sa una più del diavolo! -
 L’uomo aggrottò la fronte, cominciando a comprendere il fulcro della situazione … -Ahhh … capisco! … allora, se non la puoi battere in furbizia, battila in indifferenza! –
 -Cioè?-
 -Cioè … se questa persona, che io non posso assolutamente immaginare chi sia, sta complottando contro di te e ti sta mettendo in cattiva luce con la tua bella, facendoti passare perfino per matto con il tuo amico … tu non darle soddisfazione! Minimizza tutto quello che fa e non considerarla! Se lei si avvicina, tu girati dall’altra parte o vattene proprio! E non l’affrontare faccia a faccia, se lei è più brava di te a farlo! Ricordati, Joe! Il nemico va battuto anche con l’astuzia! E a maggior ragione, se sai che non puoi batterlo su un certo piano, trovane uno più congeniale a te! No? Mi sembra semplice! In fondo … è quello che fai sempre anche quando combatti!-concluse allegramente …
 Joe rifletté un attimo sulle sue parole e  … -Maestro, grazie … forse … mi ha salvato!- si alzò in piedi di scatto … -Prenda tutti i Muffin e i tè che desidera, pago io!-
     -Hai ragione … ci ho pensato ed è come dici tu. –Jet lo guardò stranito … -Cioè?-
 -Che sono solo un visionario … e che ho solo voluto vedere ciò che non è … -
 -Uhm … sei sicuro di quello che dici? Fino a qualche ora fa, non la pensavi proprio così … anzi, eri proprio fermo sulla tua opinione!-
 -Sì … ho fatto un giro in auto … mi sono fermato a prendere un caffè e … mi sono reso improvvisamente conto che avevi perfettamente ragione … -
 Era scettico … c’era qualcosa che non lo convinceva però … -Ok … e quindi?-
 -Niente … volevo solo che tu lo sapessi e che mi aiutassi a riconquistare Tamara … -
 -Ok … va bene … - sorrise … -Direi che ora, sei finalmente tornato in te! E ne sono molto felice! Perché stamani … detto tra noi … mi hai fatto molto preoccupare!-
 -Sì, lo so … tranquillo … - rispose con voce pacata … -Non capiterà più … -
     Stavano parlando già da un po’, cercando di trovare un modo per mettere le cose a posto con Tamara quando arrivò, impassibile come sempre, Black Widow … -Disturbo? Devo tornare più tardi? – chiese vedendoli parlare fitti fitti …
 -No, tranquilla … vieni pure … - le fece segno Jet, sorridendole …
 -Ok … - li scrutò dubbiosa … -E’, per caso, successo qualcosa per avere quei musi lunghi?-
 Joe era fortemente tentato di risponderle a tono, ma si trattenne e, tenendo bene a mente i consigli di Seven, esordì in un modo che la spiazzò … -Beh, ecco … ho discusso con Tamara e adesso lei non mi vuole più parlare … Non risponde né al telefono né ai miei messaggi … e io non so cosa fare … Quindi, stavo chiedendo consiglio a Jet, ma visto che sei qui … -fece una piccola pausa … - … e che sei una donna come lei … magari, potresti darmi un buon consiglio … -concluse senza fare una piega …
 Françoise ammutolì sul posto, guardandolo confusa … -Come, scusa? … non credo … di aver capito … bene … -balbettò spiazzata …
 -Mi spiego meglio : nel caso in cui il tuo uomo ti facesse infuriare e tu non lo volessi più vedere né sentire … cosa dovrebbe fare per farsi perdonare?–
 -Ah … - si mise rigidamente a sedere davanti a loro … -Beh, ecco … io non saprei … -
 -Hai avuto un’idea geniale Joe! – intervene improvvisamente Jet … -Black Widow, sicuramente, tu che sai tutto, saprai dargli un buon consiglio!-
 -Veramente … io … non saprei … -
 -Dai, Black Widow! Sai sbaragliare un esercito di nemici, cosa vuoi che sia il cuore di una donna innamorata, ferita nell’orgoglio per un malinteso! – quando voleva però, dB Rider sapeva spezzare molto più di una lancia a favore dell’amico!
 Si zittì nuovamente … mentre Joe era estremamente sicuro di sentire il rumore delle sue unghie scivolare inesorabilmente lungo i vetri !
 Entrambi la guardavano fiduciosi, aspettando una sua risposta …
 -Ecco … - deglutì nervosamente, abbassando lo sguardo … - … in certi casi … basta anche chiedere scusa sinceramente e … - si fermò un attimo … - … non so … magari, fare per lei, qualcosa di inaspettato … che possa stupirla e farle capire quanto realmente tu ci tenga a lei … - finì di dire a voce bassa …
 -Uhm … sì … mi sembra un ottimo consiglio … Che ne dici Jet?-
 L’altro annuì ... –E se lo dice Black Widow, non possiamo che concordare!-
 -Ottimo! Allora, metterò subito in atto il tuo prezioso consiglio … Black Widow … - così, si alzò ed uscì …
     -Quindi? Come è andata?- chiese appena lo vide varcare la porta della cucina …-Benissimo! – disse sorridendo e mettendosi a fare colazione con loro …
 -Grande! Batti il cinque, amico!- disse allegro, porgendogli la mano che l’altro batté sotto lo sguardo impassibile di lei …
 Si versò del caffè … -Grazie al tuo prezioso consiglio … Black Widow … ho risolto tutti i miei problemi! Non so davvero come ringraziarti!-
 - … ne sono felice. –
 -Grazie davvero! E, se per caso … avessi mai bisogno di consigli con il tuo uomo … chiedimi pure! Sarò lieto di darti una mano!-
 La ragazza si limitò ad annuire alla sua proposta … poi però, si alzò … -Io ho finito. Ci si vede in palestra. A dopo. –
 Ripose la sua roba nella lavastoviglie e, in completo silenzio, lasciò la stanza … sotto gli occhi interdetti di Jet e Joe …
     Casualmente però, da quel giorno, dopo aver messo in atto i suggerimenti di Seven, le cose migliorarono … e non si incrociarono più negli stessi locali! … inoltre, la ragazza non aveva detto più una parola neppure su quel fantomatico tipo che diceva di frequentare ed era tornata a dedicarsi completamente ai suoi allenamenti … -Uhm … che tranquillità! Non credi?-
 -Sì … anche troppa … - mormorò sovrappensiero, guardando Black Widow allenarsi con Albert e Pyunma … -Senti, ma … non ti sembra che ci sia anche fin troppa calma? –
 -Che intendi?-
 -Che … Black Widow … ha smesso improvvisamente di uscire e … anche di aprire bocca … - aggrottò la fronte … -Sai che … non ricordo quando ho sentito l’ultima volta la sua voce?!?-
 -Uhm … - fece una pausa … - … sai che ora che mi ci fai pensare … non lo ricordo neanche io?!-
 -Wow … -
 -Però … ammetti che si sta bene!-
 Jet si voltò di scatto a guardarlo in volto, cercando di capire se stesse dicendo sul serio o meno … e rimase un attimo confuso, per non dire turbato, nel notare che l’amico pensava veramente quello che aveva appena detto … -Se lo dici tu … -
     -Quindi … stasera, serata romantica! … lume di candela ... incenso e … champagne!E ovviamente poi, sesso sfrenato!- rise divertito, vedendolo scuotere la testa sconsolato … -Jet … perché, secondo te, ogni nostra serata deve finire in quel modo?!-
 -Perché è la verità! Il giorno dopo, ogni vostra uscita, hai sempre addosso qualche segno nuovo dei vostri giochetti erotici! … qualche graffio … qualche morso … qualche segno di corda … eh! Io dico solo ciò che vedo!-
 Joe si mise a ridere … -Sei un osservatore nato!-
 -Dici, eh?Piuttosto … sarei curioso di vedere i segni che le lasci tu addosso!-
 -Ma smettila! –
 -E non negare! L’ultima volta che siamo usciti assieme, con quel vestitino scollato, ho visto benissimo il segno sul collo! Per non dire, dei misteriosi lividi sul ginocchio e sulla coscia!-
 -Così, mi fai apparire un sadico!- disse controllandosi un’ultima volta allo specchio : era un figurino in quel completo blu di Lanvin …
 -No, no! Stavo solo dicendo che ci andate giù pesanti! E’ ben diverso!- gli diede una pacca sulla spalla, divertito … -E fai bene, amico! Divertiti! -
 Sospirò rassegnato di fronte ai discorsi dell’amico e poi, guardò il display del cellulare … -E’ meglio che vada … si sta facendo tardi! E non voglio assolutamente farla aspettare!-
 -Corri, corri! E non ti scordare i fiori che le hai comprato!-
 -Giusto! Per fortuna ci sei tu a ricordarmi queste cose!- piegò le labbra in un sorriso ironico …
 -Sì, certo! Immagino, playboy da strapazzo! –
 -Ok, ok! Ho esagerato! Ma adesso è meglio che vada da Tamara!-
     Il locale era molto intimo ed elegante … con luci soffuse, musica gradevole e un leggero stile medio orientale che ricordava un po’ le mille e una  notte … -Questo locale è stupendo! … e credo che diventerà uno dei miei preferiti! Anche perché … questa luce … le tende in tessuto di velo color bronzo e oro … l’incenso alla mirra … e questi cocktail leggermente afrodisiaci … ispirano i miei sensi più intimi … - sospirò, sfiorandogli il collo con le labbra  morbide e umide …
 -Se fai così però, sarò costretto a portarti via immediatamente … e a rinchiuderti in camera con me per le prossime ore … -
 -Come idea mi piace molto … e soprattutto, se hai in mente di fare cose che potrebbero scandalizzare la pubblica opinione! – alluse maliziosa, accendendolo di desiderio …
 -Se vuoi, finiamo questi drink e poi, ce ne andiamo subito … -suggerì bramoso di averla nuovamente nuda tra le braccia e di sperimentare con lei peccaminosi giochi erotici …
 -Sì … credo che sia una buona idea!-
     -Arrivo subito … vado un attimo in bagno e andiamo via, ok?- le disse dandole un piccolo bacio sulla guancia … -Ok … ti aspetto qui, ma mi raccomando … non farmi aspettare troppo! Non resisto più … ho già troppa voglia di te … - mugolò con voce roca, mordendosi un labbro …
 -Farò veloce … promesso … - disse compiaciuto …
 Si lavò di corsa le mani e poi, uscì con passo svelto dal bagno … scontrandosi rovinosamente con qualcuno che, per sua sfortuna, gli rovesciò il proprio drink sui pantaloni … -Ops … -
 Guardandola in volto, scosse la testa incredulo e contrariato … -No! … tu, no! Cosa diavolo –la incenerì con lo sguardo, senza neanche finire di parlare … -Sii, sincera! … hai qualcosa contro i miei completi di Lanvin?!- ringhiò furente … -E poi, perché diavolo avevi un cocktail in mano andando in bagno?!?Ma soprattutto, perché cavolo sei qui?! Non era finita questa storia della stalker?!- alzò inconsciamente la voce contro di lei … -Maledizione, Black Widow! Cosa diavolo ci fai qui?!Rispondi!-
 Françoise lo guardò con espressione innocente … -Mi spiace, ma non saprei cosa dirti … -
 -No! Non è vero! Sei solo una bugiarda!- ma nel dirlo, non riuscì nuovamente ad esimersi di farle una scansione completa ed attenta …
 Quella sera era decisamente sexy e provocante … forse, molto di più delle altre volte … e non perché fosse meno svestita del solito, ma perché quel completo, gli ispirava decisamente cose scandalose e indecenti …
 Maledizione a me e ai miei istinti di uomo!
 Quella sera indossava un paio di pantaloni neri morbidi a sigaretta con lo sbuffo laterale sui fianchi e la vita alta a bustino con degli inserti in pelle nera, che arrivava fino a sotto il seno e lo evidenziava … sopra aveva una canotta in viscosa bianca, attillata e molto scollata e un collarino in Swarovski al collo … inoltre, giusto per dargli il colpo di grazia, aveva un paio di decolté rosse a punta, con tacco a spillo, le unghie rosse, gli occhi marcati di eyeliner e mascara nero e ombretto bronzo e infine le labbra rosse e lucide …
 Ok … mi devo controllare o stasera finisce male …
 ... molto male ...
 Scacciando quindi quei pensieri lascivi dalla mente e poi, ripensando ai suggerimenti del Maestro Seven, sembrò calmarsi immediatamente e riacquisire padronanza su di sé … - Scusami, non volevo aggredirti verbalmente … non è stata neanche colpa tua, ma solo un sfortunato incidente …  - concluse, dirigendosi poi, frustrato per quella assurda situazione, verso il bagno … dove, dopo aver preso il proprio fazzoletto di stoffa bianco, che teneva in tasca per gli imprevisti, tentò di pulirsi alla meglio, passandoselo sopra i pantaloni   …
 -Hai bisogno di una mano?- gli chiese apparentemente contrita, affacciandosi dalla porta …
 -No, esci … è il bagno degli uomini e questo non è il genere di locale in cui infrangere questa regola! Neanche se fosse per una buona ragione! - disse tutto intento a rimediare al danno che lei aveva combinato …
 Incurante di quello che le aveva appena detto, la ragazza entrò e gli prese di mano il fazzoletto …    -Dai a me. Non mi sembri molto capace stasera.- e senza neanche avere il tempo di protestare, se la trovò inginocchiata ai suoi piedi, che gli passava il panno sopra i pantaloni … causandogli così un semimancamento !
