|   | 
		
		
		  HEAVEN’S DOOR 
(Would you like some tea? - parte 2)		   
		
		 
		
		 
		
		Parte 1 
		Uhm …  svegliarsi all’alba è davvero faticoso, ma … se è per andare in vacanza … è un  sacrificio che faccio volentieri! 
		  Anche se, per fortuna, ho finito di  preparare tutto ieri sera  … zaino … tenda … e l’occorrente per il  campeggio … prima di uscire, mi guardo un’ultima volta attorno … ho preso tutto? … uhm … speriamo di sì … e comunque … se per caso mi fossi dimenticato qualcosa … ci avrà pensato di sicuro la mia streghetta, portando anche il superfluo! 
		  Mi sfugge una risatina divertita, mentre mi  stiro un’ultima volta … prima di tirare su zaino e resto …  
		 
            Avviamoci verso il caffè …  
		  
		Mentre percorro quei pochi isolati che ci  separano, mi torna in mente il giorno del nostro primo incontro ..  
            Sono già  passati … uhm … quanti mesi? … ehm … ehm … è bene che me lo ricordi … al più  presto … o se Fran lo scopre … mi uccide … sob! 
		  Ci penso un attimo, continuando a camminare  … 
          Era  il giorno del suo compleanno … quindi il ventiquattro gennaio … e oggi è … che  giorno è?!? … aiuto … mi si fonde la testa! … uhm … è difficile stare con una  ragazza … soprattutto se ha un’ottima memoria come la sua! … lei dice che è per  via della sua natura di strega … io … penso che sia nata così! … mah! …  comunque … oggi è … il quattro agosto … quindi … quindi …  
		  Mi fermo un attimo … come se stando fermo tutto diventasse più semplice !...illuso che non  sono altro!... tsk ..   
		  Sono sette mesi e … undici giorni! … oh! .. ci sono riuscito! … 
		  A quel pensiero , sgrano gli occhi …  
          Già sette  mesi?!? … cavolo .. è passato tutto  questo tempo?.. così, senza rendermene conto?! … beh, certo .. non sono stati i  sette mesi più tranquilli del mondo, ma … sono stati anche i più belli! …  
		  Finalmente arrivo a casa di Fran … 
          Bene  … e ora …  
		  Non faccio in tempo a pensare ad altro, che  vedo salterellare fuori di casa, allegra come un grillo, la mia piccola combina  -guai ambulante …  
		  -Sei arrivato! … ritardatario! … - mi fa la  linguaccia …  
		  -Uhm … non è vero! … sono le sette  spaccate! … - rido divertito … tanto lo so dove vuole andare a parare …  
		  -Uhm … secondo me … devi farti perdonare …  e pagare pegno! … - ride sorniona … guardandomi ansiosa …  
		  -Va bene … però … non qui! … o tua nonna mi  uccide! … - 
		  -Ma non ci vede nessuno !… - fa un balzo in  avanti … sporgendosi verso di me, con il suo dolce faccino … chiude gli occhi e  … 
		  -Spiegami una cosa … perché, non mi chiedi  direttamente un bacio? … invece di inventarti che sono in ritardo ogni volta e  che devo farmi perdonare?! … - alzo un sopracciglio … aspettando la sua  risposta …  
		  Apre un occhio … leggermente contraddetta …  
		  -Ma non è una scusa! … sei davvero in  ritardo  … di qualche secondo! … - ride  sotto i baffi …  
		  -Ah! … ecco! … e se … io non volessi farmi  perdonare? … - le chiedo divertito …  
		  Spalanca subito i suoi occhioni cerulei  …  è incredula e allibita …  
          Non  resisto a vederla così … e scoppio subito a ridere! …  
		  -Cattivo! … - mi dice stizzita, mettendo il  broncio e facendo la finta arrabbiata …  
		  Il bello di questa tiritera … è che, ogni  giorno è così! … lei mi dice che sono in ritardo … io le dico che non è vero …  lei mi dice che devo farmi perdonare … sottintendendo un bacio … io faccio  finta di non volerlo fare … lei si arrabbia … e poi … quando meno se lo aspetta  … mi avvicino e …  
		  -Hey, voi due! … cosa state facendo lì,  sulla porta del caffè?!? … Allontanatevi subito! … - 
          Eccoci  … ci risiamo … sigh! … tanto lo so come va a finire …  
		  La nonna di Françoise sarà anche anziana,  ma … ha una vista migliore di un aquila … ed è più rapida di superman! … e infatti,  tempo alcuni secondi, ed è lì, vicino a noi…  
		  -Joe! … ricordati che la mia nipotina è una  brava ragazza ! … non devi comprometterla! … - 
          Io?!  … lei?! … ma … veramente … uhm … 
		  Annuisco, debolmente … mentre la mia dolce  streghetta dispettosa, ride divertita accanto a me …  
          Tanto  ti sento … e quando siamo soli … te la faccio pagare … a  modo mio! … non a modo tuo!... sappilo! …  
		  Per fortuna arriva Anna …  
		  -Vedo che siete pronti per partire!-  sorride mentre annuiamo entusiasti! … ma tempo un secondo e il suo volto  diventa serio … - Uno e due … vedete di fare i bravi. Mi avete convinto a  mandarvi da soli in vacanza , ma … guai a voi se combinate qualche guaio!-  conclude seria e inamovibile …  
          Di  che  genere? …  
		  -Mamma!Stai tranquilla!Vedrai che Joe mi terrà  a bada!-  
		  Mi volto verso la mia dolce metà …  
          Uhm …  non penso che tua mamma si riferisse a questo … comunque …  
		  -Di questo non avevo dubbi … infatti … mi  riferivo ad altro.- 
		  Appunto … immaginavo! … sospiro sconsolato … scuotendo rassegnato la testa,  mentre noto l’espressione interrogativa di Fran … che non capisce cosa intende  sua madre … 
		  -Mamma … cosa vuoi dire? … - il suo tono è  sempre così innocente … che fa tenerezza ! …  
          Il  problema è che … è così veramente! … sigh! 
		  Anna si volta verso di me, guardandomi  dritto in faccia con aria intransigente   ..  - Io e te ci siamo capiti,  vero Joe? … -  
		  Annuisco, demoralizzato … ma non perché le  mie intenzioni verso sua figlia non siano serie, e vedevo in questa occasione  una chance, ma … perché ormai questo discorso l’avevamo già affrontato più  volte … io e Anna …  
		  D’altronde, Françoise non ne vuole proprio  sapere di parlare con sua mamma di certe cose … e, giustamente, su chi bisogna ripiegare?!?! … sul figlio acquisito …  cioè io! … ma sinceramente … questi discorsi … me li sarei risparmiati! …  anche perché … anche se non l’ho confessato ad Anna … non sono certo alle prime  armi! … ma forse, questo è stato un bene non averglielo detto … ora che ci  penso! 
		  -Su … ora andate … o rischierete di perdere  il treno! … - 
		  Sì, è decisamente imbarazzante affrontare  questo tipo di discorsi … tutti assieme … davanti alla porta di casa … con la  gente che passa, guardando incuriosita …  
          Ma  perché la gente non riesce a farsi i fatti propri?!? Mah! 
		  -Va bene … andiamo … - mi volto verso di  lei … -Pronta Fran? … - le sorrido …  
		  -Sììììììì!!!!!Andiamo!Non vedo l’ora!- e  senza aspettare altro, si gira e si incammina senza aspettarmi …  
		  -Aspettami! … - le grido cercando di  rincorrerla …  
          Cercando  … perché vengo trattenuto per lo zaino da Anna …   che mi tira indietro verso di lei … sussurrandomi …   -Ricordati che è la mia bambina … trattala  bene e … non fare niente che io non approverei. - … il tono è minaccioso … - …  però, se proprio non ne potete fare a meno   … siccome conosco i bollenti spiriti di voi ragazzi … usa questi … - … e  mi porge una busta di carta bianca con dentro qualcosa … la apro e ne tiro  fuori una scatolina … 
		  Guardo sconvolto … prima la scatolina … e  poi Anna … 
          Ma …  ma … io … veramente …  
		  -Mi raccomando … guai a te se combini un  guaio. – mi guarda con aria turpe … mentre continuo ad avere un espressione  atterrita … e sconvolta …  
          Ma  perché devo essere io la mela marcia del gruppo?!!? … il maniaco con il chiodo  fisso?!? … ok … lo ammetto … Fran non sa neanche da che parte si comincia …  però … non ho mai dato adito di pensare solo a quello! … 
		  -Va … bene … - balbetto con un filo di voce  … 
		  -Ah … dimenticavo … - torna sorridente e  mi  abbraccia affettuosamente …               -Divertitevi! … - e poi,  continua, bisbigliandomi nell’orecchio …   -Perché pensi che sia nata ieri, tesoro mio? … non penserai veramente  che creda che tu sia alle prime armi?!? … quindi … ricordati … ti considererò  l’unico responsabile … se succede qualcosa … - 
          Ottimo  …  
		  -Ho capito … - sospiro lievemente … -Ora  posso andare? … prima che Fran se ne vada in vacanza da sola?! … non si vede  più all’orizzonte! … - 
		  Cerchiamo di sdrammatizzare …  
		  -Joe … ricordati quello che ti ho detto … -  … è seria … molto seria …  
          Devo  preoccuparmi? …  
		  -Sì … ho capito benissimo … - e dicendo  così, saluto Anna e sua mamma un’ultima volta   … affrettando poi il passo per raggiungere Fran …  
		  