 Visto infatti, il flash di scene scabrose e piccanti che gli erano passate per la mente in quel preciso istante, pensò seriamente di rischiare un infarto o ancora peggio di perdere il controllo sul proprio corpo, ma in qualche modo, per sua fortuna o forse per spirito di sopravvivenza,  riuscì a controllarsi …  -No … Black Widow … la-lascia sta-re … - farfugliò nervosamente, cercando di fermarla in modo impacciato …
 -Lascia fare a me. Tu non sei in grado di farlo. - concluse ammutolendolo, ma …
 -Di fare cosa?- la voce di Tamara era molto più che astiosa, quando spalancò irata la porta del bagno, incenerendo entrambi con lo sguardo …
 Dato che non lo aveva più visto tornare e che il locale non era così pieno da giustificare una coda in bagno, lei si era preoccupata ed era andata a vedere … ma quando era arrivata e si era accostata alla porta del bagno degli uomini, aveva sentito la voce di lei provenire da dentro … così, furente e fuori da ogni grazia, aveva spalancato la porta del bagno e li aveva colti in flagrante … o almeno, era quello che sembrava!
 -Joe Shimamura sei l’uomo più perverso e disgustoso che abbia mai incontrato nella mia vita! Portarti dietro l’amante, pure quando siamo insieme, per fartela alle mie spalle nel bagno degli uomini, prima di venire a letto con me, è veramente nauseante e abominevole! Mi dai gli urti di vomito!-gli tirò quindi una borsettata addosso,  cercando di colpirlo in volto, ma lui la scansò e così, ancora più adirata, gridò con un acuto degno di un soprano ... - Questa volta è finita, Joe Shimamura! E non provare mai più né a chiamarmi né a cercarmi di nuovo! Cancella il mio numero e dimenticati il mio nome! E soprattutto, andate al diavolo tu e quella sgualdrina!-concluse come una furia ossessa, lasciandoli a bocca aperta e svanendo un attimo dopo nel nulla …
 Joe era scioccato … sconvolto … annichilito! Non riusciva a crederci! Gli sembrava di trovarsi in un incubo, ma probabilmente era molto peggio … e infatti, proprio quando stava per dire qualcosa, sentì una risata divertita provenire dalle sue spalle …
 Si voltò di scatto a guardarla basito … -Che hai da ridere?-
 -E me lo chiedi anche?! Era indemoniata! – continuò a ridere sfrontata … - Certo che … te le scegli proprio ad hoc! Gelose e noiose!-
 Sentendo le sue affermazioni, il ragazzo si incupì e con tono severo la ammonì … -Non c’è niente da ridere. E’ una cosa seria. -
 Di tutta risposta però, lei ebbe la malsana idea di sfotterlo … -Ops … allora mi sa che non lo è più adesso! Anzi, mi sembra proprio che sia finita qui! Come ha detto giustappunto lei!- piegò le labbra con tale soddisfazione che lui non ci vide più e sbottò …
 -L’hai fatto apposta! E non solo questa volta! Ammettilo! Anche le volte prima!- le gridò contro adirato come non lo era mai stato in tutta la sua vita …
 Black Widow però, altrimenti non sarebbe stata lei, tornò ad essere quella maschera imperscrutabile e impassibile di sempre, che non lasciava trapelare alcun sentimento e nessuna emozione, e assunse di nuovo quella sua solita parvenza altera e distaccata … amareggiandolo profondamente …
 Come poteva, con tanta leggerezza, nascondersi sempre dietro al Mind Control ed evitare di affrontarlo direttamente dopo quello che gli aveva fatto? Come?
 Così, perso totalmente il controllo di sé e dei suoi nervi, decise di mettere lui, la parola fine a quella serata da incubo … -Sai una cosa Black Widow? Non è ancora finita qui.-
 … e questa volta, fu lei ad essere sorpresa dalla sua incredibile velocità …
 Joe le si avvicinò infatti, con grande rapidità, senza darle modo di reagire, le passò la mano destra dietro il collo e poi, l’attirò con forza contro di sé, baciandola con impeto e aggressività … tale che la spinse malamente contro il muro e le bloccò ogni possibilità di movimento, tenendola ferma contro il suo forte corpo …
 Françoise provò a respingerlo e mugolò contrariata per quell’assalto inaspettato e irriverente nei suoi confronti, ma tutto inutilmente … perché in quel bacio, non c’era solo un desiderio inespresso che stava scalpitando per uscire, ma vi era anche tanta rabbia ed amarezza a cui non vi era modo di opporsi ...
 La sua lingua non ebbe infatti pietà e si impossessò senza ritegno di ogni recondito spazio della bocca della ragazza, finendo per disarmarla e farla soccombere completamente al suo potere …
 Black Widow rinunciò quindi a lottare e abbandonò le braccia lungo il proprio corpo mentre, ormai vittorioso, il ragazzo si impadroniva con mani audaci e sfrontate del suo corpo,  toccandolo senza pudore e rendendola schiava della sua stessa passione … così, fine e crudele, accese e confuse tutti i suoi sensi, portandoli al limite della sopportazione e del desiderio, e poi, d’improvviso, quando fu sicuro di aver trasformato il suo piacere in inesorabile dolore che richiedeva necessariamente il suo appagamento, insensibile e spietato come può essere solo un innamorato ferito nell'orgoglio e nell'animo, la mollò brutalmente, lasciandola così precipitare nel vuoto assoluto del niente …
 … e il risultato di ciò, non fu altro che un vero e proprio shock! Che la destabilizzò e la scosse fino al midollo tanto che, tremante come una foglia, si dovette aggrappare a lui per non cadere a terra …
 Con le pupille dilatate per il turbamento fisico ed emotivo e labbra ancora pulsanti e bagnate dal suo dolce sapore, Shimamura la guardò in volto e le disse con asprezza … -Ora … è finita qui, Black Widow.- e senza aggiungere altro, le staccò in malo modo le sue mani di dosso e, arrabbiato, l’abbandonò lì, senza alcun indugio …
 Inspired byRaina ’s  “ You End, And Me”
   Adrenaline   -Se non ho capito male, non ti vuole più  sentire … -- … e neanche parlare. –
 -E ti ha anche detto che devi cancellare il  suo numero e dimenticare il suo nome?-
 -Esatto.-
 Rise … -Sei tornato single!!-
 Joe scosse la testa, sconsolato … -Perché  ridi anche tu?!-
 -E che dovrei fare?! E soprattutto, mettiti  nei nostri panni ! Vista da fuori, è stata una scena epica!-
 -Epica?!-
 -Ma dai!! Tamara era esageratamente gelosa  e pensava male per ogni cosa!-
 Si voltò a guardarlo con espressione  scettica … -Ma tu l’hai vista bene Black Widow?-
 -Sì!-
 -E pensi veramente che fosse esageratamente  gelosa?!-
 -Uhm … no!-
 -Ah, ok! Ora si ragiona!- concluse  soddisfatto …
 -Ma perché mi perdo sempre le scene  migliori?! Avrei voluto esserci anche io in quel momento!-
 -Io invece, avrei fatto volentieri a meno  di esserci! Te lo assicuro!-
 -Se non fosse stato solo un equivoco, ma realtà … non credo proprio che lo diresti!- gli fece ben notare …
 Shimamura sospirò debolmente …
 Non aveva raccontato proprio tu a Jet … aveva  infatti omesso accuratamente di raccontare come si fosse conclusa veramente la loro  discussione …
 A quel ricordo però, sentì subito il cuore  accelerare … quel bacio, per sua sfortuna, aveva scombussolato fino al midollo anche  lui e gli era rimasto impresso addosso come un tatuaggio indelebile che si  ripresentava nella sua mente, vivo e impertinente, ogni volta che si  deconcentrava per qualche motivo  …
 -Comunque, la conclusione di tutta questa  chiacchierata è che sei tornato felicemente single!-
 -Sì … molto felicemente … - mormorò  contrariato, toccandosi le labbra con le dita e percependo ancora la dolcezza  della sua bocca …
 -Beh, vedila così … ora puoi esplorare  nuovi orizzonti!-
 -A dire il vero … - si riscosse … - … stavo  pensando di accantonare per un po’ le donne … -
 -Mi devo forse preoccupare?!-
 -Non in quel senso!-
 -Beh, non si sa mai! Preferisco mettere le  mani avanti!-
 Scosse la testa, sbuffando spazientito e  cambiando argomento … -Uffa! … questa calma è esasperante!- quel giorno si  sentiva molto inquieto … ma non sapeva se era perché aveva ripensato a quella  sera o se per via della sua assenza …
 -Ci credo! … Black Widow non si fa vedere  da tre giorni a questa parte! E se non c’è lei, c’è calma piatta!-
 Prostrato, si sdraiò sul divano con aria  pensierosa e si mise a fissare il soffitto della stanza, riflettendo …
 Chissà dove sarà andata? E’ da quella sera  che non torna …
 … forse, è tornata da Apollo … in fondo,  gli aveva promesso di restare … se lui avesse voluto …
 Sì, ma … se fosse così, non sarebbe  comunque tornata … quindi … uhm …
 Possibile che Apollo l’abbia slegata dalla sua  promessa?
 Ma a che pro? Visto che era palese che non  volesse rinunciare a lei …
 Però … allora, perché Apollo mi avrebbe  dato quel consiglio se l’avesse voluta legare definitivamente a sé?
 Che diavolo di legame c’è tra quei due? ...  o c’è stato?
 E poi … cosa intendeva Apollo riguardo ad  una scelta che Black Widow avrebbe fatto tra me e lui, a discapito suo, però?
 Jet gli diede una botta sul braccio … -Hey!  Ripigliati! –
 -Eh?!- sobbalzò, assorto come era dalle sue  mille domande e dai suoi mille pensieri …
 -Dicevo : che ti va di mangiare stasera?-
 -Non so … fai tu. A me va bene tutto .-
 -Ok! … pizza e birra, va bene?-
 -Sì, sì … va bene tutto . - concluse mogio,  alzandosi a sedere …
 All’improvviso però, la porta di casa si aprì  con un forte rumore, facendoli trasalire spaventati …
 -Ma che diav- si interruppe bruscamente,  appena la vide varcare la soglia con espressione cupa …
 -Black Widow! Maledizione! Anche un po’ più  di garbo!- la rimproverò nervosamente dB Rider …
 -Abbiamo un problema.- esordì, gettando  davanti a loro il resto di un braccio …
 I due ebbero un urto di vomito …
 -Ma che cavolo fai?! Porta subito via  quello schifo da davanti a noi!-
 -Da quando voi due idioti avete lo stomaco  debole?-
 -Stavamo per cenare! E sinceramente …  quella cosa lì … è molto raccapricciante e fa passare l’appetito!-
 -Pensa che qualcuno, paradossalmente,  potrebbe non essere molto d’accordo con te. -
 -Riferito a cosa?!- chiese disgustato  …
 Dal canto suo, mentre i due continuavano in  quella discussione un po’ macabra, Joe continuava a stare zitto, tenendo lo  sguardo ben lontano da lei …
 Sbuffò irritata … -Jet chiudi il becco. E  statemi a sentire entrambi. –ordinò categorica … -Questo braccio l’ho  recuperato direttamente dalla bocca di un antropofago che ci stava banchettando  allegramente.-
 -Oh, Dio … che schifo!-
 -dB Rider, per uno che si divertiva a  tagliare teste per sport, non ti facevo di stomaco così debole.-
 -Guarda che non lo facevo per sport! E  comunque … le vostre sarebbero state le prime!-
 -Wow! Che bel trofeo!- disse alzando gli  occhi al cielo, esasperata …
 -Beh, vedila così … da allora viviamo tutti  assieme allegramente nella stessa casa!-
 Lei lo squadrò … -Se lo dici tu . –
 -Su cosa non eri d’accordo? Sull’allegramente?-
 -Taci, idiota. Mi hai stancato. E  soprattutto, dobbiamo fermare quel mostro e consegnarlo alle autorità il prima  possibile.-
 -Strano   che tu non abbia detto, facciamolo a fette!-
 Gli si avvicinò minacciosa … -Se dici  un’altra idiozia simile, ti tagliò la lingua. Scegli tu. –
 Annuì, in silenzio …
 -Ottimo. Vedo che finalmente ci siamo  intesi. E ora … andate a prepararvi. Dobbiamo trovarlo al più presto. Prima che  mieta altre vittime.-
 -Black Widow ?- azzardò timoroso …
 -Dimmi. E augurati che sia una domanda  pertinente . –