		  
		Siamo alla stazione … seduti su una delle  panchine ad aspettare il treno … la mia piccola Fran è tutta sorridente … e  felice …  
		  -Sei contenta? … - 
		  Mi annuisce con un bel sorriso … guardando  verso il cielo azzurro, con quella sua aria così limpida e serena … -Sì …  molto! … è la prima volta che esco di casa … per andare in un posto così  lontano … da sola … senza la mamma e la nonna … - 
		  Una delle mani è posata sulla panchina,  mentre con l’altra tiene il cappello a tesa larga, perché teme che il vento  glielo porti via …  e intanto, muove le  gambe avanti e indietro, come una bimba sull’altalena … allegra e spensierata … 
          E’  così dolce la mia Fran … e questo vestito   le sta così bene …  
		  E’ un abito corto e leggero, con balze in  crepe satin rosa cenere … con due spalline sottili e scollo a vu …  
          Uhm …  ora che me ne accorgo … quella scollatura non attirerà troppo l’occhio?!? 
		  Ma il suono del treno mi distrae …  
		  -E’ arrivato il treno! … - balza in piedi  di scatto e, casualmente, la gonna le si alza un po’ per il movimento …  lasciando intravedere gli slip … rosa in pizzo …  
          Ehm …  Fran … forse è arrivato il momento che io e te si parli … molto  approfonditamente … di certe cose …  
		  A quel pensiero, mi torna in mente il  pacchetto che mi ha dato Anna … e senza sapere bene perché, lo tiro fuori dalla  tasca laterale dello zaino …  
          Uhm …  cosa?!?! … gusto frutta?!? …  
		  Guardo sconvolto e inorridito la confezione  …  
          Anna  stai male!!!!! 
		  -Dai, Joe! Muoviti!O perderemo il treno!- 
		  Mi riscuoto all’improvviso e,  frettolosamente, infilo la scatola al suo posto … seguendola rapidamente sopra  il vagone …  
		  -Sì, eccomi … - 
		  Ci mettiamo finalmente a sedere ai nostri  posti …  
          Ma  perché non salire mai nel vagone giusto?!? … voglio dire … c’è scritto sul  biglietto! … sigh … devo prendere in mano la situazione … o se lascio fare a  lei … finiamo nei pasticci come sempre …  
		  Abbasso la testa sconsolato …  
		  -Che c’è? … - 
		  -Uhm? … - 
		  -Perché hai quella faccia sconsolata? … e  poi … che cosa stavi guardando prima? ..- 
		  -Prima quando? … - 
          Facciamo  finta di non aver capito … magari si rassegna … e non continua …  
		  -Prima! … stavi rischiando di perdere il  treno! … - 
          Uhm …  ma perché non molli mai?!?!? …  
		  -Ehm … - … e ora che le dico?!? … mica posso dirle la verità?!? … - … una  scatola  … di … - … di cosa?!?!? … mi guardo attorno … cercando ispirazione … e non  so perché, finisco per guardare giù dal treno un bimbo con un palloncino in  mano …        - … di palloncini! … - … palloncini?!?!?! … mi porto una mano  alla testa … ma come mi è saltato in  mente una tale idiozia?!?!  …  
		  -Di palloncini?!?! … per fare cosa? … - mi  guarda con occhi innocenti …  
          Non  saprei … chiedi a tua mamma! … è lei che è convinta che voglia saltarti  addosso!    
		  -… per giocare! … - 
          Per  giocare?!?! … uhm … ma cosa mi prende?!?! …  
		  -Giocare?!? … - alza un sopracciglio …  
          Sì …  ma in un altro senso … non in quello che intendi tu … 
		  Aggrotto la fronte … -Beh … ecco … non si  sa mai … magari ci va di giocare … - … no  aspetta … così non va … - … volevo dire … che magari … - … che cavolo volevo dire?!? … qualcuno mi  aiuti …  
		  -Va bene … - alza le spalle e fa spallucce  in senso di assenso, tornando a guardare il cielo …  
          Uhm …  qualcuno lassù mi ha voluto bene …   tiro un sospiro di sollievo … per  fortuna, a certe cose non ci arriva … 
		  Mi lascio andare stancamente all’indietro,  sullo schienale della poltrona …  
          Speriamo  che non ci siano altri imprevisti …  
		  Neanche il tempo di dirlo che …  
		  -Scusate? … quel posto è libero? … - 
		  La voce di una ragazza ci distrae …  
		  Entrambi, alziamo la testa verso di lei …  
		  E’una ragazza bionda, dagli occhi azzurri …  con bel sorriso e una scollatura molto generosa … tanto che quella di Fran  sembra irrisoria! … ma guardando meglio … neanche la gonna non scherza! …      
		  -Sì … - rispondo leggermente turbato …  
		  -Bene!- sorride dolcemente e poi si volta  verso la sua destra - … Natsu!!!Vieni qua!Ho trovato un posto!- grida tutta  felice …  
          E  questa da dove è uscita?!?! …  
		  All’improvviso si vede spuntare un tipo  strano … con i capelli rosa?! …  sparaflesciati?!?!… 
		  Alzo un sopracciglio sconvolto …  
		  -Grande Lucy!!!!Tu sai sempre trovare una  soluzione!- sorride a trentadue denti mentre tenta di mettersi a sedere …  
		  -Hey!Ma dove credi di andare?!? … - lo  trattiene per lo zaino …  
          Questa  scena mi ricorda qualcosa … uhm …  
		  -Quel posto è mio!- dice la ragazza con  aria accigliata …  
		  -Ah! … - sorride, tentando di dissimulare  il dispiacere …  
          Poverino  … non lo invidio proprio … deve avere un caratterino non facile la ragazza…  
		  Lo guardo con compassione …  
		  -Ah, ma siete in due? … -  
		  A quella domanda di Fran, mi volto  atterrito verso di lei … perché ho la  brutta sensazione che a quella sua frase seguirà qualcosa di poco piacevole?!?!  …  
		  Le due si guardano … e l’altra bionda  annuisce …  
		  -Allora vi lascio il mio posto!- le dice  sorridendo  …  mentre io la guardo di sbieco…  
          Che  vuol dire che le lasci il posto?!?! … abbiamo preso questi posti da tre perché  non ci fossero problemi e ora …  
		  -Ah … ma tu?! … - 
          Appunto!  … tu?!? …  
		  -Non ti preoccupare!Mi metterò in braccio  al mio ragazzo!- 
          Eh?!?!? 
		  Mi giro nuovamente verso di lei, sgranando  gli occhi … ma non faccio neanche in tempo a protestare che me la trovo in  collo …  
          …  qualcuno mi aiuti …  
		  -Come sei gentile!Grazie!Natsu, come sempre  sei il solito fortunato! … - 
		  -Grazie!!!! – e senza aspettare oltre, si  mette a sedere …  
          …  qualcuno mi aiuti …  
		  Credo che la mia faccia sia abbastanza  sconvolta … perché vedo la ragazza mettersi a ridere …  
          …  qualcuno mi aiuti!!!!!!!! …  
		  Alla fine, il treno parte e io … mi  rassegno al mio destino …  
		  Le passo le braccia attorno alla vita per  tenerla … non si sa mai che voli distesa  nel mezzo del treno … a gambe all’aria! …   ne sarebbe in grado! …  
		  Mi sorride riconoscente, prima di voltarsi  verso gli altri due ragazzi … mentre io inspiro profondamente e … gli occhi mi  cadono proprio sulla sua scollatura …  
          Uhm …  è decisamente troppo scollata …   rimugino contraddetto … senza però distogliere lo sguardo …  
          Lo so  … dovrei distogliere lo sguardo, ma … 
		  Sospiro … Dio come sei bella … la tua pelle è così morbida … e ha un profumo così  buono … di vaniglia … e il tuo petto …  
		  Mi riscuoto … cosa diavolo mi passa per la testa?!? … scuoto la testa e ritorno  in me … e mi accorgo che Fran e l’altra ragazza parlano allegramente … così, mi  volto verso il ragazzo , ma …  
		  -Ehm … scusa, ma … - mi rivolgo alla bionda  spepera, interrompendo il loro fitto e impegnato dialogo … - … credo che il tuo amico … non stia bene … - 
		  La ragazza si volta verso di lui : il poverino  è cianotico e stordito …  
		  -Ah … - si volta verso di noi e sorride … -  … è senza speranza! … soffre di cinetosi! … male comune di tutti i Dragon  Slayer! … - conclude per niente preoccupata …  
          Dragon  Slayer? … è un gruppo musicale?!? … no … forse … quelli erano solo gli Slayer …  boh?!?! …  
		  -Uh!Poverino!Quanto mi spiace!- … Fran  rimane in silenzio per un attimo, riflettendo - … ora che ci penso … ho un  ottimo rimedio verso la cinetosi!!!- 
		  -Davvero?!- 
		  -Sì!Aspetta che lo cerco!-  
		  Apre la borsa e comincia a frugare …  
          No …  ti prego … no !… nessuna delle tue pozioni … o questo poverino rischia di  morire! …  
		  -Fran … - le sussurro …  
		  -Uhm? … dimmi … - 
		  -Ma … non sarebbe meglio lasciar perdere? …  voglio dire … non credo che sia il caso di … dargli una tua pozione … -  concludo a bassa voce mentre la vedo alzare la testa lentamente e guardarmi con  aria arrabbiata …  
          E’  inutile che mi guardi così!Sai che ho ragione! 
		  -Tranquillo!L’ha preparata la mamma! … - mi  dice piegando la bocca in quel suo modo … che significa che dopo faremo i conti  …  
          Uhm …  
		  Alla fine, tira fuori una boccetta con un  contagocce … -Eccola!Trovata!Vedrai che con questo gli passa !- sorride e  prende una pipetta piena … - … mi dai una mano? … gli dovresti aprire la bocca  … - 
		  -Certo!Subito!- … la ragazza sorride e poi  … non troppo gentilmente, apre la bocca al poverino …  
          Come  non lo invidio … capitare nelle mani di queste due! … forse sarebbe meglio per  lui morire …  
		  E mentre rifletto su questo, mi assale un  pensiero …  
          Ma  cosa gli ha dato?!? … e perché questa  ragazza si è fidata di una completa sconosciuta?!... avrebbe potuto dare del  veleno al suo compagno!?!?! 
		  -Ecco fatto!Tempo alcuni minuti e … starà  meglio!- 
		  -Oh, grazie! Di solito c’è Wendy che pensa  a lui, ma … questa volta viaggiamo soli … quindi … - fa spallucce …  
		  -Capisco … - 
          Ma  cosa?!? … non sai nemmeno chi sia questa Wendy!!!! … uhm … perché devi sempre  dare confidenza alla gente?!? …  
		  Dopo un paio di minuti il ragazzo sembra  stare effettivamente meglio … un po’ addormentato e imbambolato, ma … per lo  meno non è più cianotico …  
		  -Fran? … - le bisbiglio … -Cosa gli hai  dato? … - 
		  -Uhm … scopolamina!-  
          Scopolamina?!  … e lo dici così?!?! … è una droga! 
		  -Ma … la pianta da cui si estrae … è  proibita!!!- le dico a bassa voce, arrabbiato …  
		  -Uhm? … dici la belladonna?!-  
		  -E non urlare!?!?!- 
		  Metà passeggeri si girarono a guardarci …  
		  -Perché?! …   - mi riguarda nuovamente con quel suo sguardo ingenuo …  
          Il  problema non è lo sguardo … è che sei proprio così! … 
		  -Fran!Ma come ci sei riuscita?! … è un miracolo!Sei  una vera maga!- Lucy sorride contenta, mentre io impallidisco …  
		  -Grazie!Mi sto esercitando!- conclude  tranquillamente …  
          Io la  strozzo …  
		  -Fran!- la riprendo e lei si gira a  guardarmi contraddetta …  
		  -Che c’è?!Rilassati! … guarda che ti faccio  prendere una capsula di valeriana  a  dosaggio alto se continui! – 
          Mi  vuoi vedere morto?!? …  
		  Alzo un sopracciglio … uhm …. Ti strozzo … prima che scendiamo da questo treno  … giuro che ti strozzo !… ma come fai a non  capire?!? … non puoi dire così … tranquillamente a tutti che sei una  strega!?!?! 
		  -Uh!La prossima fermata è la nostra!Forza,  Natsu!In piedi!- 
		  I due si alzano e ci ringraziano ancora per  tutto …  
		  Appena scesi, Fran ritorna al suo posto … e  io tiro un sospiro di sollievo … quando vengo attirato proprio dalla voce di  Lucy che sta parlando con il ragazzo … 
		  Mi affaccio al finestrino e la vedo  stirarsi pigramente mentre parla con il suo amico e si incammina verso l’uscita  della stazione … -Sai, Natsu … credo che quella ragazza … sia una maga … - 
		  Sgrano gli occhi … Io l’avevo detto di stare attenta a ciò che dici! … mi volto  arrabbiato e preoccupato verso Fran … pronto a farle una bella ramanzina,  quando lei mi sorride ed esordisce …  
		  -Sai … credo che quei due … siano dei maghi  … -  
		  Spalanco gli occhi … e poi la bocca …  
          Cosa?!?  … 
		  -Co … sa? … - 
		  -Sì … credo che siano dei maghi … anche  perché … avevano quello strano simbolo tatuato … lei sul dorso della mano … e  lui sul braccio … - 
		  Lo so … ormai non dovrei stupirmi più di  nulla, ma … la tranquillità con cui me lo dice … mi lascia ammutolito … al  punto tale che, non mi accorgo neanche quando si sporge dal finestrino, a treno  ripartito, e grida ai due …  
		  -Ragazzi? … a che Gilda appartenete? … - 
		  I due si girano e le rispondono come se  fosse la cosa più normale del mondo, salutandola un ultima volta … -A Fairy  Tail!- 
		  Fran sorride, muovendo la mano in segno di  saluto  … -In bocca al lupo per la vostra  missione! Alla prossima!-  
		  E mentre il treno si allontana , io sono  sempre più sconvolto …  
          Forse  … non mi abituerò mai a questa strana condizione …  
		  
		Parte 2 
		-Posso farti una domanda? … - 
		  Siamo già sulla strada per il campeggio …  quando mi faccio coraggio e le chiedo spiegazione su un dubbio che ho da prima  ….  
		  Lei annuisce …  
		  -Come hai fatto ad accorgerti che erano  maghi? … avete qualcosa per cui vi riconoscete fra di voi? … - 
		  -Maghi e streghe … non appartengono proprio  alla stessa famiglia … utilizziamo i nostri poteri in modo diverso … comunque …  no … probabilmente è solo una questione di pelle! … - 
          Una  questione di pelle? … uhm … insomma qualcosa di cui io non avrò mai la  percezione … qualcosa che sarà sempre al di fuori di me …  
		  -Capisco … - rispondo leggermente  sconsolato … 
          Ci  sono delle volte che mi sento un po’ … a disagio .. un po’ estraneo al suo  mondo ... ma è normale … io non sono come lei …  
		  E mentre mi perdo in questi pensieri, senza  accorgermene, giungiamo finalmente al nostro campeggio …  
		  -Ci siamo! … - 
		  Alzo la testa e guardo l’entrata … Heaven’s Door … che nome insolito per un  campeggio … se non l’avessi visto … avrei  pensato ad un love hotel … mah! 
		  
		  
		Per montare una tenda, il tempo può variare  … da pochi minuti, ad anche  un’ora, se è  tanto grande …  
		  Ammettiamolo … la nostra è grande … tanto  grande … troppo grande! … Anna l’ha comprata dicendo che … se è grande è meglio! … ci si  sta più larghi! … cioè … traduzione della sua spiegazione … uno dorme da un  lato … e l’altro dalla parte opposta … ben distanti! … uffa … per carità … non è che  io abbia un’idea fissa, ma … non siamo dei bambini e … non stiamo neanche  insieme da pochi giorni! 
		  Comunque … a parte il tempo normale  necessario per montarla, la mia streghetta … ha pensato bene di volermi dare  una mano … uhm … così … più che  montare una tenda … è stato innalzare   una villa … il tempo, più o meno, è stato il medesimo! … per fortuna  siamo partiti presto … altrimenti, tra il viaggio e la tenda … saremmo arrivati  a sera senza neanche vedere il mare! 
		  -Abbiamo finito! … - esordisce divertita …  
          Ho  finito … siamo precisi! … dopo … guardo l’orologio … due ore e mezzo?!?!?! … scuoto la testa rassegnato … non c’è  speranza …  sei proprio una piccola strega pasticciona …  
		  -Sì … finalmente … - concludo, sospirando …  -Bene … mettiamo la roba dentro e poi … andiamo a fare un giro! Che ne dici? – 
		  -Sììììì!!!!Sbrighiamoci!!!!!- 
		  Guardo contraddetto il divisorio … Tenda con tanto di divisorio in mezzo … mah!  … va bene essere la mamma e voler tutelare la virtù della propria figlia,  ma … è un po’ ridicolo … tanto, se deve succedere … non è certo il divisorio  che ce lo impedirà! … 
		  Comincio a tirare fuori un po’ di cose  dallo zaino … quelle più importanti … da avere sempre a portata di mano …  
		  -Io ho finito! … - 
		  Piomba nel mio lato della tenda tutta  sorridente, con tanto di tote bag strapiena in mano …  
		  La guardo interdetto …  
		  -Hai già fatto?!? … - 
		  -Sì!Mi ero organizzata già da casa!E’ tutto  riposto alla perfezione!Ho dovuto solo mettere il necessario nella borsa da  mare!... – 
          Nella  borsa da mare?! … e quella sarebbe una borsa da mare, con tanto di  necessario?!? … a me sembrava più una valigia con mezza casa …  
		  -Ah … - alzo un sopracciglio …  
          Io ho  appena iniziato …  
		  Mi guarda turbata, vedendo che devo  ancora  tirare fuori la maggior parte  della roba e così … -Ti posso dare una mano!Che ne dici?- 
		  -Va bene … ti ringrazio … tira pure fuori  la roba dallo zaino … poi ci penso io, appena ho finito di sistemare qui … - 
		  Mi volto a sistemare alcune cose e tempo  due secondi, sento un urlo che mi gela il sangue …  
          E ora  che è successo?!? …  
		  Mi giro verso di lei esasperato, ma appena  lo faccio, sgrano gli occhi … impallidendo e maledicendo il momento in cui ho  accettato il suo aiuto …  
		  -Fran … ti posso spiegare … non è come  pensi … - 
          Più o  meno …  
		  Mi guarda con faccia sconvolta e incredula  … tenendo in mano quella maledetta confezione … 
		  Mi avvicino, ma la vedo indietreggiare …  
		  -Fran … aspetta … non è come pensi … - 
		  -Stammi lontano!!!!!!Sei solo un maniaco!-  mi getta la confezione addosso e scappa via, dal suo lato della tenda,  richiudendosi dentro …  
          Maniaco?!?  … veramente io … non ho fatto niente …  
		  Mi guardo contraddetto attorno …  
          Possibile?!  … non ho fatto niente … neanche un pensiero! … e poi, tutto mi si ritorce  contro?!? …  
		  Sbuffo nervosamente …  
		  -Fran … -  
		  Vado da lei … 
		  -Fran? … posso entrare? … - 
		  -No!- 
		  Il tono non promette bene …  
		  -Fran … ti prego … giuro che … non è come pensi  … - 
		  -Bugiardo!- 
          Bugiardo?!?  … ma insomma! … ma in che cavolo di guaio mi ha infilato Anna?!?! .. 
		  -Fran … ti prego … non sono un bugiardo …  te lo giuro … non è come pensi!- 
		  Non mi risponde …  
		  -Fran … per favore … lo sai … non potrei  mai obbligarti a fare niente che tu non voglia … - 
		  -Cosa vorresti dire?!?! … che io lo  voglio?!?! … maniaco! … - 
          Uhm …  perché deve sempre capire male le mie affermazioni?!?! … uffa …  
		  -Non sono un maniaco! … e basta chiamarmi  così!Non ho fatto niente! … - mi sto spazientendo … non so perché, ma … queste  sue bizze ingiustificate … mi stanno facendo innervosire …  
		  Non mi risponde ..  
		  -Françoise … ora basta … smettila di fare  la bambina ed esci da lì!- 
		  -No!- 
          Argh!!!!!! 
		  -Allora fai come ti pare! … io esco! …  quando avrai deciso di parlare come due persone adulte … vienimi a cercare! …  mi troverai al bar del campeggio … - e dicendo così, esco dalla tenda e me ne  vado …  
		  