 -Ok … ma dicevo … se il braccio è nel mezzo  del nostro soggiorno, che poi, spero e mi auguro, provvederai a pulire tu … il  resto dove è?-
 Alzò un sopracciglio con aria sufficiente …  -Ti sei salvato in calcio d’angolo, dB Rider. –
 -Sì, lo so! Comunque … dove è il resto?-
 -Non lo so.-
 -Ah … ok … decisamente raccapricciante  questa storia … - concluse afferrando la propria spada.-Io sono pronto! … per  me possiamo anche andare! –
 -Perfetto.- a quel punto però, fu costretta  a rivolgersi anche a lui … -Tu non vieni?-
 Shimamura inspirò profondamente e alzò,  finalmente, lo sguardo verso di lei …
 … fu una sorta di piccolo trauma, guardarla  in volto … impassibile e indifferente come sempre … come se non fosse successo  nulla …
 -Sì … certo … vado a prendere la mia spada  e arrivo … -
     Non era chiaro se quella tensione così  palpabile, derivasse più dalla situazione tra loro o più per la notizia che in  città girava a piede libero un cannibale, ma Joe non riusciva assolutamente a  stare tranquillo e continuava a stare in disparte dietro a loro, senza fiatare …-Allora, Hannibal Lecter esiste … e gira a  piede libero per Kyoto …  - concluse con  ribrezzo …
 -Ricordati quello che ti ho detto. Se  continui, ti taglio la lingua.-
 -Sì, ok! La smetto! Ma se non sdrammatizzo  vomito!-
 Stavano perlustrando la zona dove lei aveva  trovato il mostro con il braccio …
 -Mi raccomando … voi due idioti … non  fatevi mordere.-
 -Tranquilla! Abbiamo la pellaccia dura! –
 -Sì, certo . –
 -Piuttosto … ma come hai fatto a strapparglielo  di bocca? … voglio dire : non credo che te lo abbia ceduto di sua spontanea  volontà, visto che era la sua prelibata cena! -
 -Appunto : glielo ho strappato di bocca.-
 Ebbe un urto di vomito … -Black Widow … onestamente,  non so se è più macabro il cannibale … o te!-
 Lei restò in silenzio … scrutando le  tenebre della notte in quella parte di bosco che costeggiava il fiume Kamo …
 -Fermi.- disse all’improvviso …
 -Che c’è? Hai visto qualcosa?-
 -State zitti. –
 Chiuse gli occhi e si concentrò sul suono …
 -Sembra … un respiro … umano … - riaprì gli  occhi di scatto … -C’è qualcuno lì, tra i cespugli .. – mormorò a bassa voce …
 Tutti e tre impugnarono la spada, pronti ad  attaccare se non che …
 -Fermi. –esordì, riponendo subito l’arma …  -State indietro … -
 -Black Widow … -mormorò preoccupato Jet …
 Joe continuava a stare in completo silenzio  …
 Senza rispondergli, cautamente, si avvicinò  alla vegetazione …
 -Stai … tranquilla … vieni fuori … non  vogliamo farti del male … -allungò una mano con precauzione … e, improvvisamente,  alcune foglie si mossero e una figura esile appari da dietro il cespuglio …
 Era una ragazza … con occhi grandi e scuri  … capelli castani, lunghi e scarmigliati … e con il volto stravolto e impaurito  …
 Si avvicinò a loro con passi incerti e,  appena la luce della luna la illuminò un po’, notarono anche che la veste  bianca che indossava era sporca di sangue …
 -Chi ... sei?-
 La ragazza tremava, guardandoli smarrita …
 -Capisci la mia lingua? – continuò  Françoise …
 Lei annuì …
 -Che … ti è successo?-
 Ma a quella domanda, la poverina cadde stremata  a terra sulle ginocchia, portandosi le mani al volto e scoppiando in un pianto  disperato e convulso …
     Le si avvicinò, evitando però di guardarla  in volto … -Secondo te, cosa gli è successo?--Non lo so … ma speriamo che si calmi  presto e ce lo dica lei stessa. –
 L’avevano soccorsa e poi, portata a casa loro  … e ora, che si era lavata e aveva preso un po’ di tè, sembrava stare  leggermente meglio …
 Black Widow però, continuava a scrutarla  senza sosta : non sapeva perché, ma qualcosa, in quella giovane così esile e  impaurita, la inquietava molto  …
 Quando si fu calmata abbastanza, cominciarono  cautamente a chiederle delucidazioni …
 -Come ti chiami?-
 Lei lo guardò timorosa e lui, le sorrise  dolcemente … -Stai tranquilla … noi non ti vogliamo fare del male … - fece una  piccola pausa e poi, continuò … -Io sono Jet … la ragazza che invece ti ha  soccorso, si chiama Françoise … mentre lui è Joe … -
 Così, dopo essersi presentati, la ragazza sembrò  tranquillizzarsi e con voce fievole disse il suo nome … -Na … tha .. lie … -
 -Nathalie? Ma hai un nome stupendo …  - lei arrossì e si rannicchiò spaventata …
 -Scusami! Non volevo imbarazzarti … Non lo  faccio più, promesso!-
 Nathalie lo guardò sospettosa … e lui  sospirò … -Scusami … non volevo … te lo giuro! … noi vogliamo solo aiutarti …  credimi … -
 Annuì …
 -Ok … allora, per favore, dicci qualcosa di  te … da dove vieni … dove abiti … se c’è qualcuno che possiamo chiamare per  farti venire a prendere … non so … quello che vuoi, ma ti prego dacci qualche  informazione utile per aiutarti … -
 Black Widow prese inaspettatamente per un  braccio Joe, attirandolo a sé e sussurrandogli … -Ma … il tuo amico si è già  intortato così?-
 Sorpreso dal suo gesto, si irrigidì e  divenne una fascio di nervi tesi … -Ecco … non saprei … -
 Lo mollò bruscamente … -Di due, non se ne  fa uno.- disse stizzita, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi con la  schiena al muro in attesa che la loro ospite si decidesse a parlare …
     -Non male … un’ intera notte svegli, per  sapere solo il suo nome!Complimenti idiota!- -Black Widow … - sospirò … - Ma l’hai  vista, poverina? Era completamente stravolta! E impaurita! Non potevamo  stressarla!-
 -No, certo! Figurati! Tanto non abbiamo  niente di meglio da fare che stare dietro a lei?!-
 -La puoi smettere?! Guarda che il resto del  mondo, non sa controllarsi come un automa come fai tu!-
 Françoise lo guardò aspramente … -C’è un  cannibale a piede libero per la città. Che può uccidere, quando e come vuole mentre  tu giochi a fare il principe azzurro con lei. Quindi, quale è il concetto che  ti sfugge? –
 -Che non sono impassibile e freddo come te.  – concluse, guardandola arrabbiato e lasciando poi, la stanza incurante …
 La ragazza sospirò nervosamente e si  rivolse a Joe … -Vedi di farlo ragionare o me ne occupo io.-
 Così, senza aggiungere altro, se ne andò  anche lei, lasciando Shimamura solo, a bere assente e svogliato il proprio  caffè …
     Fu una giornata molto insolita quella …  perché : Jet decise di rimanere con Nathalie a casa, Joe andò ad allenarsi e  Black Widow invece, sparì fino a tarda sera … senza ovviamente dire una parola  a nessuno!Quando Shimamura rientrò a casa, Jet era  sul divano insieme alla ragazza, bevendo del tè …
 -Sono tornato … - disse fievolmente …
 Nathalie però, appena lo vide entrare in  casa, trasalì terrorizzata …
 -Scusami … non volevo spaventarti …  - le disse stupito, avvicinandosi con  discrezione a loro …
 Di tutta risposta, lei si rannicchiò tra le  braccia di Jet, che sospirò debolmente … e accarezzandole la testa con dolcezza,  le disse di calmarsi … -Stai tranquilla Nathalie … lui non ti vuole fare del  male … su, non tremare così … -
 -Forse, è meglio che io vada in camera …  almeno finché non si sarà calmata … - provò a dire, vedendola continuare a  restare impaurita per la sua presenza …
 L’altro annuì … e così, mortificato, si  ritirò …
     Chiuse la porta e poi, si gettò sul letto …  così come era … Si sentiva strano, ma non riusciva ad  identificare cosa avesse precisamente …
 Forse, sto solo prendendo coscienza di  quello che è successo …
 Chiuse gli occhi e cercò di liberare la  mente da quei pensieri che gli offuscavano la ragione … e stranamente, forse  perché esausto da quegli ultimi giorni tumultuosi,  ci riuscì e si rilassò così tanto che alla  fine si addormentò profondamente … come non gli era capitato da tanto …
 Erano quasi le undici, quando si risvegliò  …Uhm … mi sono addormentato … dovevo essere  proprio stanco …
 Si alzò a sedere sul letto e accese la  luce, passandosi le mani sul volto assonnato …
 Sbadigliò …
 Uhm … è meglio se scendo e vado a prendere  una tazza di caffè nero …
 … ma  appena mise piede a terra, qualcuno bussò …
 -Avanti … - disse con bocca ancora  impastata dal sonno …
 -Posso entrare?-
 -Jet … vieni pure … -
 -Stavi dormendo?- lo guardò interdetto …
 -Sì … non so perché, ma sono crollato  appena ho toccato letto … -
 -Capisco … -
 -Ma tu, dimmi pure … -
 -Ecco … pensavo che forse, sarebbe meglio  che stasera rimanessi qui con lei … invece di venire in perlustrazione con voi  … -
 Rifletté un attimo sulla sua proposta  e a come si era comportata Nathalie quando  era tornato … -Sì … hai ragione. E’ meglio che tu rimanga qui … almeno finché  non si sarà calmata un po’ … - si passò una mano tra i capelli … -Tranquillo …  lo dirò io a Black Widow … -
 -Ok, ti ringrazio … allora vado … ciao … -
     Stava pensando ad un buon modo per  dirglielo … ma non c’era! Sicuramente, dopo la discussione avuta con  lo stesso Jet, per quella divergenza di visuale, avrebbe disapprovato la sua  scelta e si sarebbe infuriata come poche cose al mondo, ma il problema più  grosso era però, che quando si era proposto di mediare la proposta dell’amico, non  aveva riflettuto affatto che non era né il momento né la persona più adatta per  farlo, e facilmente non sarebbe riuscito a sedare la sua ira funesta nei  confronti di entrambi …
 … e ora cosa mi invento? … già, le cose non  vanno bene tra noi …
 A quel pensiero però, abbassò mestamente lo  sguardo …
 … ma le cose non sono mai andate bene  tra  noi …
 … e  si appoggiò stancamente con la schiena contro il muro, riflettendo afflitto su  quell’ultimo pensiero …
 Purtroppo però, senza accorgersene, vi  restò per molti minuti e si fece tardi …
 Oh, cavolo! E’ quasi ora di andare in  perlustrazione! Devo sbrigarmi a parlarle!
 Così, sovrappensiero e preso da un po’  troppa enfasi nel voler velocizzare i tempi, si dimenticò totalmente le buone  maniere ed entrò in camera sua, senza bussare …
 -Black Widow, ti devo parla- … non riuscì  neanche a finire la parola, che si paralizzò basito sul posto, con assoluta  disapprovazione di lei che lo incenerì con lo sguardo, coprendosi impacciata il  seno nudo …
 -Idiota! Vattene!- gli gridò furiosa,  distogliendo imbarazzata lo sguardo da lui …
 Non era che Joe non volesse ubbidire  docilmente ai suoi ordini, più che comprensibili in quel caso, ma la sua mente  aveva cessato di funzionare e con essa anche tutto il resto … o quasi!
 Comunque, la scarpa che scansò, in piena  faccia, per un pelo, lo fece riprendere …
 -Ecco … io … scusa … non sapevo che ... –
 -Vattene!- alla fine, per disperazione  assoluta, visto che lanciandogli la prima cosa che aveva trovato sotto mano, si  era scoperta nuovamente il seno, si era voltata, dandogli le spalle …  restando solo in slip sotto il suo sguardo turbato  ed estremamente confuso, ma anche molto estasiato …
 Improvvisamente però, qualcosa di  terrificante lo fece riprendere tutto assieme … facendolo tornare  spaventosamente lucido!
 Fece mente locale su cosa lo avesse  scioccato così tanto e, dimenticandosi completamente che era praticamente nuda,  le si avvicinò impassibile e la fece voltare verso di lui con una certa ansia,  cercando con lo sguardo ciò che lo aveva raggelato …
 Sgranò gli occhi atterrito, tenendola ferma  per le braccia, in una sorta di morsa d’acciaio, mentre lei protestava  e cercava di opporsi …
 -Cosa è successo?Dimmi subito cosa è  quello!- le ordinò categorico ..
 Black Widow, comprendendo che non sarebbe  riuscita a ribellarsi, smise di porre resistenza e si calmò, ma abbassò lo  sguardo senza rispondere …
 -Rispondi!- la scosse malamente … -Cosa è  quella ferita sul petto?-
 Lei continuò a tacere, continuando a  coprirsi alla meglio …
 Inspirò nervosamente e poi, la mollò in modo  brusco, facendole quasi perdere l’equilibrio …
 Si diresse quindi verso la porta e, cercando  di non sbatterla per la rabbia, la chiuse  …
 -Perché non lo hai detto?!- alzò la voce  verso di lei, ma la ragazza continuò nel suo mutismo … -Il morso di un uomo è  una delle cose più pericolose che ci sia! Come diavolo ti è saltato in mente di  tacere?- era furente … e se avesse potuto avrebbe spaccato tutto …
 Inoltre, il suo ottuso silenzio, lo  spazientì in modo inverosimile tanto che, senza alcun riguardo, l’afferrò di  nuovo per un braccio e la trascinò in bagno …
 -Fammi vedere subito quella ferita. E’ un  ordine. –le intimò torvo in volto … ma Françoise non accennò a farlo … e,  arrabbiato e insensibile, le prese i polsi e le scoprì i seni indifesi …  -Quando è accaduto?Parla!-
 -L’altra … notte … - balbettò alla fine …
 -Ecco … perché sei venuta a chiederci aiuto  … - chiese sconvolto … -E’ stato … quando gli hai preso il braccio … -
 Annuì … -Era una bestia senza controllo … -  cominciò inconsciamente a tremare come una foglia  …  - …  probabilmente, ho sottovalutato la situazione e … non ho riflettuto su come  avrebbe potuto reagire … -
 Trattenne il fiato … mentre la testa gli  pulsava con una violenza tale, che pensava che gli sarebbe esplosa … -Dobbiamo  curarla subito . Non puoi restare in questo stato . –
 -Lo sto già facendo, ma non funziona … -
 -Dobbiamo allora andare subito dal Maestro  Chang .-
 -No.- scosse fermamente la testa,  liberandosi dalla sua stretta e tornando a coprirsi … -Passerà. E poi, non fa  così male! -
 -Cosa stai dicendo?! Sei impazzita?! Quella  ferita è infetta! Sta marcendo!Dobbiamo andare subito dal Maestro!-
 -No!- finalmente, rialzò lo sguardo verso  di lui.- Non ci vado. E ora vattene. Devo vestirmi per la perlustrazione.-stava  tentando di ricorrere al Mind Control, ma inutilmente … era troppo smarrita …  troppo fragile … e troppo indifesa, come non lo era mai stata prima di allora  di fronte agli occhi di nessuno, per riuscirci …
 -Perché?-
 -Perché no. E ora vattene.- si voltò per  prendere un asciugamano e coprirsi, ma lui glielo impedì, attirandola verso di  sé …
 -Hai bisogno di cure. Quella ferita va  aperta e curata localmente!E immediatamente!Hai capito?-
 -No. Sei tu che non capisci!E adesso  lasciami subito!-provò a slegarsi dalla sua presa, ma lui non accennò a  lasciarla … -Lasciami!-
 -No. Non ti permetterò di essere così  sconsiderata.-
 -Io non vengo dal Maestro Chang! Mi hai capito!  E’ inutile!- gridò, cominciando a schiaffeggiarlo e a graffiarlo come un  animale ferito …
 E probabilmente, pensò Joe, era proprio  quello che era : un animale ferito, perfettamente cosciente di essere in  pericolo di vita, e come tale impaurito alla follia …
 -Smettila! Fatti aiutare, Françoise!- era  diventata terribilmente forte, a causa dell’adrenalina che le era entrata in  circolo e aveva attivato il suo sistema simpatico, e per questo, stava facendo  una terribile fatica a trattenerla e ad opporsi ai suoi attacchi … -Françoise,  ti prego!-
 -No! Non mi farò mai toccare da nessun  uomo!- disse aspramente, in un urlo di dolore trattenuto …
 A quelle sue parole, il ragazzo annichilì,  sgranò gli occhi sconvolto e la lasciò di scatto, quasi fosse incandescente …  lei cadde rovinosamente a terra … con gli occhi rossi e pieni di lacrime e il  viso stravolto …
 Era come se il tempo si fosse fermato per  un lungo istante … e si fosse trovato sospeso sopra le fiamme dell’inferno che  lo bramava smanioso …
 All’improvviso però, il suono di una  bussata concitata alla porta, lo fece tornare in sé …
 -Hey! Tutto bene? Black Widow? Sono Jet! Rispondi!-
 Scattando come una molla, Joe si fiondò  verso la porta e l’aprì appena, affacciandosi da essa … e, con un autocontrollo  che non aveva mai avuto, sorrise tranquillamente all’altro che rimase sorpreso  di vedere lui e non la ragazza … -Tutto a posto Jet! Stai tranquillo! Mentre  parlavamo, mi è caduta la lampada per terra e ha fatto un tonfo sordo. Ecco tutto!-
 -Joe? … ma … Black Widow? … sta bene?-  chiese turbato senza sapere se doveva credere veramente a quella scusa o meno …
 -Sì, certo! Che domande mi fai?-
 Lo guardò negli occhi, preoccupato … -Joe …  sei sicuro … che vada tutto bene?-
 -Sì, certo! Non ti preoccupare! Ti fidi  di me, vero?-
 Jet si irrigidì debolmente … -Sì … -
 -Allora … torna pure ad occuparti di  Nathalie! Qui è tutto a posto! Ok?-
 -Va bene, ma … -
 -Tranquillo! E’ tutto a posto!Vai pure! –
 E così, anche se un po’ reticente, dB Rider  si allontanò e lui poté finalmente richiudere la porta a chiave …
 Si voltò verso di lei, guardandola con  espressione terrorizzata a sua volta … -Va bene … non andremo dal Maestro  Chang, ma devi farti curare subito quella ferita … -
 -No. Faccio da sola .-
 -Non puoi! … deve essere aperta e ripulita !  -
 -Lo farò da sola. Non è la prima volta che  lo faccio. –
 -Non puoi. Quella zona è troppo delicata e  piena di terminazioni nervose per operare da sola. Inoltre, è in un punto in  cui non riusciresti a ricucire bene e rischieresti una brutta cicatrice. Per  questo, hai assolutamente bisogno di una mano. - parlava con una calma che lui  stesso non capiva da dove derivasse … e l’unica risposta che riuscì a darsi in  seguito, quando ripensò a quella sera, fu che era la stessa disperazione a  fornirgliela …
 La ragazza scosse la testa con occhi  dilatati dalla paura e dal disagio …
 -Françoise … ascolta … - le si avvicinò con  prudenza … - … sai che non ti farei mai del male … quindi … ti prego … lascia  che ti aiuti … -
 -No. –
 Abbassò mesto lo sguardo e deglutì  nervosamente … - … giuro che non ti toccherò mai più con un dito … per nessuna  ragione al mondo … ma adesso, per favore, permettimelo … ne va della tua vita!  … quella, non è una ferita da sottovalutare … ti prego … fidati di me … -aveva  le lacrime agli occhi  mentre la vedeva  continuare a tremare terrorizzata, senza più alcuna difesa …
 Inaspettatamente, toccata dalle sue parole  e dal tono afflitto e sincero, Black Widow rifletté un attimo sulla sua  proposta e, alla fine, anche se riluttante, acconsentì … -Va … bene … - disse  appena in un sussurro …
 Sospirò sollevato … -Ok … allora, vado a  prendere subito la roba che mi serve … -
 Allungò allora, una mano verso di lei, per  aiutarla ad alzarsi, ma lei si ritirò … tuttavia, non si scoraggiò … non poteva  farlo! Così, senza esitare, la prese per un braccio, fornendole il sostegno che  le serviva per rialzarsi … e poi, l’accompagnò verso il letto, dove la lasciò  prima di andare a prendere ciò che gli serviva per curarla …
     Estrasse il frammento di dente dell’antropofago  che era rimasto dentro la ferita e che le aveva procurato l’infezione e poi, la  ripulì con attenzione con il perossido di idrogeno … chiudendo infine  l’incisione fatta con alcuni precisi punti … Le applicò poi, una compressa di garza  medicata sopra, fermandola con dei cerotti … lavò dolcemente e con precauzione la  pelle sofferente e infine, l’aiutò a mettersi addosso una maglia morbida e  larga, in modo che non le desse troppo fastidio a contatto con la ferita …
 Fortunatamente, la dose massiccia di  lidocaina che aveva usato localmente, gli aveva permesso di operare in tutta  tranquillità, nonostante ogni tanto la sentisse gemere debolmente, e di curarla  in modo appropriato …
 Françoise era molto pallida in volto e,  distesa inerme sul letto, continuava a tremare …
 Joe non era molto certo se fosse per  l’intervento o per altro, ma a quel punto importava poco … l’importante era che  si riprendesse al più presto … così, le diede una delle boccette antibiotiche a  base di piante medicinali e alcool, preparate per le emergenze come quelle, e  poi, asciugandole e tamponandole la fronte, le guance e il collo con un panno umido,  la vegliò per il resto della notte, tenendo sotto controllo la temperatura …
     Si era fatta l’alba da poco, quando lei si  svegliò … -Come stai?- le chiese appena riaprì gli  occhi e lo guardò …
 -Bene … -
 Piegò le labbra in un sorriso molto dolce …  -Ne sono contento … -si sgranchì le braccia e sbadigliò, guardando fuori dalla  finestra … -E’ già mattina … - e per fortuna aveva dormito quelle poche ore la  sera precedente! O in quel momento, fra il sonno, lo stress, lo spavento e il  calo di adrenalina sarebbe crollato miseramente a terra …
 Si alzò in piedi indolenzito … -Vado a  prendere qualcosa di buono per fare colazione assieme … che ne dici?-
 -Dobbiamo trovarlo al più presto … -
 Il ragazzo la guardò spiazzato … -Sì, ma non  ci pensare ora … adesso ti devi solo riprendere … -
 -No … stasera, dobbiamo trovarlo assolutamente  … perché se è come penso, siamo nei guai … -
 Joe si irrigidì … -Che vuoi dire?-
 -Ora … non posso dirtelo … dobbiamo prima  trovarlo … - concluse provando ad alzarsi a sedere …
 Vedendola fare fatica le si avvicinò per  aiutarla, ma … si fermò subito quando lei lo guardò contrariata …
 -Scusa … - si ritirò subito … - … non  volevo … te l’ho promesso e lo farò … -
 Annuì … -Devi darmi altre due boccette di  antibiotico e poi …  aiutarmi a cambiare  la medicazione.-
 -Va bene, ma mangia qualcosa prima … ne hai  bisogno per ristabilirti … -
 -Va bene … - si appoggiò con la schiena  contro la testiera del letto e, con delicatezza e riguardo, si posò una mano sul  suo seno sinistro, all’altezza della ferita, in quello che a lui sembrò un gesto  protettivo e preoccupato allo stesso tempo …
 -Arrivo subito … -
   Stavano finendo di fare colazione, quando Joe  entrò in cucina … Nathalie lo guardò con sospetto, ma senza  iniziare a tremare come la sera prima …
 -Buongiorno … - le sorrise … e poi, si  avvicinò a Jet, parlandogli a bassa voce … -Devo parlarti un attimo … vieni con  me … -
 Il ragazzo annuì e lo seguì …
 -Quindi? Che è accaduto?- chiese  preoccupato e nervoso … -Ieri sera non siete usciti a fare perlustrazione. -
 -Sì, ma calmati … è una lunga storia che  però, adesso, non ho tempo di raccontarti … -
 -Dimmi che le è successo.-
 -Jet … sta bene … te lo assicuro … ma ora  non posso dirtelo. Dammi fiducia. –
 -Se le hai fatto male … giuro –
 -No! Non potrei mai! Lo sai! Lo sai che … -  chiuse gli occhi, inspirando in modo agitato … - Ti prego … fidati! Non ti  chiedo altro … -
 -Voglio vederla. Adesso. –
 -No. Ora no. –
 Gli si avvicinò e lo prese malamente per il  bavero della camicia, spingendolo verso il muro … -Che le hai fatto?-
 -Jet! … per favore … fidati! … non le ho  fatto nulla ! … stasera, prometto che la vedrai, ma ora fidati di me! -
 Lo mollò, guardandolo duramente … -Se  scopro che le hai torto anche solo un capello … sappi che ti uccido. E sarà  inutile che scappi o che ti nasconda perché ti troverei lo stesso, anche in  capo al mondo. Ricordatelo. –
 L’altro annuì … -Non c’è problema … non  accadrà . E se mai le dovessi fare del male, involontariamente, credimi … ti  darei la mia stessa spada per uccidermi … -
 -Va bene. Avrò pazienza fino a stasera. Ma  non oltre.- rispose secco, tornandosene inquieto da Nathalie …
     Tornò con alcune brioche alla marmellata, ancora  calde, della spremuta d’arancia e del caffè … -Ecco … spero che ti piaccia … -le disse  appoggiando sul letto, vicino a lei, il vassoio con la colazione …
 -Sì, grazie … - prese con mano malferma una  brioche e cominciò a spiluzzicarla …
 -Devi mangiare tutto … altrimenti non  riuscirai a rimetterti in forza per stasera … -
 Ma la ragazza non lo sentì neanche e,  invece di rispondergli, seguì il proprio pensiero … -Non devi raccontare mai a  nessuno, niente di quello che è successo ieri notte. –
 Preso alla sprovvista, Shimamura rimase un  po’ spiazzato per quella sua richiesta, ma poi annuì senza esitare … -Non ti  preoccupare … non lo saprà mai nessuno … -
 Finirono di fare colazione e lei prese le  medicine …
 -Ascolta : prendi delle bende pulite e  vieni qui … -
 -Che vuoi fare? –
 -Ho bisogno che tu mi dia una mano a fare  una fasciatura. –
 -Ok … -
 Sospirando dolorosamente, si tolse la  maglia e, a disagio, restò nuovamente semi nuda di fronte ai suoi occhi …  -Cambiami la medicazione e poi, ti dirò come fare il bendaggio … -
 -Va bene … - allungò tremante le mani verso  il suo petto, ma all’improvviso si fermò e le ritrasse intimorito …
 Françoise distolse imbarazzata lo sguardo  da lui … -Hai … il mio … permesso … - balbettò fievole, comprendendo subito il  perché del suo indugio …
 Annuì e, facendosi coraggio per via della sua  paura di farle del male o di toccarla involontariamente in modo inappropriato, le  cambiò la medicazione con estrema delicatezza, avendo cura però, di trattare  bene la ferita ...