		  
		Non  avrei dovuto reagire così … è già passata mezz’ora e di lei neanche l’ombra .. 
		  Bevo distrattamente la mia bibita ..  guardando assente di fronte a me …  
		  -Hey … perché quell’aria triste? … - 
		  Sobbalzo leggermente … e mi volto a  guardare chi mi ha rivolto parola …  
		  La ragazza mi sorride … è la barista del  locale …  
		  -Ecco io … - 
		  Si avvicina .. 
		  -E’ la prima volta che ti vedo … sei appena  arrivato? … - 
		  Annuisco … ancora un po’ interdetto …  
		  -Appena arrivato e così triste?! … e come  mai? … non sei qui in vacanza? … - 
		  -Sì, però … - 
		  Mi torna in mente la stupida discussione  avuta prima con Fran e …  
		  -Sei in vacanza con i genitori? … o con gli  amici? … - 
		  -No , con … la mia ragazza … - rispondo  flebilmente …  
		  E’ perplessa …  
		  -Ah … - dice con voce appena udibile …  
		  Pochi istanti dopo, arrivano al bar due  tipi e subito la ragazza va a servirli … e a   giudicare dal comportamento dei due ragazzi … sono interessati a tutto  tranne che a bere! … se la mangiano con gli occhi … ma lei sembra non essere  molto interessata …  sorride ed è gentile  con loro … scherza e, senza essere scortese, risponde a tono alle loro battute  …  
		  Dopo alcuni minuti, torna da me …  
		  -Quindi? … che dicevamo? … ah, sì … che sei  qui in vacanza con … la tua ragazza… - il tono della sua voce si affievolisce …  - … è per lei che sei così triste?...- 
		  Inconsciamente abbasso gli occhi … 
		  -Capisco … e come mai? … - 
		  Alzo gli occhi verso di lei …  
          E’ un  po’ difficile da spiegare … non saprei da dove cominciare …  
		  -Ecco … è perché … - 
          Non  posso certo rivelarle il motivo … 
		  -Fammi indovinare … è la solita ragazzina  viziata, che si porta dietro tutta casa … e che, se non ha le sue comodità, fa  le bizze? … - 
		  La guardo un po’ contraddetto …  
          Non è  eccessivo fare delle affermazioni simili senza neanche conoscere la persona?... 
		  -No … non è quello … anzi, da  quel punto di vista … è una persona che si  adatta molto facilmente … - 
          Sta  con me … questo la dice lunga … 
		  -E allora, dove è il problema? … - mi  guarda in attesa di una risposta … che io tardo a darle …  - Vabbè … comunque sia,  se io fossi la tua ragazza … - fa  una pausa, volutamente …     - … non ti lascerei mai …  solo .. qui, al bar … con un’altra … - 
          Si  dice … chi vuol intendere … intenda … uhm … 
		  -No … è stato tutta colpa mia .. ecco tutto  … - abbasso la testa, pensieroso … 
          Forse  dovrei tornare da lei …  
		  Ma mentre sto riflettendo  proprio su quella possibilità, mi sento  sfiorare una spalla ... 
		  Mi volto …  
		  -Fran! … - 
		  La guardo con occhi sorpresi …  
		  Mi si getta al collo, facendomi quasi  cadere giù dallo sgabello …  
		  -Perdonami … ho sbagliato … - il tono della  sua voce è molto dispiaciuto …  
		  Mi riprendo rapidamente dalla sorpresa e  l’abbraccio felice, accarezzandole i capelli…  
		  -Fran … non è colpa tua … sono io l’unico  responsabile … - 
		  Mi stringe ancora più forte, mentre  nascondo il viso nell’incavo del suo collo   e le do un piccolo bacio per calmarla …  
          Che  buon profumo che ha la mia piccola streghetta … è così dolce e inebriante … ma  anche così, distensivo e calmante ..  
		  La tengo stretta a me … incurante  degli  sguardi dei passanti …  
		  -Su … torniamo alla tenda … prendiamo  qualcosa e andiamo a fare un giro! … che ne dici, piccola? … - 
		  Annuisce …  
		  Mi allontano da lei … quel poco che basta  per guardarla in volto … ha gli occhi rossi e gonfi …  
          Fran  … non volevo farti piangere …  
          Mi  sento in colpa … 
		  -Perdonami … - le risistemo una ciocca di  capelli dietro all’orecchio … 
		  -Perdonami tu … sono stata … una stupida …  e una bambina … non dovevo reagire così … - 
		  Scuoto la testa … -No … ma ora basta  parlarne … andiamo a divertirci! … su!- le sorrido e lentamente vedo tornare il  sereno nei suoi occhi …  
		  Mentre andiamo via, saluto la ragazza del bar  con la mano … ma lei mi considera appena …  
          Pace  …  
		  
		  
		Il resto della giornata è poi filato tutto  liscio …  
            Per  fortuna, non ci sono stati altri intoppi …  
		  Abbiamo preso le biciclette e abbiamo fatto  un giro lungo mare e poi, nel parco naturale vicino al campeggio … 
		  Fran era entusiasta! … in quest’ultimo,  abbiamo visto conigli … scoiattoli … anatre … e anche un piccolo cerbiatto …  
		  La mia streghetta era incantata … non aveva  mai visto degli animali simili! …  
		  D’altronde, stando chiusa praticamente nel  caffè, non era mai uscita, tranne che per andare a scuola … e quindi non aveva  mai visto ciò che ogni altra persona avrebbe considerato normale …  
		  A quel pensiero, senza rendermene conto,  sospiro …  
		  -Come mai sospiri? … - 
		  La sua voce mi riscuote … ha la testa  appoggiata placidamente sulla mia spalla, mentre guardiamo il cielo stellato in  riva al mare …  
		  -Sono un po’ stanco … - 
		  -Anche io … - sbadiglia …  
		  -Hai sonno? … - 
		  -Un po’ … - 
		  -Vuoi tornare in tenda? … - 
		  -Fra pochino … stiamo ancora qualche minuto  … - 
		  Si allontana da me … e si sdraia sul telo … 
		  La guardo … al riflesso della luce delle  stelle, sembra così fragile e delicata … come una bambola di porcellana …  
		  Mi piego verso di lei … 
		  Chiude gli occhi e trattiene il respiro …  
          Chissà  perché  fa sempre così,  prima che la baci ? …  
		  Mi sfugge un sorriso … un attimo prima di  posare le mie labbra sulle sue …  
          Sono  calde … molto calde … e morbide … sanno di salsedine …  
		  E senza accorgermene, cresce in me il  desiderio di approfondire quel bacio …  
		  La mia lingua scivola nella sua bocca … la  sento protestare debolmente , ma poi accetta la mia intrusione … e lascia che  io la esplori dolcemente … assaggiando il suo delizioso sapore …  
		  E’ completamente persa per me … ne sono  cosciente, per quanto … neanche io sia molto lucido … un suo bacio, è in grado  di svegliare ogni mio senso … stordendomi contemporaneamente …  
		  Quando mi stacco da lei, ho il respiro  alterato … e la vista è annebbiata … offuscata solo dalla sua figura … il suo  petto si alza e si abbassa rapidamente … quasi convulsivamente … ha provato il  mio stesso sconvolgimento e questo … mi riempie di gioia …  
		  Si sfiora le labbra … ha gli occhi ancora  chiusi … vorrei baciarla nuovamente, ma appena mi avvicino, sento la sua mano  aperta sul mio torace che mi respinge …  
		  -Aspetta … - prende fiato … la voce le  trema … - … io credo che sia meglio … se torniamo alla tenda … ho davvero sonno  ora … - conclude abbassando la voce …  
		  Sentendo quelle parole … mi sento un po’ …  demoralizzato … rifiutato … lo so … non dovrei avere fretta … e non ne ho! … ma ho così tanta voglia  di baciarla nuovamente, che senza accorgermene sospiro contrariato …  
		  -Va bene … - rispondo rassegnato … e  onestamente? … un po’ stizzito …  
		  Non dovrei esserlo … devo darle tempo …  tutto il tempo che vuole, ma … rifletto un attimo … forse Anna ha ragione … forse ha fatto bene a … darmi quella scatola …  
		  -Andiamo … anche io … ho improvvisamente  sonno … - il tono con cui pronuncio quelle parole, non è dei più tranquilli … e  probabilmente, mi deve essere uscito un po’ male, perché la vedo aprire  improvvisamente gli occhi e guardarmi  avvilita …  
		  Mi alzo in piedi, rapidamente, senza  aggiungere altro … e poi, l’aiuto a fare la stessa cosa … prendo il telo ed  inizio ad avviarmi verso il campeggio, mentre lei mi segue taciturna … 
		  
		Parte 3 
		Uhm …  che notte pessima … non ho chiuso occhio …  
		  Mi alzo a sedere …  
          Forse  è per via di quello che è successo ieri sera …  
		  Non ho fatto altro che pensarci tutta la  notte … non so cosa mi stia prendendo, ma … il desiderio di averla accanto ...  di sentirla oltre la mia pelle … sta diventando necessità … bisogno …  
          Che  devo fare? … 
		  Ma proprio mentre sto per alzarmi, vedo  affacciarsi il musetto allegro di Fran … 
		  -Buongiorno! … - 
		  Mi sorride contenta …  
		  -Buongiorno! … dormito bene? … - le chiedo  felice di vederla lì …  
		  -Sì! E … - entra dal mio lato, tenendo in  mano un vassoio con brioche e spremuta d’arancia … -Ta dah! –  
		  -E questa?! … -la guardo stupito ..  
		  -Colazione a letto!-  
		  Sorrido … ma non faccio in tempo a dirle  grazie, che le cade di mano il vassoio … rovesciandomelo addosso …  
		  -Oh!- sgrana gli occhi mentre io trattengo  un imprecazione … -Scusami!!!!! – 
          Se  c’è una cosa di te che rimane costante … è che colpisci sempre … sob!  
		  -Per fortuna … non avevi preso il  cappuccino … o il tè caldo !… - sospiro, togliendomi di dosso … quella che  doveva essere la nostra colazione …  
		  -Scusami … - mi chiede dispiaciuta con le  lacrime agli occhi …  
		  La guardo un po’ rassegnato …  
		  -Non cambierai mai, vero? … - 
		  Mi guarda in silenzio, triste e  demoralizzata, con quegli occhioni grandi e sinceri …  
		  -… perché … io ti voglio così come sei ..  per sempre … - continuo mentre la sua espressione muta … diventando  piacevolmente sorpresa …  
		  -Ma … se sono un totale pasticcio? … - …  mugola, mentre con lo sguardo indica il disastro appena combinato … -Non ne  combino una dritta … e sono una calamità naturale … soprattutto se riguarda te  … e poi … io … - abbassa gli occhi …  
		  -Fran … basta … non ti cambierei per niente  al mondo … - sorrido … - … anche se sei un po’ … - … quale sarebbe il termine  più appropriato? … - … un piccolo disastro ambulante! … sei la mia dolce  streghetta … - mi viene da ridere a guardare la sua espressione che passa da  perplessa a leggermente divertita ...   –Dai … ora aiutami a togliermi questa roba di dosso e … andiamo a fare  colazione!- 
		  Annuisce pacatamente …  
		  Esco dalle coperte e mi alzo, ma subito ho  una strana sensazione … è come se fossi scrupolosamente osservato … così, mi  volto verso Fran …  
		  - … perché mi guardi così? … - 
		  La vedo arrossire e distogliere rapidamente  lo sguardo …  
		  Mi guardo addosso …  
          Non  ho niente che non vada …  
		  Tace … senza rispondere … e continua a  tenere gli occhi bassi … mentre finiamo di raccogliere la roba …  
		  -Bene … ora prepariamoci! … che ne dici di  andare al mare, oggi? … - 
		  -Va bene … - 
          E’  strana …  
		  -Tutto bene? … - 
		  -Sì … sì … -  
		  Continua a non guardarmi …  
		  Mi avvicino, ma lei sobbalza indietro …  -Vado a prepararmi … - e corre via, lasciandomi solo … interdetto … senza  capire che cosa le sia preso …  
		  
		  
		Che  caldo!! … e che mare! … non vedo l’ora di buttarmi in acqua!!! … 
		  Stendiamo i teli ed io inizio a togliermi  gli abiti …  
		  -Wow!Hai visto che mare strepitoso? … - 
		  Mi volto verso Fran … è a sedere sul telo,  con le ginocchia al petto e il mento appoggiato su di esse … e si tiene nascosta  sotto la tesa del suo cappello … 
		  -Non … ti svesti? … - 
		  -Uhm … per ora … no … sto bene così …   - conclude atona …  
          Che  cosa le prende? …  
		  Finisco di spogliarmi … e poi mi siedo  accanto a lei …  
		  -Non ti va di andare a fare un tuffo? … - 
		  -Per ora no … tu vai pure … se vuoi … - 
          Perché  ho la sensazione che quel … se vuoi … sia molto più di quello che sembra? .. 
		  -Va bene … - 
		  Così mi alzo e vado a tuffarmi …  
		  Il mare è decisamente caldo, nonostante sia  ancora presto …  
		  Faccio una bella nuotata e poi mi fermo in  mezzo al mare … a gustarmi i raggi del sole …  
		  -Ciao! .. – 
		  Mi volto di scatto … e rivedo davanti a me  la ragazza del bar ..  
		  -Ciao … - 
          Che  ci fa qui? …  
		  Si avvicina …  
		  -Ieri poi … non ci siamo presentati … -  sorride … - … cause avverse ce lo hanno impedito … -  
          Cause  avverse? … Fran non è una causa avversa …  
		  -Non direi … cause avverse … - 
		  Aggrotta la fronte … leggermente  contrariata …  
		  -Va bene … chiamala come ti pare … -  sorride di nuovo … - … comunque .. io sono Hisui … - 
		  -Piacere … - … sono leggermente contrariato  … non so perché, ma … c’è qualcosa di strano in lei … - … io sono Joe … - 
		  Piega la bocca in un modo strano … quasi  soddisfatto …  
		  -Piacere … Joe … - … mi guarda in silenzio  … - .. ti va di fare una nuotata? … - 
		  -Ecco   …  io … dovrei tornare a riva … - 
		  -Come mai? … non sarà mica per quella piaga  della tua ragazza?! … spero .. – 
          Piaga?  …  
		  -Non è una piaga … - 
		  -E allora cosa è? … perché non è qui con  te? … e perché ieri avete litigato? … - 
          E  perché tu mi stai parlando come se mi conoscessi da una vita? … senza averne  neanche il diritto? …   
		  -Scusami, ma … non credo che … sia una cosa  che ti riguardi … e soprattutto .. non mi piace che parli di lei in questo modo  … non la conosci nemmeno … - 
		  Faccio per andarmene, quando …  
		  -E’ solo una bambina … non ha neanche il  coraggio di stare con te … - 
		  Mi volto verso di lei … turbato per quella  affermazione …  
		  -Non è per questo che avete discusso ieri?  … perché … lei non ha il coraggio di dormire con te? … - conclude con tono  esplicito e sicuro …  
		  Sgrano gli occhi … come fa a saperlo? … cosa diavolo sta succedendo? …  
		  Piega un angolo della bocca, divertita e  compiaciuta per la mia reazione … -Quando ti stancherai di lei … vienimi a  cercare … io non ho né le sue paure … né i suoi dubbi … - e così dicendo, si  allontana, senza dire altro … lasciandomi ammutolito …  
		  
		  
		Cosa  voleva dire? … io non ho né le sue paure … né i suoi dubbi? … che paure? .. che  dubbi? … e lei … come fa a sapere? …  
		  Cerco di riflettere mentre sono sdraiato  accanto a Fran … non si è mossa neanche di un centimetro, da come l’avevo  lasciata … è rimasta rannicchiata in sé per tutto il tempo …  
          Cosa  sta accadendo? … perché quella ragazza mi parla con quel modo così sicuro, come  se sapesse tutto? … e perché, invece, Fran è così introversa e seria? …  
		  Mi alzo a sedere …  
		  -Fran? … tutto bene? … forse … non ti piace  il mare? .. – 
		  -No … - .. non mi guarda … continua a stare  nascosta sotto la tesa del cappello …  
		  -Allora … vuoi tornare in tenda? … o vuoi  andare a fare una camminata lungo la battigia? … - 
		  -No … va bene così … mi piace guardare il  mare e il suo movimento … ha qualcosa di … magico … non trovi? … è come un  incantesimo … che ti ruba l’anima … - la sua voce si affievolisce … diventando  un sussurro …  
          Che  ti ruba l’anima? …  
		  
		  
		Davanti a noi il sole sta tramontando,  dipingendo tutto di un rosso aranciato e regalandoci un paesaggio unico e  romantico …   
		  Sulla spiaggia non ci è rimasto quasi più  nessuno … solo noi e alcuni altri ragazzi …  
		  -Che bel tramonto … - sospira …  
		  Sobbalzo, leggermente stupito di sentirla  parlare ... era rimasta in silenzio tutto il giorno … senza dire una parola …  
		  -Sì … è vero, ma … - … è tutto il giorno  che sento quel peso sul cuore .. - … che hai? … perché … non hai voluto fare  neanche un tuffo? … - 
		  Non mi risponde  …  
		  Poi, dopo alcuni istanti  …  
		  -Stasera … ho sentito che ci sarà una festa  in spiaggia … che ne dici di andarci? … - 
		  La guardo contrariato …  
          Perché  hai cambiato discorso? … perché non vuoi dirmi cosa  hai? …  
		  -Che ne dici?... a me piacerebbe andarci ..  - … continua, facendo finta di nulla …  
		  -Sì .. va bene … se vuoi … - il mio tono è  teso e anche un po’ preoccupato ..  
          Cosa  le sta succedendo? … eppure, ieri .. andava tutto bene … almeno fino a quando  non ha trovato quella confezione … possibile  che … mi stia tenendo ancora il broncio? … no .. non è possibile … stamani, mi  ha portato anche la colazione … 
		  La vedo alzarsi e raccogliere la sua roba …  - Vado a prepararmi allora … ti aspetto in tenda … - 
		  E senza dire altro, se ne va via .. e io  resto come un perfetto idiota a guardarla allontanarsi …  
		  Mi passo una mano sulla fronte … 
          Cosa  c’è che non va? …  
		  Sospiro nervoso e mi alzo …  
		  Inizio a rivestirmi, quando sento una mano  sfiorarmi la schiena … 
		  Mi volto … pensando che sia Fran … invece …  
		  -Hisui … - 
		  Mi sorride … -Allora? … sempre  solo? … - 
		  Inspiro profondamente …  
          Questa  ragazza sta giocando pesantemente con la mia pazienza … 
		  Senza risponderle finisco di vestirmi …  
		  -Ti ha mollato di nuovo solo? … uhm …  questo è un chiaro segno … non credi? .. – 
          Un  chiaro segno per cosa? … sentiamo ….  
		  Mi guarda da testa a piedi, in modo strano  … osservandomi attentamente .. . poi all’improvviso, si avvicina a me, tanto  che posso sentire il suo respiro sul mio volto ..  
		  Poggia le sue mani sul mio torace … chiude  gli occhi e inspira profondamente …  
		  -Che buon profumo che hai … è così virile e  sexy … - … riapre lentamente le palpebre … e fissa il suo sguardo nel mio … - …  non ti sei ancora stancato di quella ragazzina? … - si avvicina ulteriormente …  - … non hai voglia di avere una vera donna … nel tuo letto? … - 
		  Rimango impassibile … fino a quando non  finisce di parlare … e poi le afferro i polsi e la allontano …  
		  -Io non voglio nessuno … che non  sia Françoise … capito? …   – la guardo arrabbiato e stizzito per il suo  comportamento irriverente … mentre lei incrocia le braccia e piega la testa di  lato …  
		  -Come vuoi … io sono paziente … aspetterò …  nell’ombra … e ti accoglierò a braccia aperte … sotto le mie lenzuola … quando  ti deciderai … - mi sorride un’ultima volta, con quel suo modo strafottente e  lascivo … prima di girarsi e andarsene via … senza neanche un piccolo dubbio  nelle sue parole …  
		  
		  
		Prima di tornare alla tenda, mi sono  fermato a farmi una doccia … ne avevo bisogno … avevo i nervi a fior di pelle …  non che ora non li abbia, ma … per lo meno mi sento meno teso …  
		  Entro in tenda …  
		  -Fran … sono tornato … - 
		  Dall’altra parte del telo la sento  impercettibilmente sobbalzare …  
		  -Ciao … - 
		  -Ciao … tutto bene? … - 
		  -Sì … sto finendo di prepararmi … - 
		  -Ok … allora, vado a farlo anche io …  quanto ti manca? … - 
		  -Ancora dieci minuti … - 
		  -Va bene … allora, quando hai fatto ..  aspettami pure fuori .. – 
		  -Va bene … - 
		  Così, mi infilo nel mio lato della tenda e  comincio a togliermi gli abiti del giorno …  
          Non  che mi servano dieci minuti per cambiarmi, ma … ho bisogno di riflettere …   
		  
		  
		Senza accorgermene, passano quasi venti  minuti …  
            Oh,  cavolo! … non me ne ero accorto! … esco  rapidamente … e mi guardo a giro agitato, senza vederla …  ma poi finalmente la trovo … è seduta su un  muretto , poco distante dalla tenda … così, le corro incontro …  
		  -Fran! … scusami … ci ho messo più di  quanto pensassi … - 
		  Si alza in piedi e mi guarda tranquilla …  sorridendomi …  
		  Mi fermo davanti a lei e subito il mio  sguardo cade sul suo abbigliamento … ha indosso un vestitino corto, di voile  rosa, con stampa a fiori … con maniche a sbuffo e una bella scollatura tonda …  e una cintura di pelle marrone, a fascia, proprio sotto il seno …  
		  Si è messa anche un paio di sandali in  pelle dello stesso colore della cintura, con il tacco e i laccetti alla  caviglia …  
		  Lo ammetto … sono senza fiato …  
		  -Sei … bellissima … - 
		  Abbassa la testa, arrossendo … e si  risistema con imbarazzo, una ciocca di capelli dietro all’orecchio … 
		  -Andiamo? … - mi chiede con voce esitante …  
		  -Sì … - le prendo una mano e gliela stringo  forte … -Andiamo … - 
		  
		  
		La serata scorre tranquilla … la festa in  spiaggia è molto carina e colorata … fuochi .. musica …  danze … festoni colorati … e io sono una tra  le persone più felici al mondo, in questo momento! 
		  E come potrei non esserlo? … quando ho  accanto a me una persona così speciale come la mia Fran? …  
		  -Joe? … vado un attimo in bagno … - 
		  -Vuoi che ti accompagni? … - 
		  -No … non importa … tu aspettami pure qui …  - e sorridendomi dolcemente, si allontana … 
		  Intanto mi avvicino al mare … e inspiro  profondamente il suo profumo di salsedine .. 
		  Mi bagno i piedi …  
		  L’acqua è ancora calda … e il cielo è  illuminato da stelle particolarmente brillanti, che si specchiano sulla  superficie quieta del mare …  
		  -E’ la notte perfetta per fare un bagno di  mezzanotte … nudi .. – 
		  Mi volto di scatto … -Hisui? … - 
          Da  dove appare sempre, all’improvviso? …  
		  Sorride … con quel suo modo così sfacciato  e sicuro  …  
		  -Sì … proprio io … e tu … di nuovo solo … -  … le sfugge una risatina …  
		  -Non è come pensi … -  
		  -Uhm … sarà … comunque … se vuoi … possiamo  buttarci in acqua … e fare il bagno assieme … che ne dici? … - 
          Ma  anche no! …   
		  -Non credo che sia una buona idea … - 
		  -Dici? … - 
		  Un istante dopo, la vedo togliersi la  maglietta e i pantaloncini … rimanendo in biancheria di fronte a me …  
		  Poi, senza dirmi altro, mi passa accanto e  si butta in mare … 
          E’  folle … sì, decisamente …  
		  Da un lato vorrei andarmene … e lasciarla  sola, ma … dall’altro … non so che fare .. e  se poi le succede qualcosa? … ma sei poi  arriva Françoise e pensa male? …  
		  -Allora? … cosa aspetti? … vieni!… vedrai  che non te ne pentirai … - 
		  La guardo interdetto, mentre nuota come un  pesce nel mare … 
		  Ad un certo punto, si ferma e si immerge …  passano alcuni secondi … poi altri ancora …   ma lei non risale …  
          Stupida!  … 
		  Mi getto in mare e mi dirigo dove l’avevo  vista immergersi … 
		  Prendo aria e mi butto sotto, alla sua  ricerca … per fortuna la ritrovo subito … e la riporto su …  
		  -Ma sei impazzita?! … che ti salta in  mente?! … - 
		  La tengo tra le braccia e dopo un secondo  di scombussolamento, la vedo sorridere e buttarmi le braccia al collo … 
		  Non faccio in tempo a scansarmi che le sue  labbra si posano sulle mie …  
		  E’ un bacio ardente … famelico … e lascivo  …  
		  Mi stordisce e per un istante non riesco a  respingerla …  
		  Sono solo alcuni attimi, ma è come se il  tempo si fosse fermato …  
		  Mi riscuoto bruscamente e l’allontano da me  …  
		  Sono furioso …  
		  -Hisui … cosa ti è saltato in mente? … - 
		  -Niente … che tu non volessi … - piega la  bocca in un modo decisamente lussurioso mentre io mi passo la mano sulla bocca  …  
		  Non so perché, ma sento le labbra bruciare  … come se mi fossi passato del sale su una ferita … è una sensazione dolorosa …  e tutt’altro che piacevole …  
		  Mi allontano arrabbiato e torno a riva …  
          Se la  sa cavare benissimo da sola … non ha bisogno del mio aiuto …  
		  Così, ritorno verso la festa … in cerca di  Fran … ma mentre cammino, mi assale una strana sensazione …  
		  E’ come se ci fosse un’anomalia … qualcosa  di strano … che però non riesco a realizzare … ma cosa? …  
		  Finalmente la trovo, ma … ha uno sguardo  strano … e la sua espressione è vuota e assente … e vaga senza una meta tra la  gente …  
		  La raggiungo e l’afferro per un polso …  
		  -Fran!Dove eri finita? … - 
		  Alza lo sguardo verso di me … e si riscuote  … mi guarda con aria confusa … forse si chiede perché sono … bagnato fradicio …  
          Già …  che scusa posso darle? .. non posso dirle la verità … altrimenti …  
		  -Joe … - sussurra spaesata … prima di  buttarsi tra le mie braccia … e stringersi a me.. 
          Fran  … che sta succedendo? … che ti prende? …  
		  -Per favore … torniamo alla tenda … - mi  chiede supplichevole, senza neanche chiedersi che cosa mi sia successo …  
		  -Va bene, ma … - 
		  Inizia a tremare … e la sento singhiozzare  …  
          Fran  …  
		  Così, senza chiederle ulteriori spiegazioni,  la riaccompagno alla nostra tenda …  
          Non  ha voluto sapere … e neanche si è posta il problema del perché avessi gli abiti  bagnati …  
		  