 -Io … - deglutì nervosamente … - …  penso che non resteranno grosse cicatrici …  sono stato molto attento a richiudere e a ricucire … -
 -Non importa … va bene comunque così … -  rispose atona, lasciandolo stupito … soprattutto dopo il gesto che aveva avuto prima  …
 -Ecco … ho finito … -
 -Bene … ora ti spiego come dovrai fare la  fasciatura e … non esitare a tirare stretto. Ho bisogno che sia ben ferma come  una sorta di tutore … ok?-
 -Va bene … -
 E così, gli spiegò come avrebbe dovuto fare  …
     -E’ troppo stretta?--No. Va bene così.- concluse rimettendosi  la maglia …
 -Hai bisogno di altro o … ?-
 -No, grazie. Puoi andare. E riposati fino a  stasera … perché ne avrai bisogno.-
 -Sì, ma fallo anche tu … -
 -Non ti preoccupare … il peggio è passato.  Ora basta che stia qui … e pensi a come fare, se le mie ipotesi fossero giuste  … -
 -E quando me ne parlerai delle tue  ipotesi?-
 -Stasera … se troveremo il cannibale … -
 -Ok … va bene … - così, senza disturbarla  oltre, ma a malincuore, la lasciò sola e andò in camera propria a farsi una  doccia e a riposare …
     Si fece sera e lui andò a prenderla per  andare in perlustrazione … Bussò … e pochi istanti dopo la porta si  aprì …
 Black Widow era in piedi di fronte a lui,  con addosso la sua tuta e la stessa espressione di sempre … come se non fosse  successo nulla …
 -Sei pronto?-
 -Sì … -
 -Bene. Allora andiamo. – uscì dalla camera  impugnando ferma la sua spada e poi, si avviò verso le scale …
 -Aspetta … non lo diciamo a Jet?- chiese  sorpreso …
 -No. E ora andiamo. –
     -Ce l’hai ancora con lui?- le chiese  all’improvviso mentre vagavano tra la vegetazione lungo le sponde del fiume  Kamo … -No. –
 -E allora, perché non lo hai voluto con  noi? –
 -Non poteva venire. –
 La guardò interdetto …
 -Che intendi?-
 -Lo scoprirai presto . –
 Vide qualcosa per terra … e si piegò a  prenderlo …
 In quel buio cupo, Joe stava facendo molta  fatica a vedere, lei invece no :  le sue  facoltà erano chiaramente pari a quelle degli animali notturni … infatti,  vedeva benissimo e sentiva accuratamente … molto più di lui o di chiunque altro  samurai …
 -Che hai trovato? –
 -Un brandello putrefatto di carne umana … -
 Trattenne un urto di vomito …
 -Se sei debole di stomaco … allora, è  meglio che mi lasci andare da sola . –
 -No. Scusa. E’ stato solo un attimo. –
 -Ok. Allora, sappi che quello che vedrai a  breve … potrà turbarti profondamente.-
 E tenendo lo sguardo ben fermo in un  preciso punto del bosco, vi si diresse senza esitazione …
 Scostò alcuni rami e …
 -Oh, Dio … che è questo puzzo nauseabondo ?  - si portò una mano al naso …
 -Lui … -disse indicandogli con la spada  qualcosa per terra  …
 Joe guardò il punto che gli aveva mostrato  e, appena i suoi occhi riuscirono a mettere a fuoco cosa c’era per terra, sentì  lo stomaco ribellarsi al suo volere e vomitò con violenza …
     -Come va adesso?- gli chiese avvicinandosi  … -Meglio … grazie … -
 -Se avessi saputo che l’avresti presa così  male, non ti avrei detto di seguirmi. Mi spiace. –
 -No. Preferisco così … - deglutì a fatica …  -Quindi … come stanno le cose?-
 -E’ lui. –
 -Il cannibale?- chiese sconcertato …
 -Sì.-
 Alzò gli occhi verso di lei, guardandola  con espressione interrogativa … -E’ lui che ti ha morso? Ne sei sicura?-
 -Sì.-
 -Ma allora … perché gli manca lo stesso  braccio che avevi strappato dalla sua bocca?-
 -Se lo è strappato da solo.-
 Era sotto shock e non riusciva a  raccogliere le idee e probabilmente, a quest’ora, avrebbe dovuto anche già  capire cosa fosse successo, ma non ci riusciva …
 Black Widow gli si mise a sedere accanto …  -La sua mente è stata obnubilata … e spinta verso l’auto cannibalismo. –
 -Cosa?!- la guardò incredulo … -Stai  dicendo sul serio? Quello … si è staccato un braccio da solo?-
 -Sì . Ora ti spiego … quella sera, quando  mi avvicinai, cercando di capire cosa stesse accadendo, vidi solo una parte di  lui … presa dallo shock di quello che stava facendo, non ragionai a sufficienza  e pensai erroneamente solo a strappargli il braccio dalle fauci … lui mi  attaccò furioso, mordendomi con violenza, e solo mentre gli diedi un calcio per  allontanarlo da me, mi accorsi che gli mancava l’arto destro … lo stesso che  stava mangiando … - prese fiato … -La ferita che mi procurò però, mi impedì di  seguirlo e, cercando di controllare il dolore, pensai che fosse meglio venire a  chiedere il vostro aiuto … -
 -Capisco … ma continuo a non vedere il  nesso con il resto e, soprattutto, a non capire chi avrebbe esercitato un tale  potere su quel poveraccio … -
 Si alzò in piedi, facendo alcuni passi e  portandosi di fronte a lui … -E’ stata Nathalie.-
 Sgranò gli occhi, attonito …
 -Mi spiace, ma è stata lei e Jet è in grave  pericolo.-
 -Cosa?!  Ma se sapevi che era così, perché non lo hai  fatto venire con noi?-
 -Perché paradossalmente, è più sicuro  vicino a lei che con noi.-
 -Come potrebbe esserlo?! Se lei ha questo  potere … -
 -Ancora non ne conosco il motivo . Per questo,  per quanto ne so, potrebbe anche non fargli nulla. –
 -E’ un’incognita troppo incerta! Dobbiamo  agire subito! Non possiamo permetterle di fargli una cosa simile!- si alzò in  piedi  di scatto, fronteggiandola  angosciato …
 -Calmati … dobbiamo agire con prudenza … Il  suo, è un potere particolare … che spesso, purtroppo,  ha origine come forma di difesa verso violenze  e abusi … quindi … -
 -Vuoi dire che quel tipo aveva tentato di usarle  violenza e … lei si è difesa così?-
 -Probabile … e il sangue che aveva sulle  sue vesti, quasi sicuramente era quello di lui … -
 -Ok … ora ho capito, ma … come facciamo?  Non possiamo lasciarla con Jet come se niente fosse!-
 -Lo so. E per questo, ho bisogno anche di  te. –
     Quando rientrarono a casa, Jet era in piedi  nel mezzo della sala, aspettandoli … -Black Widow, per fortuna! Stai bene!-  disse andandole subito incontro e sorridendole sollevato …
 -Sì. Avevi dubbi?-
 -No, ecco … è solo che … l’altra sera … -  guardò imbarazzato verso Joe …
 -Pensavi per caso che il tuo amico  idiota fosse riuscito veramente a mettermi K.O.?-
 -Ecco … io … avevo paura che ti fosse  successo qualcosa … -
 - A forza di stare in compagnia sua, stai  diventando come lui, Jet. – lo riprese malamente.
 -Scusa … hai ragione … non lo farò più. –
 -Piuttosto, dove è Nathalie?-
 -E’ di là, in camera … perché?-
 -Ok … allora rimani qui.- si voltò verso  Joe … -Tu, tienilo fermo. E non te lo fare scappare. –
 dB Rider li guardò confuso … -Che sta  accadendo?-
 Shimamura gli si avvicinò, puntandogli la  spada contro …
 -Cosa diavolo stai facendo? Sei impazzito  Joe?!-
 -Ti spiegheremo tutto … ma ora stai fermo  qui . -
 -Perché vi state comportando in questo modo  insensato? Cosa vi prende ad entrambi?!Black Widow, spiegami il perché di  questo! –
 -Jet … abbi solo fiducia … noi non ti  tradiremmo mai.- e senza aggiungere altro, si diresse con passo deciso verso la  camera dell’amico, dove era stata alloggiata provvisoriamente la ragazza …
 Aprì la porta ed entrò con circospezione e,  subito dopo, la luce nella stanza si accese …
 Nathalie era sveglia, a sedere sul letto,  con gli occhi gonfi di lacrime …
 -Piccola Nathalie … - sussurrò con voce  triste …
 L’espressione della ragazza era stravolta e  sofferente … -Mi voleva fare del male … ha tentato … ha tentato di … -  singhiozzò … -  … io volevo solo  difendermi!- gridò disperata, prima di scoppiare in un pianto convulso …
 -Capisco … - le si avvicinò …
 -Io non volevo … non volevo … essere  crudele come lui! - ripeteva tra le lacrime …
 -Lo so …   ma adesso calmati, piccola … - si mise a sedere accanto a lei e le  accarezzò dolcemente il volto … - Nathalie … adesso è tutto a posto … stai  tranquilla … ci penserò io a te … - le sorrise … - Ti prometto che nessuno ti  farà mai più del male e che non sarai più costretta a difenderti in quel modo …  -
 Alzò lo sguardo prima afflitto e ora, dopo  le sue parole, pieno di speranza verso di lei … -Me lo prometti?-
 -Sì … ti porterò in un bellissimo luogo …  una sorta di oasi pacifica e sicura tra i monti … dove ci sono persone fragili,  ma buone come te, e dove non ti potrà mai più accadere niente di male … -
 La giovane la guardò dritta negli occhi,  cercando di capire se si poteva fidare e, alla fine, annuì stremata … -Va bene  … -
 -Ok … però, ora, prima di andare … devi svincolare  Jet dal tuo controllo psicologico … lui non ti ha fatto nulla … è stato sempre  dolce e premuroso con te e ti ha solo protetta, in tutto questo tempo … quindi,  per favore … lascialo libero … e poi, ti porterò subito via da qui …  -
 Annuì … -Va bene … lo farò … -
     -Ma dove l’hai portata?- chiese apprensivo  … -Stai tranquillo Jet …  è in buone mani … sai che, se posso, cerco di  porre rimedio alla cattiveria dell’essere umano … -
 -Sì, lo so … e non era per essere  sfiduciato nei tuoi confronti, ma perché … mi dispiace tanto per lei … ecco  tutto … -mormorò, guardando con aria assente la bottiglia di birra che teneva  svogliatamente tra le mani …
 -Comunque … - aggiunse, tagliando la pizza  e mettendone una fetta in ciascun piatto … - … l’ho portata da una mia cara  amica … una sacerdotessa di nome Finos che ha creato un tranquillo e pacifico  rifugio tra le colline vicino ad Osaka, dove si occupa e insegna a gestire i  propri poteri a persone speciali come Nathalie … quindi, puoi stare tranquillo  : è in ottime mani! E poi … - prese un sorso di birra ... - … magari, quando  starà meglio, potrai anche andarla a trovare … se vuoi, ovviamente … -
 Il ragazzo le sorrise grato e, sollevato  per le informazioni che gli aveva appena fornito, riassunse subito quell’espressione  spavalda e sbruffona di sempre … -Certo che, questa storia, sembra proprio la  trama di un film horror! -
 -Sì, è vero. Ma quel che è peggio … è che  voi due, siete due donnicciole senza stomaco.- li riprese volontariamente sarcastica  per smorzare i toni  …
 Jet e Joe la guardarono di sbieco …
 -Donnicciole?! Ma non scherziamo!-  iniziò piccato Jet … -Io ero sotto l’influenza di Nathalie e quindi, per  qualsiasi cosa, ero giustificato! Semmai, parla per lui! Che si è messo pure a  vomitare in mezzo alla foresta!-
 -Hey, hey, hey! Calma voi due!- protestò Shimamura,  chiamato ormai in causa … -Non posso essere sempre il vostro capro espiatorio!  Ok!E’ vero! Mi sono sentito male, ma … può succedere!-
 -Sì, certo … come no! Però né io né Black  Widow abbiamo vomitato! Solo tu!- gli fece notare divertito, mettendo in bocca  un pezzo di pizza piena di condimenti!