		  
		It feels like my heart will stop,  can’t you come back to me? 
		  But it’s no use even if I regret 
		  I can’t erase you and I can’t take it back 
		  Love is so strange because you know  what it’s worth after it’s over 
		  I fill up my heart with painful tears but it hurts so much 
		  This pitiful image wasn’t me, I used  to not cry 
		  But why I am so not like myself for this love, for this time, why am I like  this, why? 
		  It feels like my heart will stop,  can’t you come back to me? 
		  But it’s no use even if I regret 
		  I can’t erase you and I can’t take it back1 
		Siamo distesi sopra la mia coperta … in  completo silenzio …  lei con la testa  sulla mia spalla … e io con gli occhi persi nel vuoto … 
            Vorrei  chiederti spiegazione, ma … probabilmente non è il momento …  
		  La sento agitarsi debolmente nel mio  abbraccio, così mi volto verso di lei … ha   gli occhi chiusi e il volto contratto in un espressione di paura …  
		  -Fran … - le sussurro preoccupato …  
		  Riapre bruscamente gli occhi … e si alza di  scatto a sedere … 
		  Con lentezza mi alzo anche io ..  
		  -Fran? … cosa sta accadendo? … che hai? … - 
		  Rimane un attimo in silenzio … e senza  guardarmi, mi risponde  … -Niente … credo  di essermi addormentata … e di avere fatto solo un brutto sogno … ecco tutto …  - 
          Possibile?  … da quando ti conosco .. non ti ho mai sentito parlare di brutti sogni …  
		  Allungo una mano verso di lei, ma la vedo  ritrarsi …  
		  -Che c’è? … ti prego .. dimmi cosa ti sta  succedendo? … non voglio vederti stare male … - 
		  Si porta una mano al petto … -Stai  tranquillo … è tutto a posto .. – continua a non guardarmi in faccia …  
		  Si alza … -Vado a dormire … notte … - 
		  -Aspetta … - … deglutisco  a fatica .. - … perché … non rimani qui … con  me … stanotte? … - … non so il perché, ma … appena ho finito di pronunciare  quelle parole, sento che mi manca l’aria … come se non avessi più fiato …  
		  -No … non me la sento …  perdonami … -e senza dire altro, mi lascia  solo …  
		  Cosa sta succedendo? … cosa ci sta  accadendo? … possibile che … io e te … non siamo veramente legati … come ho  sempre pensato? …  
		  
		Parte 4 
		Il giorno dopo, mi sentivo uno straccio …  ero nervoso … e suscettibile … scontroso e assente … e più cercavo di non  mostrarlo e più emergeva … e senza un vero perché, continuavo a rifarmela con  lei …  
		  Le trovavo ogni difetto … e la riprendevo  per qualsiasi cosa … anche solo per una sciocchezza … come quando, si era  dimenticata di lavare la frutta …  
          Cosa  diavolo mi sta prendendo? … perché faccio così? … e perché lei non reagisce? …  non è da Françoise accettare in silenzio … 
          Forse,  sono solo nervoso per quello che è successo ieri sera …  
		  Senza accorgermi, mi passo le dita sulle  labbra … e mi torna in mente la violenza e l’intensità del bacio  di Hisui …  
		  Sento un brivido attraversarmi la schiena …  eppure … io non provo nulla per quella  ragazza … ne sono certo … ma quel pensiero, mi fa improvvisamente  agitare …  
		  -Torno un attimo in tenda … ho dimenticato  una cosa … torno subito … - 
		  La sua voce mi riscuote dai miei pensieri …  e senza neanche avere il tempo di annuire, la vedo già allontanarsi …  
          C’è  qualcosa che non va … non ci stiamo comportando normalmente … nessuno dei due …  
		  -Uhm … guarda chi c’è! … tutto solo … - 
		  Sospiro … anche senza girarmi so chi è …  ormai, riconosco bene la sua voce …  
		  -Hisui … - 
		  La vedo sedersi davanti a me … al posto di  Fran … e la cosa mi urta profondamente.. 
		  -Quel posto è occupato … - 
		  -Ah, sì? … e da chi? … da un fantasma? …  oppure … da una fidanzata … eternamente assente? … - ride ironica … mentre io  la guardo di sbieco …  
		  -Lasciami stare … - 
		  -Non sto facendo niente di male … anzi,  dovresti anche ringraziarmi! … visto che ti sto facendo compagnia … - conclude  con tono divertito … - … sei sempre così solo … non c’è mai nessuno con te … - 
		  -Io non sono solo … mi sembrava di avertelo  detto … - 
		  -Sì, certo … ma il concetto non cambia …  ogni volta che ti incontro … lei non c’è mai … forse … - 
		  -Forse? … - .. mi sto innervosendo … 
		  -Forse … non ti ama a sufficienza … - 
		  La squadro con disapprovazione … mentre  sento il cuore mancare un battito …  
		  -… considerando che poi … non ha neanche il  coraggio di dividere il letto con te … beh … io inizierei a considerare  l’ipotesi … voglio dire … quale ragazza innamorata … trovandosi sola con il  proprio amato … non coglierebbe la palla al balzo per … ?- sorride maliziosa …  -Beh … ci siamo capiti .. vero? … -  
		  Si alza , ma prima di andarsene, si  avvicina a me … bisbigliandomi …  
		  -Quando ti sarai stancato … di giocare …  con la mocciosa … vieni da me … ti farò sentire cosa significa stare con una  donna vera … e ti scalderò … al fuoco della mia passione … - 
          Le  sue solite frasi ad affetto … tsk …  
		  Si allontana ridendo, indifferente alla mia  disapprovazione … mentre io rimango a riflettere, inspiegabilmente, sulle sue  parole …  
          Non è  possibile … io lo so … lei mi ama e … se non vuole dormire con me … è solo  perché … è innocente e limpida … come il cielo di primavera … non perché … non  ricambi i miei sentimenti … anche se …  
		  Mi porto le mani alle tempie … mi pulsano  intensamente …  
          Françoise  … non ha mai detto … esplicitamente di amarmi …  
		  All’improvviso, quel pensiero mi spaventa e  mi lascia sconvolto … in tutti quei mesi … lei non ha mai accennato a dirmelo …  neanche una volta … e io ho sempre evitato di farlo perché … non l’avevo  sentita ancora pronta per … accettare quel sentimento così forte e completo … ma  forse … mi sono solo sbagliato … forse … ho solo immaginato ciò che desideravo  … mi sono costruito castelli in aria … senza che niente fosse vero … e ora … ne  sto semplicemente prendendo coscienza  …  
		  Mi passo una mano, nervosamente sulla  fronte ..  
          Devo  stare solo .. e senza aspettare che Françoise torni, me ne vado …  
          Devo  assolutamente capire cosa sta accadendo … cosa ci sta accadendo …  
		  
		  
		Quando rientro alla tenda, è già sera  inoltrata e sono molto giù …  
		  Non so più cosa pensare … forse Hisui, ha  ragione … forse è vero … lei non mi ama a sufficienza .. forse, è per questo  che … non desidera la mia vicinanza …  
		  Sto per entrare in tenda quando … un’idea  mi attraversa la mente … e agisco senza un vero motivo … spinto solo da ..  cosa? … paura? … dolore? … 
		  -Fran ? … - mi avvicino al suo lato  e aspetto una sua risposta …  
		  All’improvviso, la vedo spuntare  timidamente da dietro il telo …  
		  -Joe? .. sei tornato? … - sembra sollevata  … quasi incredula …  mentre la sua voce è  tremante per  l’emozione …  
		  -Ho bisogno di parlarti … - …  coscientemente, dovrei fermarmi a riflettere su   questa sua reazione, ma … ormai sono completamente preso dai miei dubbi  e dai miei pensieri … e agisco senza controllo …  
		  Annuisce e mi fa entrare dal suo lato della  tenda …  
		  -Dimmi … - parla con titubanza … sembra  tesa … e tiene gli occhi bassi …  
		  -Fran … io voglio sapere … se tu … - prendo  fiato … sento il cuore battere violentemente … credo di temere molto quella  risposta … - … se tu … mi ami … e se … è così … vorrei che me lo dimostrassi …  dormendo con me … stanotte … - 
		  La vedo irrigidirsi … e poi, con gesto  nervoso, stringersi nelle braccia …  
		  Chiude dolorosamente gli occhi … e quel  gesto mi fa tremare …  
		  -Françoise … rispondi … - 
		  Rimane ancora in silenzio … e i miei timori  cominciano a concretizzarsi …  
		  -Io … io … non posso … mi spiace … -  
		  La voce le trema … mentre io sento il  sangue gelare nelle vene e il mondo crollarmi intorno …  
		  Ho la testa completamente vuota … e il  cuore pesante … vorrei urlare, ma … non ci riesco … sono senza fiato …  e senza vita … solo un contenitore di latta  da gettare via … e rimango immobile così, davanti a lei, per non so quanto  tempo … forse solo pochi istanti .. o forse .. minuti … non saprei .. è come se  non fossi più padrone di me e del mio corpo …  
		  Poi, non so come … e non so con quale  forza, mi alzo e me ne vado …  
		  
		  
		Non so da quanto tempo cammino … e non so  neanche dove mi trovo … so solo che mi sento triste e vuoto …  
            Non  ho aspettato neanche una sua spiegazione … ma che senso aveva farlo? E soprattutto  … ce ne sarebbe stata alcuna? … forse no … non ci ha neanche provato ...e non  ha fatto niente per impedirmi di andare via …  
		  Mentre vago nella notte, ripenso agli  ultimi mesi e in particolare, a come la mia vita sia cambiata da quando l’ho  incontrata …  
		  Ricordo bene quel giorno … era il  ventiquattro gennaio … e io mi ero svegliato come sempre … con quel senso di  oppressione al petto, con cui mi alzavo ogni mattina e con cui convivevo da  quando avevo memoria …  
		  Era un giorno come gli altri : le stesse quattro  mura … le stesse facce … le stesse voci … le solite cose … i soliti problemi …  le solite discussioni … la mia solita sensazione di solitudine, nonostante  fossi circondato dai bambini dell’orfanotrofio … niente di diverso … niente che  facesse presagire che fosse un giorno speciale … o che la mia vita potesse  cambiare da un momento all’altro … anzi, era proprio uno di quei giorni in cui  ero rassegnato a rimanere solo e a vivere in quel limbo incolore per sempre … 
		  Dopo una giornata intera, trascorsa con i  bambini … avevo deciso di uscire … un po’ per non pensare  alla mia condizione … e un po’ per sentirmi  meno solo, in quella fredda giornata invernale … illudendomi che, stando in  mezzo alla gente, quella sensazione si attenuasse …    
		  Ricordo che appena misi piede fuori, fui  assalito da un freddo insolito … che non avevo mai provato in tutta la mia vita  …  
		  La neve era caduta per tutto il giorno,  senza sosta, ricoprendo la città di un manto bianco e gelido … e io avevo preso  a camminare come un fantasma tra la gente indifferente … in quella sera  solitaria e distaccata … vagando per la città, senza una meta … fino a quando  non mi sono imbattuto nel loro caffè …  
		  Il motivo che mi fece decidere di fermarmi  e di entrare, fu l’aria accogliente del locale … o almeno, all’epoca … pensai  così … prima di sapere …  
		  Il posto dava l’idea di un luogo ospitale e  caldo … proprio come le braccia di un genitore … pronto a proteggerti dal  freddo dei tristi e solitari giorni invernali …  
		  Così, senza pensarci troppo,  aprii quella porta … inconsapevole che  facendolo, la mia vita sarebbe cambiata completamente … 
		  Quando mi misi a sedere a quel tavolo … fui  subito percorso, da testa e piedi, da una strana sensazione … non capivo  perché, ma … era come se fossi giunto a casa …  
		  Mi accomodai su quella sedia e inspirai  profondamente il profumo dolce che aleggiava nell’aria … e mi sentii proprio  come un viaggiatore, che dopo un lungo pellegrinaggio, era finalmente giunto a  casa  e inalava l’aria della propria  dimora … felice di esserci nuovamente tornato …  
		  Anche l’ambiente non mi pareva sconosciuto,  anzi … era come se avesse sempre fatto parte della mia vita … così,  un’impensabile sensazione di gioia riempì il mio cuore … e fui subito assalito  dal desiderio di rimanere lì per sempre …  
		  Ma il desiderio divenne necessità, quando  la vidi spuntare di fronte a me, per la prima volta … e guardarmi con  quell’espressione dolce e dispiaciuta allo stesso tempo … fu in quel preciso  momento, che  il mio mondo, pieno di  oscurità e solitudine, cessò improvvisante di esistere ..  
		  Non avevo mai visto uno sguardo limpido  come il suo … innocente e sincero … caldo e buono come quello di un bambino che  conosce solo il calore delle braccia materne e non è ancora stato contaminato  dall’aridità della vita …  
		  Fu così che … tra il desiderio di sentire  ancora quel senso di protezione che provavo quando stavo là dentro e il bisogno  di capire cosa fosse quella strana sensazione che mi coglieva quando Françoise  mi sorrideva, che iniziai ad andare al caffè in ogni mio momento libero …  
		  Ogni volta che aprivo quella porta, tutto  si ripeteva … era come se tornassi a casa … e rimettessi insieme i pezzi di me  … quando poi, vedevo il suo sorriso … io non mi sentivo più senza senso e  inutile … la mia stessa vita, aveva un significato … e così, lentamente,  cominciai a capire  cosa rappresentasse  lei per me …  
		  Era semplice e pura linfa vitale, in grado  di riempire e nutrire la mia anima … vita che scorreva nelle mie vene aride  d’amore … rendendomi, non più un contenitore vuoto, di cui non importava a  nessuno , ma materia palpitante e concreta …  
          E’  capitato tutto così rapidamente … ed è bastato solo uno sguardo perché … la  realtà diventasse magia … sogno … ad occhi aperti …  
		  A quel pensiero, mi fermo un attimo e alzo  gli occhi al cielo, osservando quella volta stellata senza luna … è così che mi sento … una notte senza luna …  il buio senza la luce …  
		  Eppure, ho sempre pensato che mi amasse … e  che non me lo dicesse solo a causa della sua timidezza, invece … ora, mi rendo  conto di essermi sbagliato …  
		  Senza accorgermene, confuso e stordito da  quella grande quantità di sensazioni che mi stavano travolgendo , mi ritrovo  davanti ad un lago …  
		  E’ tutto così silenzioso e … inconsistente  … non sembra neanche vero … sembra quasi, un’illusione della mente … ma senza  pensarci oltre, mi siedo sulla riva e inspiro profondamente …  
          Un  lago … non ricordo di averlo visto segnato sulla cartina del luogo … che  strano..  
		  Ho lo sguardo perso su quella distesa  d’acqua inquietante ed oscura, quando all’improvviso, vedo le sue acque  cominciare a muoversi ed uscire da esse una figura di donna …  
		  -Alla fine … sei arrivato da me … - 
		  -Hisui … - … si avvicina con lentezza alla  riva e a me …  
          Non è  possibile …  
		  Sorride lasciva … mentre cammina senza  vergogna e sfacciata, completamente nuda, nella mia direzione  …  
		  -Ti stavo aspettando … sono felice che tu  abbia finalmente deciso … di dare ascolto al tuo cuore … - 
		  -Io … avrei deciso? … di fare cosa? … - 
		  Non riesco a capire, mentre resto  imbambolato e immobile … 
		  -Di dare ascolto al tuo cuore … -  … allunga una mano e mi accarezza una guancia  … -Ormai ne sei cosciente … dentro di te, dimora un vuoto incolmabile … che  nessuno è riuscito a riempire fino ad ora , ma adesso … ci sono io … -  
		  Mi abbraccia … e sento il sangue gelare …  il cuore rallentare il proprio battito e il respiro farsi all’improvviso  fievole … 
          Che  cosa mi sta succedendo? … 
		  -Joe … dimentica tutto … cancella i tuoi  ricordi dolorosi … e quelli inutili … - 
		  Sento le sue labbra sulla mia pelle … sulla  mia bocca … è una sensazione invadente e dolorosa … e come la volta prima, è  violenta … è come se mi stesse strappando l’anima …  -Unisciti a me … e finalmente, sarai completo  … - 
		  Mi bacia, togliendomi quasi il respiro … e  richiamando a sé, la vita che sento oramai fluire via dalle mie stesse vene …  
		  -Io sono l’unica cosa di cui hai bisogno …  niente altro … io posso darti tutto … la pace che cerchi … l’amore che vuoi …  la passione che desideri … - 
		  Sento le sue mani scorrere sul mio corpo e  togliermi gli abiti di dosso …  
		  Non riesco a muovermi …  
		  Qualcosa in me, di molto profondo e  sconosciuto , mi dice di allontanarmi e di resistere, ma non ci riesco … ho  bisogno di essere e di sentirmi amato … 
          Che  forma d’amore è mai questa? … è quella più immediata … quella più  tangibile … e concreta, ma …  
		  Mentre la mia vista si annebbia e mi sdraio  per terra, sento il suo corpo nudo stretto al mio …  
		  -Ti voglio Joe … voglio la tua anima …  dimenticati di tutto … e diventa un’unica cosa con me … - 
          Un’unica  cosa … con me … 
          Essere  un’unica cosa … con me …  
          Vita  che scorre nelle vene … aria che riempie i polmoni … luce che illumina  l’oscurità …  
          Françoise  … 
		  Sgrano gli occhi bruscamente … e la  allontano rapidamente da me …  
		  Ho il respiro affannato, come se fossi  stato in apnea fino a quel momento … ma ora sento effettivamente, di nuovo,  l’aria scorrermi nei polmoni … e riesco a vedere … i miei occhi non sono più  offuscati … il lago è scomparso … e c’è solo lei di fronte a me …  
		  -Tu chi sei? … che cosa mi hai fatto? … -  le urlo furioso … ancora affannato … 
		  Si alza in piedi … e mi guarda con rabbia e  disprezzo … -Come hai fatto a liberarti del mio incantesimo? … - 
		  -Incantesimo? … vuoi dire che … sei una  strega? … - … sono incredulo …  
		  -Sì … sono una strega … ma non come quella  stupida … che ti sei portato dietro … io sono una vera strega … - 
		  -Cosa vuoi dire? … - 
		  -Che lei .. è solo un surrogato … una  brutta copia … che non è degna neanche di essere chiamata strega … da quanto è  ridicola e insignificante! … non è stata neanche in grado di proteggerti … - 
		  -Proteggermi? … da te? … vuoi dire? …  - 
		  -No … dal tuo lato oscuro … dalle tue  stesse ferite … dalla tua vita … squallida e insignificante … - 
		  Sono senza parole … 
          Chi è  questa donna davanti a me? … che  si definisce una vera strega … asserendo che invece Françoise non lo sia? …  
		  -Françoise   … non è una strega? … ma … - 
		  -Come puoi definire strega … un’insulsa  ragazzina che sa soltanto donare brevi attimi di gioia alle persone? … invece  che esaudire i loro desideri più inconfessabili e dare spazio al loro lato più  silenzioso e oscuro? .. – 
          … al  proprio lato oscuro …  
		  -Quindi … è questo quello che fai? …  esaudire il lato oscuro dell’anima? … - 
		  Annuisce soddisfatta … -Sì … io realizzo i  sogni più nascosti … quelli di cui uno si vergogna, ma che desidera  con intensità … e che non ha il coraggio di  ammettere a sé stesso … - 
		  -E’ quello che hai fatto con me? … - 
          Ho  quasi paura di avere la conferma a quello che già so …  
		  -Sì … tu volevi solo dare soddisfazione  alla tua anima … e alla tua carne … e se solo non ti fossi ribellato … ora  avresti avuto tutto quello che desideravi … - 
		  Abbasso gli occhi sconvolto …  
          Dio,  cosa stavo per fare … cosa mi aveva sopraffatto e obnubilato …  
		  Chiudo gli occhi … -Vattene … - la mia voce  è dura e rigida … -Vattene da qui … e da me … io … non ho bisogno di te … e di  nessun altro che non sia lei … e solo lei..- 
		  Appena finisco di pronunciare quelle  parole, senza che io possa rendermene conto, mi trovo all’improvviso, in mezzo  ad una pineta … è l’alba … Hisui non c’è più … e intorno a me c’è solo silenzio  … o quasi … perché in lontananza … riesco a sentire il suono del mare … e  quello inconsolabile del suo pianto …  
		  
		  
		Dovevo essermi allontanato molto, perché ho  camminato allungo prima di arrivare nuovamente al campeggio …   
		  Finalmente mi trovo davanti alla nostra  tenda … 
		  Mi tremano le mani … e anche il respiro e  il cuore …  
		  Esito un attimo, prima di scostare la tenda  e poi, entrare …  
		  -Françoise … - la mia voce è quasi un  sussurro … un lamento di dolore …  
		  Volta la testa verso di me …  
		  Ha gli occhi rossi e gonfi … e le guance  umide …  
		  Mi guarda con sospetto … ma all’improvviso  si alza in piedi e mi si getta al collo, stringendomi con tutta la sua forza …  
		  -Sei tornato … - la sua voce è interrotta  dai singhiozzi e dalle lacrime …  
		  Trema come un pulcino abbandonato …  
          E’  così che ti sei sentita? … sola e abbandonata? … è così che ti ho fatto  sentire? …  
		  -Fran … perdonami … - l’abbraccio e la  stringo a me … -Perdonami … ti prego … sono stato solo uno stupido … - 
		  La tengo stretta, mentre la sento piangere  senza sosta …  
		  Come ho potuto farti questo? … proprio a te  … che da quando sei entrata nella mia vita, non ho più sentito né di essere  solo né di essere inutile … come ho potuto farti sentire come ero io, prima di  incontrarti? … quando invece avrei voluto che tu non sapessi mai quello che ho  provato …  
		  Le prendo il volto tra le mani,  asciugandole le lacrime con i pollici … -Potrai mai perdonarmi per quello che  ti ho fatto?… - 
		  La guardo negli occhi, aspettando con paura  una sua risposta …  
		  -Oh, Joe … ti prego … non mi abbandonare  più … ti prego … - 
		  Le lacrime scendono copiose lungo le sue  guance … mentre le sue mani stringono forte le mie …  
		  -No .. non lo farò mai più … te lo prometto  … non mi allontanerò mai più da te .. resterò sempre al tuo fianco … per sempre  … perché … io … - … forse non dovrei  dirtelo … ora … proprio in questo momento, ma … sono io ad averne bisogno … di sentire la mia voce … pronunciare  quelle parole … - … perché … io … ti amo … - 
		  Mi guarda stupita … sorpresa … e senza  parole … 
		  Non mi aspetto che lei mi dica la stessa  cosa … soprattutto in questo momento … quindi, quando la vedo iniziare a  muovere le labbra per dire qualcosa, le metto subito due dita sulla bocca per  zittirla …  
		  -Non dire nulla … ti prego … ho solo bisogno  di abbracciarti … - e senza dire altro, l’attiro nuovamente a me, stringendola  dolcemente … sentendo di nuovo il calore del suo corpo … il battito del suo  cuore … e il suo delizioso profumo … 
		  
		Parte 5 
		-Quindi … tu sapevi …. – 
		  -Sì … - è esitante e imbarazzata … - … me  ne sono accorta subito … di chi fosse e perché … girasse intorno a te … - 
		  -Allora … perché? … non hai fatto nulla per  fermarla? … - 
		  Mi guarda negli occhi … -Perché sapevo che  la tua anima … era più forte dei suoi poteri … non poteva essere soggiogata  dalla sua magia malvagia … dovevo solo avere fiducia in te … e aspettare che tu  la allontanassi di tua spontanea volontà … anche perché, altrimenti … lei  sarebbe potuta tornare in qualsiasi momento  … - 
		  -Vuoi dire che … solo io potevo mandarla  via? … - 
		  -Sì … se non l’avessi fatto coscientemente  … lei non ti avrebbe mai lasciato … - 
		  Sono confuso …  
		  -E’ solo colpa mia … se si è avvicinata,  vero? … - la guardo negli occhi e la vedo trasalire … 
		  -Ecco … - distoglie lo sguardo … - … sì …  sono stati i tuoi sentimenti inibiti a renderti debole e … a far sì che lei si  avvicinasse … - 
		  -Capisco … la mia anima … è marcia … - 
		  -No! … non è assolutamente così !… - mi  viene accanto … -Non dire così … la tua anima … non è marcia … è luminosa … e  buona … io lo so … molto bene … - 
		  Poggia una mano sul mio petto, all’altezza  del mio cuore … e sento per un breve attimo, un dolce calore pervadere il mio  torace …  
		  -Ma … ti ho fatto soffrire … e stavo per …  - 
		  Scuote la testa … -Eri solo confuso … - mi  sorride … e mi accarezza il viso con le dita …  
          Che  dolce sensazione di pace e amore, che emanano le sue carezze … 
		  Le prendo la mano che ha ancora appoggiato  sul mio petto e gliela stringo …  
		  -Mi perdonerai mai per quello che ho fatto?  … - 
		  -Non essere sciocco … non c’è niente da  perdonare … anche perché la tua debolezza … è stata anche causa mia … - 
		  Abbassa lo sguardo, tristemente …  
          Non  capisco … cosa vuoi dire …  
		  Rimane in silenzio ... vorrei chiedere  spiegazione per quelle parole, ma … in questo momento,  non me la sento proprio … e così, rimango in  silenzio anche io …  
		  