 -Che centra?! Uno non può essere un po’ più  sensibile di stomaco?! E poi, non avevo mangiato nulla quella sera!Magari mi  sono sentito male per quello!-
 La ragazza alzò scettica un sopracciglio …  -Diciamo che quella, forse, è stata la tua unica fortuna. Altrimenti, avresti  vomitato per ore. –
 Sospirò esasperato … -Va bene! Mi arrendo!  Avete vinto voi due! Ma ora, per favore, possiamo mangiare senza ricordare quei  particolari raccapriccianti?! Grazie!-
 dB Rider rise divertito, decidendo però, di  mettere il carico da mille … -Black Widow, che ne hai fatto del braccio del  tipo? Ce l’abbiamo ancora da qualche parte per la casa o te ne sei liberata?-
 La ragazza comprese subito le intenzioni  dell’amico e gli diede corda …  -Uhm …  sai che non ricordo se l’ho buttato insieme ai suoi resti o meno? Mi sta  venendo il dubbio … -
 Joe sgranò sconvolto gli occhi mentre Jet  scoppiava a ridere, piegato in due, e lei abbozzava con le labbra un timido  sorriso spontaneo …
 -Andate al diavolo entrambi!- disse  stizzito, per mettersi poi, un attimo dopo, a ridere di gioia anche lui … felice  di vedere l’amico stare bene e  Françoise  fare piccoli, ma importanti passi avanti …
   Inspired by Beast’s  “ Adrenaline”
 Overcome   -Non avrei mai pensato di incontrarti  proprio qui!--Neanche io! E’ stata una vera sorpresa!-
 Si abbracciarono come due fratelli che non  si vedevano da tanto …
 -Ma cosa ci fai qui a Kōchi?-
 -Ecco … diciamo che sono venuto a prendermi  una piccola vacanza invernale!-
 -Ah, ecco! Altrimenti non vedevo motivo per  cui ti spostassi da Kyoto! Stai ancora lì, vero?-
 -Sì!-
 -Stai ancora nella grande dimora del tuo  Maestro ?-
 -Ah, no! Ora vivo per conto mio … o meglio,  diciamo che ho provato a vivere per conto mio e poi, mi sono trovato altri due  coinquilini … pazzi scatenati!-
 -Uhm … noto che ancora non hai deciso di  mettere la testa a posto e di trovarti una brava ragazza con cui andare a  vivere, eh?!-
 -Non proprio! … io ci ho provato numerose  volte, ma … - ripensò agli ultimi anni e, inconsciamente,  sospirò mogio …  - … vediamola così : non ha funzionato!-
 -Ah, mi spiace … - disse contrito per aver  toccato una nota dolente …
 -No,   tranquillo! Ormai mi sono rassegnato a rimanere single!O almeno, ora  come ora, è la cosa migliore che possa fare … per la mia salute mentale …  -
 -Beh, non è che sia una cosa poi così  tremenda, sai! Inoltre, tu non hai mai avuto grossi problemi con le donne! E se  per caso, una sera, non ti andasse di rimanere solo, penso che non avresti  grosse difficoltà a trovarti compagnia !-
 Alla sua risposta, Joe abbozzò un finto  sorriso e poi, siccome non aveva assolutamente voglia di parlare dei problemi  che lo affliggevano con le donne e in particolare con una, cambiò subito  argomento …
 -Invece tu , Maiki … che mi racconti?-
 Nel frattempo, si accomodarono al bancone  del bar e ordinarono due drink …
 -Uhm … niente di che … tutto come sempre! …  solito lavoro! … solita vita!Se ricordi, tra i due, eri tu, quello che aveva  sempre più vita mondana! Io mi dedicavo solo ad allenarmi e … con scarsi  risultati!-
 -Non dire sciocchezze! Eri molto più bravo  di me!-
 -Solo perché tu non ti applicavi  abbastanza!-
 Rise divertito … -Ammetto che … rispetto a  prima, adesso, mi concentro di più sui miei doveri!-
 -Sì, sì … questo lo so bene … -assaggiò il  suo drink … -Le notizie delle sconfitte che hai inferto ai Gemelli Tibetani e  ad Apollo … sono arrivate anche fino a qui … -
 -Ah … - restò sorpreso di quello che gli aveva  detto l’amico, ma preferì non indugiare oltre neanche su quell’argomento … -E  il resto? E … Astasia?-
 L’amico abbassò lo sguardo … -Astasia … mi  ha lasciato pochi mesi fa … -
 -Ah … scusami … mi dispiace … io non sapevo  … -
 -Non ti preoccupare … sono cose che  succedono … in fondo, me lo hai detto anche tu prima … no?-
 -Sì … è vero … hai ragione … -
     Joe aveva affittato, per alcuni giorni, una  stanza in un piccolo palazzo molto tranquillo verso la periferia di Kōchi … Il proprietario del posto era un uomo  anziano che, insieme alla moglie, aveva trasformato un edificio, ereditato da  un parente, in una sorta di Room for Rent per dirigenti, dipendenti che  dovevano pernottare in città per lavoro, vacanzieri e così via, facendola  diventare la sua occupazione a tempo pieno …
 Il luogo era ben curato e tenuto bene e  ogni stanza, fatta però secondo i vecchi canoni orientali, era dotata di una  cucina, un bagno e una sala che durante il giorno poteva essere usata come  soggiorno e la notte invece, stendendo il futon, diventava la camera da letto …
 Tutto sommato, non  era tardissimo quando rincasò, ma aveva  decisamente sonno e aveva solo voglia di stendersi e dormire fino al giorno  successivo …
 Aprì la porta del piccolo appartamento e, sbadigliando,  entrò in camera dove trovò stranamente la finestra aperta …
 Uhm … non ricordavo di averla lasciata  aperta … forse, è venuto il proprietario o la moglie a sistemare qualcosa …
 Vi si avvicinò pigramente, guardando fuori,  verso la volta celeste …
 Luna piena …
 Era una tranquilla notte d’inverno … fredda  e con cielo limpido e sgombro da nuvole …
 Sospirò ... leggermente sovrappensiero  …
 -Da quando sospiri alla luna?-
 La sua voce lo fece trasalire bruscamente …
 -Black Widow?-
 La ragazza si spostò dalla zona d’ombra in  cui si trovava e si mostrò a lui ...
 -Già. –concluse incrociando le braccia e  guardandolo impassibile come suo solito …
 -Che ci fai qui? Avevo detto che volevo  stare solo.-
 -Lo so. –
 -E allora?-
 -Avevi dimenticato una cosa a casa. E te  l’ho portata. – concluse con semplicità, senza scomporsi di una virgola …
 Molto scettico, alzò un sopracciglio con  dissenso … -E sarebbe?-
 -La tua spada. –
 -Ma non me la ero dimenticata. L’ho  lasciata intenzionalmente a casa. –
 -Secondo me, invece … sì. Un guerriero non  abbandona mai la propria arma. Neanche per andare in vacanza.-
 -Forse tu. Ma non io. –
 -Comunque, ormai te l’ho portata. E non ho  intenzione di riportarmela indietro. –
 -Oh … allora, perlomeno hai intenzione di  andartene!-era stranamente stizzito per la sua presenza..
 -Sì. Appena mi sarò riposata.-
 -Ah. E … dove andrai? –
 -Uhm … ancora non ho deciso. Ma troverò  sicuramente qualcosa. –
 -Non ho dubbi, conoscendoti .-
 -Bene. Allora, io vado. Buona Vacanza. – si  avvicinò alla finestra …
 -Non vorrai uscire da qui? -
 -E perché no?-
 -Esistono le porte … anche se a te  piacciono di più le finestre!-
 -Le porte sono noiose. Le finestre sono  divertenti. –
 -E quindi?-
 -Preferisco le finestre. –
 -Ah … -
 -Quindi … notte. E buona vacanza. – salì  sul cornicione della finestra e se ne andò, sparendo, come suo solito, nel buio  della notte …
     La mattina si era svegliato presto, aveva  fatto colazione e poi, era uscito a fare un giro per la città ..A metà pomeriggio si era poi ritrovato con  il suo vecchio amico Maiki, il quale lo aveva invitato a vedere la palestra  dove si allenava …
 -Che ne dici?-
 -Moto bella e moderna!-
 -Sì, ma … che ne pensi degli allenamenti e  degli allievi?-
 -Gli allenamenti mi sembrano molto intensi  ed equilibrati … e gli allievi disciplinati e in gamba!-
 -Quindi, il grande Joe Tempesta approva!-
 -Sì, approvo … come dici tu, ma non  mi definirei assolutamente grande … piuttosto, ancora molto grezzo, da un punto  di vista tecnico e spirituale … -
 -Ma dai! Non fare il modesto! Te l’ho detto  : è arrivata fino a qui la tua fama! Ormai, sei un mito per chiunque!-
 Joe si sentì leggermente in imbarazzo per  tutti quei suoi elogi … anche perché, non era solo merito suo se aveva  sconfitto i suoi nemici, ma anche degli altri compagni di dojo …
 -Maiki … io non so bene cosa sia arrivato  fino alle tue orecchie, ma ti assicuro che entrambe le battaglie l’ho vinte  solo grazie a miei amici e al nostro affiatamento … -
 … e soprattutto a Black Widow …
 -Non dubito che i tuoi amici ti abbiano  aiutato, ma … sei stato tu a sconfiggerli!-
 -Se proprio la vuoi vedere così, fai pure …  ma ti assicuro che non li avrei mai sconfitti senza di loro.-
 Il ragazzo gli sorrise … -Sei sempre stato  modesto e generoso nel voler condividere con gli altri i meriti delle tue  vittorie o dei tuoi successi … tuttavia, credo che sia anche arrivata l’ora che  tu ne riscuota i frutti ! -
 Joe lo guardò interdetto … -Che  … intendi?-
 -Che è ora che tu abbia i tuoi  riconoscimenti! Diamo a Cesare ciò che è di Cesare!-
 Continuava a non capire bene cosa  intendesse, ma preferì fare a meno di approfondire …
 Dopo che finirono il giro del dojo,  Maiki gli fece però una proposta  … -Visto che rimarrai qui alcuni giorni …  perché non vieni a dare qualche lezione alle giovani leve? O magari ad  allenarti con loro, se preferisci! -
 -Ecco … a dire il vero, mi sono preso  questi giorni perché avevo bisogno di staccare un po’ e … -
 Il ragazzo lo guardò perplesso … -E’ per  caso accaduto qualcosa nella tua palestra? –
 -No … è solo che … ho bisogno di riposo … -
 -Joe … se hai problemi, puoi confidarti liberamente  con me … lo sai : siamo amici da una vita e se fossi in difficoltà, per  qualsiasi motivo, io sarei felice di ospitarti e di averti qui con me! –
 -Ti ringrazio Maiki … apprezzo molto le tue  parole, ma … -
 -Pensaci tranquillamente … e non mi  rispondere ora! – gli mise una mano sulla spalla … - Magari, hai solo bisogno  di cambiare aria per un po’ … lontano dai tuoi amici … -
 -Ok … ti ringrazio … allora, rifletterò  sulla tua offerta … -
     Aveva mangiato qualcosa fuori con Maiki e  poi, era voluto subito tornare a casa … Quella sera non aveva voglia di stare in  mezzo alla gente, ma piuttosto stare in casa … da solo … magari alla sola luce  della luna, in compagnia di una bottiglia di vino buono e di un po’ di buona  musica …
 Così, quando tornò, si mise a sedere vicino  alla finestra, lasciandola leggermente aperta per sentire quel tipico vento  invernale della sera, così freddo e pulito allo stesso tempo, con una bottiglia  di vino rosso, preso apposta per quella serata solitaria, e lo stereo acceso …
 Come si sta bene così …
 Inspirò a pieni polmoni e,  involontariamente, ripensò agli ultimi eventi …
 Non avrei mai voluto discutere con il  Maestro … né con gli altri … però, non ho potuto evitarlo  … in fondo, si tratta della mia vita e non  della loro …
 … ed io sono stanco di sentirmi sempre ripetere  che non sono per niente obiettivo e che uso troppo il cuore e poco la testa, cadendo  così, spesso in errore …
 Si versò del vino in un calice e poi,  iniziò a sorseggiarlo lentamente …
 -Che è quell’aria da bohemien di altri  tempi?-
 - … che ci fai qui? Non dovevi andartene? –  disse infastidito appena sentì la sua voce …
 -Guarda che basta dirlo cortesemente, che  non vuoi compagnia.-
 -Ed io infatti, quando sono partito per  Kōchi, avevo detto che volevo stare solo! E non che volevo essere  perseguitato!-
 Fece un balzo dal davanzale, saltando  dentro casa …
 -Mi sembrava di essere stata chiara già in  passato. Io non pedino nessuno, a parte i nemici.-
 -Infatti, questa volta  ho usato il termine perseguitare!-
 -La tua acidità sfiora quella di una  zitella … Shimamura.-
 -Black Widow … stasera non sono molto in  vena di una delle nostre solite discussioni sarcastiche .-
 -Nostre … solite discussioni sarcastiche?-  aggrottò la fronte contrariata mentre, da non molto lontano, sentiva esplodere  fragoroso il boato di un tuono …
 -Sì, hai capito perfettamente. Non c’è  bisogno di ripeterlo. –
 -Va bene.- concluse avvicinandosi alla  finestra e risalendo sul davanzale per andarsene … -Ti lascio solo. Notte. –
 -Aspetta … -si passò nervosamente la mano  tra i capelli … - … scusami … non volevo essere scortese … credimi … io …  -
 -Va bene. Accetto le scuse. Notte. –
 -Aspetta! … perché … non rimani ancora un  po’?- chiese improvvisamente smarrito … non sapeva per quale folle motivo, ma  dopo averla scacciata in malo modo, aveva subito avuto bisogno della sua  presenza lì …
 -Non penso che sia una buona idea, visto che  vuoi rimanere solo. –
 A quella risposta però, Joe non protestò,  ma rimase in silenzio … con sguardo perso nel vuoto …
 Françoise, dal canto suo, notando il suo  stato confuso, esitò ad andarsene e … -Hai intenzione di vagliare veramente la  sua proposta?-
 Turbato per quella domanda inaspettata,  alzò perplesso lo sguardo verso di lei … -Come fai a saperlo?-
 -Le voci corrono … -
 -Mi hai seguito?-
 -No. Passavo di lì. Casualmente . –
 -Ah, come tuo solito … -
 -Quindi? Valuterai la sua proposta?-
 Distolse gli occhi da lei …  -Può essere … -
 -Perché?-
 -Ti darebbe fastidio se ti rispondessi come  ami fare tu … non sono cose che ti riguardano ? -
 -No. Se è quello che pensi. –
 -Per curiosità … sei stata tu ad insegnare  ad Apollo a rispondere così o viceversa?-
 -Non credo che sia una cosa importante. –
 -Wow! Stasera sfoggi anche l’altra versione!  … mi posso reputare fortunato!-
 Sospirando nervosamente, scese nuovamente  dal davanzale e gli si parò davanti … -Hai qualcosa da dirmi?-
 -No. –
 -Allora smettila di fare il sarcastico. –
 -Perché dovrei? Tu lo fai sempre con me.-
 Lo scrutò un attimo in silenzio e poi,  esordì … -Va bene. Notte. -
 -Questa volta pensi di andartene via una  volta per tutte o ritornerai come al tuo solito? –
 Scosse la testa contrariata per quel suo  comportamento fastidioso … -Ribadisco : se hai qualcosa da dirmi … dimmelo!  Invece di girarci attorno! –
 -Te l’ho già detto … assolutamente no. –
 -Ottimo! Allora, me ne posso andare. –
 Nel frattempo però, il temporale si era  avvicinato e aveva cominciato a piovere copiosamente …
 -Vattene … nessuno ti trattiene … -