		  
		E’ sera … e dopo le ultime ventiquattro  ore, piene di sofferenza e incomprensioni, abbiamo deciso di trovare un po’ di  sollievo, cercando di metterci alle spalle quella brutta esperienza, nelle  terme naturali del paese, a un paio di chilometri dal nostro campeggio …  
            Stasera  non c’è nessuno … sono completamente solo nella vasca … 
            Fran  è di là … nell’altro lato delle terme …  
            Avrei  preferito averla accanto, ma … capisco la sua scelta …  
		  Mi rilasso, appoggiando la schiena alla  parete e reclinando la testa all’indietro …  
		  Sospiro … e guardo il cielo …  
		  Sembra che abbia una luce diversa stasera …  è più luminoso … possibile? … all’improvviso, vedo una stella cadente attraversare la volta celeste … rimango  un attimo perplesso, ma subito mi riprendo ed esprimo un desiderio …  
		  
		  
		Stiamo camminando verso il campeggio … e Fran  non ha detto una parola da quando siamo usciti dalle terme …  …  
            Chissà  a cosa starà pensando? … 
		  Ma all’improvviso, comincia a parlare ..  –Sai … stanotte … secondo il calendario lunare … è la festa delle stelle  cadenti … - 
		  Rimango perplesso … un po’ perché non  pensavo che rompesse quel silenzio anomalo e pesante … e un po’ per la notizia  che mi ha dato ..  
		  -Dici davvero? … ora capisco … prima ho  vista una bella stella cadente attraversare il cielo … era per questo … - 
		  Si volta verso di me, sorridendo …  -Davvero? … ne hai vista una? … e hai espresso un desiderio? … - 
		  Annuisco …  
		  -Bene! … - sembra tornata di buon umore …  mentre mi guarda con espressione serena e contenta …  
		  
		  
		Siamo proprio davanti alla tenda, quando …  
		  -Joe … ti spiace se … stiamo ancora un po’  assieme? … - .. percepisco qualcosa di strano nel suo tono … e così, mi volto a  guardarla, sorpreso da quella sua richiesta … ma ha la testa rivolta dall’altra  parte … e non vedo la sua espressone … 
		  -No … certo … che no … non c’è problema … - 
		  Così entriamo in tenda …  
		  E’ come se avessi la sensazione che sia  tesa, mentre si mette a sedere davanti a me … ma non capisco perché …  
		  Tiene lo sguardo basso, evitando di  guardarmi …  
		  -Tutto … bene? …  - le chiedo un po’ preoccupato …  
		  -Sì … - mi risponde debolmente …  
		  -C’è qualcosa che vuoi dirmi? … - le chiedo  leggermente impaurito …  
		  Scuote la testa … e rimane in silenzio …  
		  -Ah … allora … ti spiace se … invece ti  faccio io una domanda? … - 
		  Alza la testa e mi guarda un po’ sorpresa …  -No … dimmi pure … - 
		  -Hisui … che tipo di strega è? … voglio  dire … lei … non è buona come te … - 
		  Inspira profondamente … - Lei … è nella  parte oscura della magia … quella da cui mia mamma ha sempre tentato di  proteggermi … - riflette un attimo … - … se per caso cadi da quel lato … poi,  non è più il bene comune ciò che persegui, ma … solo le tenebre e l’oscurità  dell’animo umano … - 
		  -Quindi … l’animo umano … ha una parte  oscura … - 
		  -Sì .. tutti hanno una parte di oscurità  nella luce … io compresa … per questo, mia mamma è sempre stata molto … dura  con me … brontolandomi quando … facevo qualcosa che non fosse disinteressato  … - 
		  -Tipo … quando preparasti la pozione … per  me? … - 
		  -Sì … tipo … - 
		  -Capisco … la tua anima, deve rimanere pura  … altrimenti … - 
		  -Diventerei come … Hisui … - 
		  Quelle parole, sono come una lama affilata  che mi feriscono dolorosamente il cuore…  
		  -No … tu non potresti mai diventare come  lei … mi rifiuto di crederlo! … tu sei luce … pura e senza macchia … non hai  quella zona di oscurità …  ne sono sicuro!  … - prendo fiato … - … l’unico punto oscuro nella tua vita … sono solo io ... –  concludo mestamente … 
		  Mi si avvicina … -No … ti sbagli … te l’ho  detto … tu non sei oscurità … - cerca il mio sguardo … fissando i suoi occhi  nei miei … -In entrambi … dimora luce e oscurità … indipendentemente da tutto …  -  
		  -Vorrei che fosse veramente così … - le  rispondo mentre si accoccola tra le mie braccia … appoggiando la schiena contro  il mio torace e la testa nell’incavo del mio collo …  
		  -E’ così … -  
		  L’abbraccio … e inspiro profondamente il  suo profumo di vaniglia …  
          Che  buon profumo … ogni volta che lo inspiro, sento che mitiga le mie paure … e le  mie insicurezze … 
		  -Joe … - 
          Uhm?  …  
		  -Sì … dimmi … - senza accorgermene, mi ero  completamente rilassato …  
		  -Ecco … io … vorrei … - 
		  -Cosa? … - impercettibilmente tremo … non  so perché, ma quelle parole mi gelano il sangue …  
          Non vorrai  … lasciarmi, vero? …  
		  -Vorrei … - prende fiato …  
          Ti  prego … non dirmi che non mi vuoi più …  
		  Inconsciamente la stringo ancora di più a  me …  
		  -Vorrei … dormire con te stanotte … - 
          Come,  scusa? … sento il cuore mancare un battito … mentre sgrano gli occhi sconcertato  ..  
		  So che può sembrare un po’ strano, ma … che cosa vuoi dire? ..  
		  -In … che senso? … -  
          Uhm …  ecco … queste non erano proprio le parole che volevo dire …  
		  La sento irrigidirsi tra le mie braccia …  trattenendo il respiro ..  
          Giuro  che vorrei dire qualcosa, ma … mi manca il fiato ..  
          Non è  possibile, che sia senza parole proprio in questo momento … eppure, è proprio  così … 
          Perché  ho iniziato a sudare freddo? … e perché sento il cuore martellarmi in testa? …  che mi sta prendendo? …  
          Calma  e sangue freddo … 
		  Inspiro profondamente e conto fino a dieci  …  
		  -Fran … io … non credo che sia una buona  idea … - 
          Perché  ho detto ciò che ho detto?!?! … o meglio, non potevo trovare altre parole? …  
		  -Ti prego … - la sua voce trema ed è  impaurita … 
		  Deglutisco a fatica …  
          Non  credo di potercela fare … morirò sicuramente prima … ! 
		  -Va bene … come vuoi … - 
		  Se non sapessi che oltre me e lei, non c’è  nessun altro nella tenda, penserei che questa non sia la mia voce … e che non sia  io a parlare …  
		  -Joe? … - 
		  -Dimmi … - 
		  -Tu … lo vuoi? .. – 
		  Credo che la mia testa sia fuggita lontana  … in questo preciso momento … forse si è trasferita su un’altra pianeta .. sì,  probabile! 
		  -Cosa? .. – chiedo esitante …  
          Perché  ho la sensazione di tremare più di lei?! ….  
		  Si volta a guardarmi un po’ interdetta …  
		  La mia espressione non deve essere delle  più intelligenti in questo momento … qualcuno  mi aiuti … e ti prego … non guardarmi in quel modo … che mi sento un completo  babbeo … incapace e alle prime armi …  
		  -Si è fatto tardi … andiamo a dormire … - 
          Perché  queste parole suonano così male, all’improvviso?!? …  
		  -Volevo dire … sono stanco … andiamo a  letto … - 
          No …  non va bene neanche così … qualcuno mi salvi da questo giro di schiaffi in cui  sono entrato … 
		  -Cioè … vai a prendere il pigiama … - 
          Ecco  così, va meglio … magari,  se riesco a  mettere altre due parole in croce … non è una cosa brutta .. uhm … ci devo  pensare! …  
		  -Il pigiama? … -  
		  Mi guarda con occhi stupiti … e un po’  imbarazzati …  
		  -Sì … il pigiama … altrimenti, prendi  freddo! – 
          Perché  sono così idiota?!? … qualcuno venga in mio soccorso … non so … un pianoforte  sulla testa … o ancora una voragine che si apre sotto i miei piedi  … insomma, qualche evento paranormale e  improbabile !…  
		  -… prendo  freddo … - 
		  Annuisco, confuso …  
		  Sento la gola secca …  
		  -Ho sete … esco a bere!- 
		  E sotto gli occhi sconvolti di Fran scappo  fuori … 
		  Respiro a pieno polmoni e poi corro fino  alla fontana … mando giù un bel sorso d’acqua e poi … 
          Non  posso tornare in tenda …  
          Sì,  che posso … 
          No,  che non posso …  
          Lo  devo fare …  
          No,  non lo posso fare …  
          Devo  … 
          Non  devo …  
          Posso  …  
          Non  posso …  
          Aiuto!  … sto impazzendo! … perché mi sembrava tutto così facile prima?! … uhm … forse,  era la magia di Hisui …  
		  Inspiro profondamente …  
          No …  non è così … neanche la mia prima volta ero così nervoso …  
		  Sento il cuore in gola, battere così forte che  mi manca l’aria …  
          Ora  basta … devo calmarmi … non sono un ragazzino … e non sono alla mia prima  esperienza …  
          Ok …  ora torno in tenda …  
		  Sento le gambe tremare, mentre rientro … 
		  Fran è nello stesso punto in cui l’ho  lasciata … non si è mossa di un centimetro …  
		  Mi guarda timidamente … -Tutto bene? … - 
		  -Ehm … sì … - 
          Più o  meno …  
		  Sospira … e mi guarda in attesa che io  rompa quell’ insopportabile silenzio …  
		  -Fran … ne sei proprio sicura? … - 
          Forse,  non è proprio la domanda più giusta , ma …  
		  Annuisce, stringendosi nelle braccia …  
          Se  devo essere sincero … non mi sembri convinta …  
		  Mi avvicino a lei, esitante, e le accarezzo  il viso … le sfioro le tempie con le labbra, mentre chiudo gli occhi e inspiro  il suo profumo … calmandomi leggermente …  e scendo lungo le sue guance, fino ad arrivare  alla sua bocca …  
		  Trattiene il respiro …  
		  Ma questa volta, come invece accadeva  sempre a quel suo gesto, non esito e la bacio con trasporto …  
		  Sarei un’ipocrita se non ammettessi che  sono emozionato … e che ho un po’ paura anche io …  
		  Quando mi stacco dalla sua bocca, sento le  mie labbra bruciare … sono ardenti come carboni accesi …  
		  -Se ti vuoi fermare … basta che tu me lo  dica .. e io lo farò … -  
		  Annuisce … 
		  Mi tolgo la maglia e la getto più in là …  
		  L’attiro a me, mentre la sento sussultare debolmente  … e la obbligo a circondarmi il collo con le sue braccia, lasciandomi il suo a  portata dei miei baci  …  
		  La sua pelle ha un sapore così buono … che  senza pensarci, inizio a morderla dolcemente …  
		  Sento il suo respiro diventare irregolare …  mentre i suoi seni premono contro il mio torace e li sento alzarsi e abbassarsi  rapidamente … 
		  La testa mi gira vorticosamente … è come se  fossi totalmente inebriato …  
		  Cerco i bordi della sua maglia ed inizio a  tirarli su, quando …  
		  -Aspetta!Aspetta!!! … - 
		  Faccio un balzo all’indietro, ancora  stordito …  
          Che  sta succedendo, ora?! … 
		  Inspira profondamente …   
		  -Possiamo andare un po’ più lenti?… -mi  chiede con voce tremante e imbarazzata …  
          Più  lenti? … uhm … certo …  
		  -Va bene … - 
		  Mi riavvicino …  
          Più  lenti?!? … e come faccio?!? … ho così tanta voglia di te che …  
          Ok …  il pensiero successivo è censurato …  
		  Inspiro … e conto fino a dieci …  
		  Dove eravamo rimasti? … ah, sì .. ti stavo  baciando il collo .. e fino a lì, andava tutto bene … quindi continuiamo così …  
		  Le mie labbra si riposano sul suo collo e  assaporo di nuovo la sua pelle … passo la mia lingua dall’incavo fino al mento  e …  
		  Thump! … 
		  Una cuscinata mi stende …  
          Ahia  …  che diavolo … è successo? …  
		  Mi rialzo stordito … e guardo Fran con il  cuscino in mano … che appena vede la mia espressione contrariata,  lo nasconde dietro la schiena come a  nasconderlo …  
		  -Françoise?! …  -scuoto la testa disperato e irritato allo  stesso tempo …  
		  -Sì … scusa … - dice lanciando il cuscino  da una parte e mordendosi le labbra … 
		  Mi avvicino nuovamente … spostando dalla  sua portata i cuscini …  
          Non  si sa mai … prevenire è meglio che curare …  
		  -Aspetta!!!!- 
		  Mi blocco di nuovo … 
          E ora  che c’è?!?!  … alla fine mi metterò ad  urlare ….  
		  -Uhm … dimmi … -cerco di mantenere il tono  della voce tranquillo, ma …  
		  -Faccio da sola .. è meglio … - 
		  La guardo di sbieco …  
          Da  sola?! … uhm …  
		  Annuisco … scettico …  
          Questa  situazione ha qualcosa di surreale … per non dire altro …  
		  Si gira, dandomi le spalle … e con mani  tremanti si toglie la maglia … tenendosela stretta al petto … e lasciando in  vista solo la parte dietro del reggiseno in pizzo color carta da zucchero …  
		  Mi piego a baciarle le spalle … 
		  Trema …  
		  Poi scendo lungo la schiena …  
		  -Mi devo fermare ?… - le chiedo con voce  leggermente alterata, mentre la sento sussultare sonoramente …  
		  -No .. continua … - 
          Uhm …  
		  Le scosto i capelli e le faccio piegare la  testa di lato … inizio a baciarle la nuca … e con le mani le accarezzo le  spalle e la spina dorsale … 
		  Sento la sua pelle morbida sotto le mie  dita … e non resisto … con un dito tento di slacciarle il reggiseno , ma …  
		  Una gomitata in pieno stomaco mi fa  sussultare e mi stende …  
          Ahia  …  
		  Due a zero per lei … come finirà? … vincerà  per K.O.? 
          Mi  manderai all’ospedale alla fine … sob!  
		  -Fran … così non va bene … te ne rendi  conto, vero? … - le dico mentre tengo una mano sullo stomaco dolorante … 
		  -Scusami, non volevo! … - 
          Non  ne sarei del tutto sicuro …  
		  Inspiro rassegnato …  
		  -Ma … se per stasera … ci fermassimo qui? …  - provo a suggerire …  
		  Per quanto la cosa non mi rallegri molto da  un lato … dall’altro vorrei evitare di finire all’ospedale pieno di lividi e  contusioni … anche perché, sarebbe imbarazzante spiegare il modo in cui me li  sono procurati … 
		  -No … ti prego … continuiamo … - 
		  Aggrotto la fronte … non sono poi così convinto che sia una buona idea …  
		  -Ne sei proprio sicura? … - 
          So  che suona male, ma … sto già immaginandomi disteso a terra, rantolante per il  dolore … e sinceramente … preferirei di no ! …  
		  -Sì … - 
		  Sospiro …  
          Forse  è colpa mia … devo essere più deciso …  
		  Questa volta l’abbraccio da dietro,  tenendola ferma … e ricominciando a baciarla sul collo …  
		  Tenta di divincolarsi … 
          Se  allento la presa, mi stende di nuovo …  
		  -Vuoi che mi fermi? … - 
		  Si calma … e quasi dispiaciuta mi risponde  …  
		  -No … - 
		  Slaccio le mie braccia dal suo corpo e mi  allontano …  
		  Si volta verso di me, coprendosi ancora il  petto con la maglia …  
		  -Che c’è? … - 
		  Mi chiede con un filo di voce … e con le  guance rosse …  
		  -Niente … tranne che … tu non lo vuoi fare  … e io non ti voglio obbligare … - mi passo una mano tra i capelli … - … non  voglio dirti bugie … sono molto attratto da te fisicamente … e non credo che  sia un mistero …  ma non è ciò che voglio  … se tu non vuoi … - prendo fiato … - … se non te la senti … è meglio aspettare  … nessuno ci corre dietro … e nessuno ci obbliga … saranno i nostri cuori a  dirci quando sarà il momento giusto … quando avremo bisogno di sentirci completi  ... anche fisicamente … e quando vorremmo diventare una cosa sola … -concludo  semplicemente …  
		  Abbassa lo sguardo …  
		  -E’ … solo che … ho paura … - mugola,  mordendosi nuovamente le labbra …  
		  -Sì … lo so … anche io … ho paura … -  rimango un attimo in silenzio, mentre  mi  guarda stupita … -  … è meglio aspettare  … perché quando accadrà … vorrei che fossimo convinti entrambi … e che fosse  speciale per tutti e due, anche se … so che per te non sarà … così piacevole …  ma vorrei comunque riuscire a farti superare quel momento … il più dolcemente  possibile … - 
		  Mi guarda un attimo con aria smarrita … e  poi, tenendo la testa bassa, lascia cadere la maglia a terra … 
		  Questa volta è il mio turno di rimanere  senza fiato …  
		  Si avvicina a me e con mani tremanti, la  vedo abbassarsi le spalline del reggiseno … 
		  Sono totalmente impietrito … probabilmente  non respiro neppure …  
		  Si porta le mani dietro la schiena e un  attimo dopo, quel leggero pezzo di stoffa cade a terra …  
		  -Per favore … sii gentile con me … - 
		Tonight, tonight is the night, our 
		  time that we waited for so long 
		  Tonight, tonight is the night, the night 
		  when we will become one like a dream2 
		E senza dire altro, mi abbraccia …  
		  I suoi seni, turgidi e tesi, sfiorano la  mia pelle … e mentre sento la testa volare via, senza potermi controllare,  emetto un gemito di piacere … abbracciandola … 
		  La sua pelle è così calda … e morbida …  
		  Senza più esitare, scendo con labbra  desiderose, lungo la linea pulsante del suo collo, fino al suo petto … che  torturo dolcemente con la lingua …  facendola gemere … 
		  La faccio distendere mentre i miei occhi si  dissetano di lei e della sua bellezza … 
          Voglio  molto di più …  
		  Mi piego nuovamente sui suoi seni e ne  mordicchio uno …  
		  Emette un piccolo gemito … che alle mie  orecchie è come un afrodisiaco .. così, con mani impazienti, scendo fino al  bottone dei suoi shorts e li slaccio … tirando poi giù, con lentezza  massacrante per i miei nervi, la zip …  
		  Rimango a guardare il suo corpo estasiato,  mentre lei si copre il viso con le mani per l’imbarazzo … con il cuore che  batte a mille, le abbasso gli slip lungo i fianchi …  
          E’  bellissima …   
		  Non riesco a trovare altre parole per  descriverla …  
		  Inizio a baciarle l’addome e ad  accarezzarla con le mani e la lingua … fino a scendere ancora più giù …  
		  Trema e serra le gambe impaurita …  
		  Velocemente finisco di spogliarmi anche io  …  e mi inginocchio davanti alle sue  gambe …  
		  Continua a tenere le mani sul volto … senza  guardare …  
		  Sospiro …  
          Non è  ancora il momento …  
		  Appoggio delicatamente le mie mani sulle  sue caviglie e poi le muovo lungo le sue gambe … fino ai ginocchi … e poi lungo  le cosce ..  
		  Con lo stesso movimento, torno indietro …  ma questa volta le faccio dischiudere dolcemente la gambe … e mi metto sopra di  lei …  
		  -Non avere paura … rilassati … -  
		  Con una mano scendo ad accarezzarle  l’interno della coscia fino a risalire su … la sfioro dolcemente … e la sento  trattenere il respiro …  
		  Mentre le mie dita si fanno audaci, il suo  corpo reagisce alle mie carezze … bagnandosi di piacere …  
		  Geme senza controllo …  
		  Quando la sento pronta, scivolo fuori dal  suo corpo caldo …  
		  -Fran … voglio che mi guardi negli occhi …  - 
		  Continua a tremare … le prendo i polsi e le  sposto le mani … -Voglio guardarti in volto … e voglio che anche tu lo faccia …  - 
		  Ha gli occhi chiusi … ma lentamente li apre  … e mi accorgo che il loro colore è diventato intenso e tempestoso …  
		  Le guance sono rosse e le labbra sono  gonfie e palpitanti …  
		  -Fran … - 
		  Le sue labbra si muovono appena in un  sussurro … forse è la confusione della mia mente … o forse è realtà, ma … quello  che le sento dire è …  
		  -Ti amo … Joe … - 
		  Mi accarezza il volto con una mano tremante  … probabilmente, percepisce il mio stordimento …   
		  -Hai capito bene … io ti amo … sin dal  primo giorno … in cui i miei occhi si sono specchiati nei tuoi … - e dicendo  così, mi bacia dolcemente …  
		  Mi sento scoppiare dalla felicità … mentre  il mio corpo cerca il suo … e le mie mani, sono intrecciate alle sue …  
		  Scivolo dentro di lei mentre soffoca un  grido di dolore sulle mie labbra … nasconde la testa nell’incavo del mio collo,  cercando di calmarsi …  
		  Rimango qualche istante fermo dentro di lei  … cercando di abituarla al mio corpo … fino a quando non sento i suoi fianchi  muoversi sotto di me … e allora inizio a muovermi … prima dolcemente e poi, con  sempre maggior trasporto …  
		  I suoi respiri affannati … e le sue grida  soffocate … riempiono la mia mente fino a farmi perdere completamente coscienza  di me …  
		  L’ultima cosa che ricordo, prima di  giungere all’apice e cadere sfinito su di lei, è quella sensazione di dolcezza  e completezza che sento stando dentro di lei … che mi rende vivo e felice …  
		  