 Alzò gli occhi al cielo, esasperata … -Che  diavolo hai? Perché ti stai comportando così? Che ti prende?-
 E per assurdo che fosse, in quel momento,  quelle domande  erano l’unica cosa che  volesse sentire da lei e così, finalmente, tirò fuori ciò che lo tormentava … -Sono  stanco … di tutto … di essere sempre ripreso … di non andare mai bene per  quello che sono … o per quello che faccio … e poi … di combattere … -
 Françoise lo squadrò … -Che c’è? Sta  emergendo di nuovo il tuo carattere da patetico inetto?-
 Ma le sue parole, questa volta, lo innervosirono  profondamente e, furente, lanciò con rabbia il calice di vino per terra …
 Lei non   fece una piega, continuando a guardarlo impassibile …
 -Sì. Sono un patetico inetto! Va bene? E  non importa che me lo ripeti ogni volta! Tanto me lo dicono sempre tutti! Ogni  volta che ne hanno l’occasione! Pensa che me l’ha detto anche il tuo ex amante  per tutto il viaggio verso il tempio! Mentre io … stavo diventando folle perché  avevo il terrore che ti succedesse qualcosa … -
 -Apollo parla spesso a sproposito … mentre  tu dovresti smettere di badare troppo a quello che dice la gente. O almeno, valutare  chi te lo dice e per quale motivo. Sai … non sempre chi ti riprende o ti dice  una determinata cosa lo fa per farti del male … certe volte, magari, lo fa solo  per spronarti … perché ti vuole aiutare . -
 -Ma ti assicuro che ottiene il risultato  opposto . –  concluse pieno di amarezza …
 -Questo accade semplicemente perché non ti  apprezzi abbastanza e non sei sicuro di te … altrimenti, non baderesti tanto a  quello che dicono gli altri. –
 -Sì, certo … psicologia spicciola ! -
 -No. Esperienza diretta. –
 La guardò perplesso … -Tu?! Mi vorresti far  credere che la grandissima e inafferrabile Black Widow non si apprezza  abbastanza e non è sicura di sé? – si mise a ridere ironico … -Non sei  credibile ! –
 -Sono … solo molto brava ad usare il Mind  Control. Ecco tutto . – si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra …
 Stava diluviando …
 -E’ meglio che vada … la strada verso Kyoto  è lunga … notte .-
 -Black Widow . -
 -Dimmi … -
 -Ho deciso che valuterò la proposta di  Maiki … e voglio che tu lo sappia. –
 -Va bene. Se pensi che sia la cosa migliore  per te, fai bene a farlo. – rimase un attimo in silenzio … -Ma … io non sono  d’accordo. E voglio che tu lo sappia.- disse, andandosene subito dopo sotto la  pioggia battente …
     Quella notte non chiuse occhio e la passò a  fissare il nulla, inspirando come fosse vita, il suo profumo di vaniglia e  anice che era rimasto nella stanza dopo che se ne era andata via … Oggi non ho voglia di uscire … resterò a  casa …
 Si alzò svogliatamente e si infilò immediatamente  in doccia, restandovi allungo a meditare sulle parole di Black Widow … e poi sulla  proposta di Maiki …
     Era circa l’ora di cena, quando Joe ricevette  una telefonata … -Hey, Joe! Ciao! Tutto bene?-
 -Ciao Maiki! Sì … tutto bene … -
 -Oggi non ti ho visto né sentito e mi sono  preoccupato … avevo paura che ti fosse successo qualcosa … -
 -No, tranquillo … avevo solo delle cose da  fare e … mi sono completamente dimenticato di avvisarti … -
 -Ah, ok! Va benissimo! Comunque, lo sai …  se hai bisogno di qualcosa, non farti scrupoli … chiamami pure!-
 -Certo … ti ringrazio … -
 -Va bene, allora … visto che è tutto a  posto, non voglio disturbarti oltre … ci sentiamo presto … -
 -Aspetta Maiki … -
 -Sì, dimmi … -
 -Stasera … sei libero? … avrei voluto  parlare con te … della tua proposta … -
 -Ma sì … certo! Lo sai : sono sempre  disponibile per te!-
 -Grazie … -
 -Non mi devi ringraziare … gli amici  servono a questo … Dimmi pure a che ora vuoi che ci si trovi!-
 -Anche subito … se non hai problemi .-
 -Ok … mi faccio una doccia ed esco … ti va  bene all’Aragon, dove ci siamo ritrovati la prima sera?-
 -Sì, perfetto. –
 -Allora facciamo tra una mezz’ora massimo,  lì! A dopo!-
 -A dopo … -
     Ordinarono un paio di drink e si misero a  sedere ad un tavolo … -Quindi che vorresti fare? Venire ad  allenarti con noi per un po’ o rimanerci?-
 -Diciamo che … per ora, se non è un  problema, vorrei che fosse una cosa provvisoria … -
 -No, certo che non lo è! Ci mancherebbe!  Sarà un vero onore per noi, avere Joe Tempesta tra i nostri!-
 -Ti ringrazio … -
 Maiki alzò il bicchiere in alto … -Allora …  un brindisi al nuovo membro del nostro dojo !-
 -Grazie … -
     E già dal giorno successivo alla loro  chiacchierata, iniziò subito a frequentare la nuova palestra e ad allenarsi  secondo i loro standard, ambientandosi subito e trovandosi inaspettatamente  molto bene … -Allora? Come è stato questo primo giorno?-
 -Direi molto proficuo! Sia sul piano degli  allenamenti che delle conoscenze!-
 -Bene! Non avevo dubbi! I ragazzi ti  stimano molto e ti vedono come una figura da seguire! Per questo, era normale  che ti trovassi bene con loro! –
 -Sì, ma io non sono una figura da seguire …  sono esattamente come loro … solo un allievo … -
 Maiki si mise a ridere debolmente … -Sì,  certo … avevo dimenticato la tua eccessiva umiltà !-
 Joe rimase leggermente male per quella sua  affermazione, ma soprasedette … probabilmente l’aveva fraintesa …
 -Che facciamo stasera? Usciamo a  festeggiare il tuo primo giorno … da allievo?-
 -Sinceramente, se non ti offendi,  preferirei andare a casa … credo che, purtroppo, essermi fermato per quei  giorni e poi, aver ripreso a pieno ritmo, non mi abbia giovato molto … -
 -Ok, tranquillo! Non c’è problema! Tanto ne  avremo di serate per uscire!E magari … anche per cercare la compagnia di  qualche bella e disponibile fanciulla!-
 -Ah, io passo! Ho deciso di fare a meno  delle donne … almeno per un bel po’! –
 -Cavolo! Per parlare così, devi avere avuto  proprio una brutta esperienza! – gli diede una pacca sulla spalla … -Credimi …  mi spiace! Ma non devi prenderla così male! Ci sono tante donne al mondo e  vedrai che tra quelle, c’è sicuramente quella giusta per te! Abbi fede!-
 Sospirò scettico … -Sì, può essere … ma per  ora passo lo stesso. –
     Tornò a casa e si mise vicino alla finestra  aperta … con la luce spenta e un po’ di musica … sperando che, magari, avesse  cambiato idea e non fosse partita per Kyoto … Però, non si fece vedere e i dubbi che  aveva sulla scelta che aveva preso, cominciarono lentamente a dissiparsi …
 The life I wanted, my earnest  wishes
 After betraying myself and leaving far away
 I became alone because the world turned against me
 The last leaf that fell outside the window
 It was hard even to look at myself in the mirror
 So I only chased after unimportant things
 It was better when I was younger
 An existence that was as small as dust
 What good is it if wounds heal when scars still remain?
 I’m looking for a happiness that can’t be seen
 Staying away from anything other than work, money and love
 After losing my way, I’ve come here
 Life is pain but I live till I die
 The blood and sweat I shed to make my flower bloom
 I was scared in front of you and change
 But when I closed and opened my eyes, morning came
 Alla fine, dopo diversi giorni in cui lei  non si era più fatta viva, Joe aveva smesso definitivamente di sperare di  rivederla … ed aveva iniziato finalmente ad accettare gli inviti ad uscire di  Maiki … Il più delle volte andavano semplicemente  in qualche locale a bere, conoscevano qualche bella ragazza e si fermavano a  fare serata con loro, ma senza legami e senza impegni … altre volte invece,  uscivano a fare una partita a biliardo o si ritrovavano a casa di qualcuno dei  ragazzi del dojo a vedere qualche partita di baseball e a bere birra …
 Insomma : il classico e tipico modo di  vivere di ogni ragazzo della sua età, senza alti e bassi … senza problemi …  senza litigi … senza discussioni … senza nemici … proprio come quello che aveva  una volta … peccato però, che non sembrava rivolere più indietro quel genere di  vita … e questo perché sentiva mancargli qualcosa di molto intimo e profondo  che però, non riusciva a carpire e lo induceva così, ad adagiarsi in quella  sorta di limbo in cui era caduto e in cui si stava spegnendo lentamente …
 Dal combattimento ai rapporti  interpersonali, era diventato ormai apatico e indolente … quando si allenava  era pigro e svogliato, quando usciva stava in silenzio ad ascoltare gli altri e  quando una ragazza ci provava con lui, la lasciava fare con indifferenza  completa …
 -Hey, amico … tutto bene? Ti vedo un po’  spento negli ultimi giorni … -
 -No … tranquillo … solo qualche ricordo  passato … che ogni tanto torna a galla … -
 -Uhm … quella donna, ti deve aver fatto  proprio male!- concluse guardandolo con la coda dell’occhio mentre guidava …
 -A dire il vero, non so se invece … mi ha  fatto conoscere il vero significato della parola vita … - mormorò debolmente …
 -Che parole profonde! Se ti sentisse ora …  magari, cambierebbe idea! -
 -Non credo … conoscendola,  mi direbbe che sono solo un patetico inetto … -
 L’amico si mise a ridere … -Deve essere un  bel tipetto! Di quelli che vanno domati con il frustino!-
 -Sinceramente? … non credo che sarebbe  sufficiente … anzi, non credo proprio che sia possibile domarla … è l’essenza  pura dello spirito libero … -
 -Wow! Selvaggia e … immagino bellissima!-
 -Sì … direi che non le manca nulla … - ma  appena finì di parlare, gli tornò subito in mente quello che lei gli aveva  detto l’ultima sera che l’aveva vista, riguardo al Mind Control e poi, ad  Apollo … e poi, subito dopo, ripensò a quella sera in cui l’aveva vista  realmente indifesa e senza controllo …
 E se avessi commesso un errore? … se non avessi  dovuto essere qui, ma insieme ai miei amici del dojo? … e insieme a lei?
 Maiki fermò l’auto … -Siamo arrivati … -
 Joe trasalì e alzò lo sguardo … -Sì, scusa  … mi ero – si interruppe bruscamente, guardandosi smarrito attorno … non erano  al locale, ma in un luogo disperso tra le montagne vicino alla città di Kōchi …
 -Maiki … perché siamo venuti fino a qui? –  gli chiese turbato, voltandosi verso di lui …
 Il ragazzo però non gli rispose e scese  dall’auto, aspettandolo fuori …
 Shimamura era perplesso e non capiva cosa  stesse succedendo … tuttavia, scese e lo raggiunse …
 -Maiki … perché siamo qui?-
 -Perché è ora che risolviamo un conto in  sospeso … -
 -Cosa stai dicendo? … di che stai parlando?  Noi due non abbiamo alcun conto in sospeso!-
 -Invece sì … e stasera, ho intenzione di  saldarlo.-
 Intanto, il cielo si era coperto di nubi  grigie e aveva iniziato a nevicare debolmente …
 -Maiki … io non capisco … perché stai  facendo così?-
 -Non mi stupisco … non te lo sei mai posto  come problema … -
 -Ma di cosa stai parlando? Che cosa non mi  sono mai posto come problema?-
 -Di tutto! … dal tuo essere sempre un  vincente! … alla tua capacità di non vedere mai le cose che accadono attorno a  te ! -
 -Ti giuro che continuo a non capire … -
 Il ragazzo tirò fuori, da dietro le spalle,  una spada e gliela puntò contro …
 -Non ti preoccupare … ti spiegherò tutto …  -
 Joe rimase annichilito … -Cosa … vuoi  fare?-
 -Regolare i conti. –
 Scosse la testa … -Quali conti?!-
 -Ricordi … cosa ti ho detto la prima sera  che ci siamo visti? … che Astasia mi aveva lasciato?-
 -Sì, ma … cosa centra questo con me?-
 -Se mi ha lasciato … è stato solo per causa  tua . –
 -Cosa stai dicendo? Non è possibile … -
 -Fino a qualche mese fa, tra me e Astasia  andava tutto bene … lei mi amava e noi eravamo felici …  poi però, hanno cominciato a girare tutte le  voci riguardanti le tue imprese e le tue formidabili vittorie e tutto è  cambiato … Astasia ha cominciato a dire che io non ero mai stato al tuo livello  … che non sarei mai stato un vincente come te … e che si era stancata di stare solo  con una classe B … Così, un bel giorno, mi ha lasciato e se ne è andata via con  un tipo che era l’opposto di me … svogliato e dal carattere complicato, ma  carismatico, vincente e con grandi capacità! Che non aveva neanche il bisogno  di parlare di sé, perché le sue stesse azioni lo facevano per lui! L’amico di  tutti, stimato e ammirato da chiunque lo conoscesse! L’esempio da seguire dalle  giovani leve! Il fidanzato dei sogni e l’amante perfetto! Insomma … la tua  copia perfetta! – gli gridò contro, con tutta la rabbia e l’amarezza che aveva  dentro e provava per lui …
 -Maiki … non puoi dire sul serio! … ti  prego! … noi siamo amici e Astasia … se, se ne è andata, è solo perché  non aveva capito nulla di te e non ti  meritava!-
 -Stai zitto! … e combatti! Stasera  stabiliremo finalmente chi è il più forte … una volta per tutte. –
 -Ma io non voglio combattere contro di te!  –
 -Lo farai! Dietro di te, c’è una spada …  prendila e preparati a combattere. –
 -No! Non lo voglio fare! Io non voglio  lottare contro di te! Noi siamo amici!-
 Incurante delle sue parole, aggiunse … - …  ti consiglio di prenderla al più presto. –
 -Maiki … per favore, ragiona! - gli si  avvicinò … -Non puoi dire sul serio! Noi due siamo amici!–
 -Questo non centra con l’amicizia. Prendi  la spada … perché io sto per attaccarti.-
 -No! Non lo farò!-
 -Come vuoi … ma non dire che non ti avevo  avvertito. –e senza esitare oltre, gli si scagliò addosso come una furia …
 Incredulo che lo stesse veramente  attaccando, Joe si scansò con lentezza e fu colpito di striscio ad un fianco …
 Balbettò scioccato, tenendosi una mano sul  fianco … -Maiki … perché? … noi … siamo amici! -
 L’altro non gli rispose, ma si preparò a  sferrare un altro potente attacco che lo prese in pieno, ferendolo ad un  braccio e facendolo sanguinare copiosamente …
 -Hai intenzione di prendere la spada o vuoi  continuare a non reagire?-
 -Maiki … -
 E impassibile lo attaccò nuovamente, ma  questa volta pronto a colpire inesorabile un punto vitale ...
 Lo vide venirgli in contro, sicuro e con  espressione piena di rabbia, e si annichilì, restando fermo ed immobile ad un  passo dalla fine quando, all’improvviso, il suono metallico di due spade che si  incrociavano, lo riscosse … e, inaspettatamente, si ritrovò di fronte a sé  Black Widow …
 Maiki fece un balzo indietro …
 -Tu chi diavolo sei?- ringhiò furioso …
 -Una guerriera che passava di qui. -  rispose semplicemente …
 Il ragazzo osservò con attenzione la sua  arma, rimanendone colpito dalla sua fattura … non era certo una spada comune …  ed inoltre sembrava saperla usare anche molto bene …
 -Se sei un guerriero … allora, dovresti  sapere che è mancanza di rispetto intervenire in un duello che non ti riguarda.  –
 -Se sei un guerriero … dovresti  sapere che la regola vale se entrambi i combattenti lottano. E non se uno di  loro ha deciso di non farlo. –
 -Vedo che sei preparata … brava! Ma non ti  servirà a molto con me. -
 -Non avevo dubbi. Comunque, se vuoi … puoi  testarmi meglio. – impugnò la spada in attacco ..
 -Uhm … già in attacco? … sei proprio un  tipo deciso! – rise divertito … - Purtroppo però, dovrò rifiutare la tua  gentile offerta … stasera, ho già un altro impegno in agenda. –
 -Ma non è bello dire di no ad una  signorina! E’ maleducazione!-
 -Dici?-
 -Sì. –
 La guardò un attimo interdetto … -Togliti.  Ho altro da fare che combattere con una donna. –
 -Ma potresti rimanere piacevolmente stupito  … di questa donna, come dici tu . Prova a farti avanti … magari, ti  diverti di più contro di me che a lottare contro chi non si difende neanche, ma  schiva solo i tuoi colpi. –
 -Io ho già il mio avversario. Quindi,  togliti di torno. –
 -Il tuo avversario … da questo momento,  sono io. Quindi, preparati ad affrontare la mia ira. –
 -Non essere ridicola! E togliti subito. –
 -Io odio profondamente … chi si permette di  darmi ordini. E non permetto a nessuno di farlo … tranne a chi lo fa perché  mi vuole bene .- e senza perdere altro tempo, lo attaccò con impeto e forza  sorprendente ..
 -Françoise … no … fermati … - gridò in sua  direzione, ma lei non sembrò neanche sentirlo …
 Sferrò un attacco che sbaragliò rapidamente  l’altro, costringendolo ad indietreggiare per non soccombere …
 -Quindi, hai cambiato idea su questa  donna?-
 -Hai fegato … e indubbiamente  sei forte, ma sei sempre una donna … e la mia  forza è superiore.-
 -Uhm … questo significa che non ti è  bastato … ok … allora, dovrò essere molto più convincente.- cambiò  l’impugnatura della spada secondo la tecnica Osorezu …
 -Conosci la tecnica Osorezu? – chiese perplesso  nel vederla …
 -Sì … -
 -Chi … diavolo sei, donna?- la voce gli  tremò impercettibilmente …
 -Probabilmente, sarebbe giusto che tu  conoscessi il mio nome … ma ho paura che se te lo dicessi, scapperesti a gambe  levate e io invece … mi sto divertendo molto!-
 -Non è possibile … tu non … non puoi essere  … - sgranò sconvolto gli occhi …
 -Oh, sì … che lo sono. In persona.-
 -Black Widow … -
 Sorrise soddisfatta, ma …
 -Black Widow! Fermati!- le si avvicinò,  lasciando dietro di sé, sulla morbida e candida neve bianca appena posata, una  striscia di sangue … -Non devi combattere contro di lui … fermati ... –
 -Non posso. – disse senza guardarlo.
 -Black Widow … no! Non te lo permetterò!  Non mi obbligare a prendere la spada e a combattere contro di te per fermarti!-
 -Mi spiace … ma non c’è altra scelta.-
 -Sì, che c’è! E lo sai!-
 -No. E’ già scritto nei suoi occhi. Ti  vuole uccidere. E io … non glielo posso permettere. –
 Spalancò gli occhi, incredulo di aver  sentito quella sua affermazione …
 -Dammi retta … - deglutì nervosamente … -E’  meglio se odi me per averlo ucciso … che te stesso, perché costretto a  difenderti .-
 -Black Widow … - mormorò sconvolto …
 -Vattene … è meglio. –
 Intanto l’altro si godeva invece quella  scena, molto divertito …
 -Ma senti senti … - esordì all’improvviso,  riscuotendoli entrambi … - … è lei quella che definivi l’essenza pura dello  spirito libero! … quella che, secondo te, ti avrebbe insegnato veramente il  significato del termine vita … - scoppiò a ridere … - … perdonami, ma è  assurdo! Come fa un’assassina sanguinaria, ad averti insegnato proprio la cosa  che lei stessa tratta con maggior disprezzo? E soprattutto … da quando vai a  giro con un mostro simile?-
 La ragazza abbassò lo sguardo e sospirò  dolorosamente … cercando di fare disperatamente appello al suo Mind Control …  -E’ vero : hai ragione … - cambiò nuovamente l’impugnatura dell’arma …  - … io sarò per sempre … solo, il mostro  sanguinario che ha fatto il bagno nel sangue dei suoi nemici, ma … non sarò mai,  quel tipo di mostro che tradisce i propri amici … e adesso, preparati a  scontare la tua pena. –
 -No! Fermati!- Joe gli si piazzò davanti …  -Fermati! … non te lo posso lasciare fare! -
 -Levati. –
 -No! –
 -Levati subito!– ringhiò furiosa, un attimo  prima di spingerlo a terra e fermare, per un soffio, la lama che lo avrebbe  potuto uccidere …
 -Mai … distrarsi in un combattimento, Black  Widow!- le disse, ritirando la spada insanguinata …
 Il volto di Joe divenne una maschera di  puro terrore … -Black Widow … no … -
 Tenendosi la spalla dolorante e ferita, da  cui stava perdendo molto sangue, la ragazza si rialzò da terra …  -Hai ragione … grosso errore, ma … il tuo è  stato anche peggio … -
 -Ah, sì? E a cosa ti staresti riferendo?-
 -Non colpirmi a morte e darmi la possibilità  di rialzarmi. Così, hai solo firmato la tua condanna. –
 -Cosa pensi di fare? … - chiese ironico,  guardando il suo volto sofferente … - Non mi vorrai dire che pensi veramente di  riuscire a colpirmi, impugnando quella pesantissima spada con una mano sola? E  per di più la sinistra? Sei forse impazzita?Non puoi riuscirci! Non ne hai la  forza!-
 -No … ti sbagli. Questa è la differenza tra  l’essere e il non essere Black Widow.-
 -Mi fai ridere! … sei solo una spaccona! …  e sarà un vero piacere, poter eliminare un mostro come te dalla faccia della  terra!-
 -Vieni pure … se hai coraggio. Io non ho  paura.-
 Ma fu proprio allora che Joe si riscosse e  si alzò, avvicinandosi a lei … -Fermati Black Widow … sta a me, risolvere  questa storia. -
 Senza esitazione e incurante di lei, le  prese la spada di mano e la impugnò …
 -Maiki … fatti avanti .. sono io, il tuo  unico avversario. –
 -Finalmente! …  avevo cominciato a perdere la speranza! –
 -Credimi : non avrei mai voluto … ma mi hai  costretto, dopo tutto quello che hai detto e fatto … -
 -Non so a cosa tu ti stia riferendo in  particolare, ma … ai fini della lotta, non mi interessa. Basta che combat–
 E senza neanche farlo finire di parlare, lo  attaccò … sfoderando una Kataho no te perfetta e senza alcun punto debole che  non gli diede via di scampo … e così, pochi istanti dopo, sotto gli occhi  sbalorditi della stessa Black Widow, Joe disarmò Maiki …
 -Ti è bastato? – gli chiese puntandogli con  freddezza la lama a pochi centimetri dal collo … -O devo continuare?-
 L’altro non rispose … e rimase con occhi  spalancati e increduli a fissarlo …
 -Maiki … hai perso … da ogni punto di vista  … ritirati ed ammetti la tua sconfitta. –
 Il ragazzo lo guardò negli occhi e … -Uccidimi  … cosa aspetti?-
 -No … mi spiace, ma per me non è così … la  vita è qualcosa di molto prezioso che, se glielo permetti, ti può dare anche  una seconda possibilità … quindi … per favore, cerca di comprenderlo anche tu …  e impara dai tuoi errori … -
 Ritirò la spada …
 -Stasera … non hai perso per mano mia o di  Black Widow … ma solo per mano tua … perché hai perso di vista la cosa più  importante per un guerriero … ovvero,  avere un valido motivo per impugnare la spada  … e tu, non ce l’avevi … perché l’odio, l’invidia e la vendetta, non saranno  mai un valido motivo per farlo … -indietreggiò di qualche passo, ma tenendolo  sempre d’occhio … -E adesso vattene via … -
 Maiki si rialzò da terra, tenendo lo  sguardo basso … raccolse la propria spada e poi, si diresse verso la propria auto  in completo silenzio …
 Prima di montarvi e di andarsene però, gli  rivolse un ultimo triste sguardo che rimase impresso e ferì profondamente  l’anima di Joe …
     -Certo che sei  proprio un’idiota. – esordì, entrando barcollante in casa …      -E questa volta per  quale motivo?- chiese indolente, richiudendo piano la porta …
 -Beh … questa  volta, la lista è talmente lunga che non ho neanche voglia di elencarti  tutte le idiozie che hai commesso. Quindi mi asterrò dal farlo.-si mise a  sedere a terra, tenendosi stretta la spalla ferita e bendata alla meglio con  alcuni brandelli di stoffa …
 -Hai perfettamente  ragione … concordo con te. – disse, tirando fuori il futon e poi, distendendosi  sopra …  sfinito e triste …
 Gli bruciavano gli  occhi da morire e aveva solo voglia di piangere …
 Maiki … non  riuscirò mai a capire le tue motivazioni … e quel che è peggio, è che non  riuscirò mai a perdonarti per quello che le hai detto e fatto …
 Si girò su un fianco,  dalla parte opposta a dove era lei, e chiuse gli occhi …
 Le lacrime  cominciarono a scorrere senza controllo e, alla fine, si arrese inerme e stanco  alla sua sofferenza …
 Perfettamente  conscia del suo pianto sofferente e disperato, Black Widow restò, per diverso  tempo, ferma e in silenzio vicino alla finestra, scrutando assente il cielo di  quella fredda ed innevata notte d’inverno … quando, ad un certo punto, appellandosi  alle sue ultime forze, si mosse fino al futon e si mise parallela a lui, su di  un fianco, appoggiando però, la fronte alla sua schiena …
 A quell’inaspettato  contatto, Joe trattenne debolmente il fiato, fermando inconsciamente le proprie  lacrime …
 Quel suo gesto così  curioso e bizzarro, non era altro che il suo modo, tutto particolare e unico,  per dirgli che lei era lì e che gli stava vicino in quel momento difficile …
 Joe comprese subito  e apprezzò profondamente il grosso sforzo e la violenza che si era fatta per  abbattere spontaneamente le sue barriere e dimostrargli il suo sostegno … e così,  immobili, senza fiatare, fronte contro schiena, restarono per il resto della  notte, l’uno accanto all’altro … fino all’arrivo dell’alba e di quel nuovo  giorno che li aveva visti, per la prima volta, realmente vicini …
 To be continued …    Inspired byHyomin’s   “ Overcome”
     Amore e guerra - Love and war - Ai to senso   © 24/05/ 2015 		    Cyborg 009 Fanfiction  di www.cyborg009.it è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported
 
 
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