		  
		Con la testa sulla mia spalla, si stringe a  me, abbracciandomi, mentre le sfioro e gioco con alcune ciocche dei suoi  capelli con le dita …  
            Mi  sento felice … come non mai … è la cosa più bella del mondo fare l’amore con  chi ami …  
		  -Uhm … - mugola … - … è stato bellissimo …  - 
		  Sorrido tra me e me …  
		  -Lo rifacciamo ? … - 
		  Sgrano gli occhi, perplesso …  
		  -Eh?!? … - 
		  Mi bacia …  
          E  pensare che … mi hai messo KO per ben due volte …  
		  -Magari … quando mi sono ripreso … -  rispondo ancora completamente spossato …  
		  Mi guarda contrariata … e anche un po’  interdetta …  
		  Sospiro … -Tua mamma non ti ha raccontato  proprio nulla … - 
		  Scuote la testa … -Perché cosa avrebbe  dovuto raccontarmi? … -mi risponde con aria angelica …  
          Non  so se scoppiare  a ridere o meno …  
		  -Con calma … ti spiego tutto … ma ora dormi  … - 
		  -Ma io non ho sonno! … sento l’adrenalina  scorrere nelle vene … - 
		  Aggrotto la fronte … -Dormi … è un ordine!  … - 
		  -Ma … - 
		  -Niente ma!Dormi!- 
		  Imbronciata, si rannicchia nelle mie  braccia e dopo pochi minuti si addormenta placidamente …  
          Come  era?! … non ho sonno … sento l’adrenalina scorrere nelle vene … tsk …  
		  L’accarezzo un’ultima volta, prima di  chiudere gli occhi anche io e addormentarmi beato e felice accanto al mio amore  …  
		  
		Parte 6 
		Quella mattina, quando aprii lentamente gli  occhi e mi resi conto che stava dormendo placidamente accanto a me … stretta in  un caldo abbraccio … il mio cuore scoppiò di felicità …  
		  La gioia che mi pervase l’anima, nell’  essere cosciente che tutto quello che era successo non era stato solo un sogno  … mi stordì! … 
		  Ripensare ai nostri corpi uniti … al suo  cuore che batteva forte contro il mio … ai nostri fianchi che si muovevano  nella stessa dolce danza … alle nostre mani intrecciate e … a quelle parole …  sussurrate delicatamente … con calore e tenerezza … tanto desiderate … e  agognate …  
          Ti  amo … Ti amo … Ti amo …  
		  … non riuscivo più a stare in me dalla  gioia! … 
		  Per stupido che fosse … avrei voluto  svegliarla e chiederle di ripetermele … fino allo sfinimento … fino alla  nausea! … ma ebbi subito la sensazione che non sarebbe mai arrivato quel  momento! … e così, mi voltai verso di lei e mi limitai a guardarla … dormiva  così dolcemente … con la testa sulla mia spalla e i capelli sparsi in un’aura  bionda … il viso rilassato e felice … totalmente abbandonata nel mio abbraccio  …  
		  Ripercorsi con lo sguardo ogni lineamento  del suo viso … più e più volte … senza stancarmi … fino a quando, tempo dopo,  la sentii mugolare e muoversi debolmente…  
		  Si stava svegliando … e io non mi volevo  assolutamente perdere quell’attimo così importante della mia vita … il momento  in cui … avrebbe riaperto gli occhi e mi avrebbe guardato …  
		  Con sguardo assolutamente attento, osservai  le sue palpebre sbattere debolmente e poi aprirsi lentamente …  
		  Gli occhi ancora assonnati e di un colore  molto intenso … la labbra socchiuse e …  
		  -Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!Tu che ci  fai nel mio letto!!!Maniaco!- 
		  Thump! … 
		  Cuscinata in pieno volto …  
          E due  … uhm … argh!!!!!! 
		  Mi tolgo il cuscino dal viso … e vedo il  suo viso contratto in un’espressione divertita mentre tenta di non scoppiarmi a  ridere in faccia …  ma ovviamente non ci  riesce …  
		  -Che c’è da ridere?!? … - ma nel dirlo lo  faccio anche io ..  
          E ora  sentiamo … perché un momento incantevole come questo, si deve essere risolto,  come sempre, in una scenetta comica?!? …  
          Io …  prima o poi … la strozzo … ! 
		  Sospiro rassegnato …  
          Non  c’è speranza …  
		  La guardo, facendo finta di aver messo il  muso … -Spiritosa! … - 
		  Continua a ridere … e mi abbraccia … 
		  -Dai …   era uno scherzetto! … - 
		  -E certo! … in un momento romantico come  questo … ci stava bene, no?! … - le dico leggermente stizzito …  
		  Mi guarda con occhi stupiti … e un po’  sorpresi …  
		  -Romantico? … - ... sbatte le ciglia … 
          Non  ha capito … strano, eh?! 
		  Sospiro di nuovo … passandomi una mano  sulla fronte …  
          No,  no … non c’è speranza … ci rinuncio! 
		  Mi tocca una spalla con una mano, per  attirare la mia attenzione …  
		  -Che vuol dire  … romantico? …  dai … spiegami! … - 
		  -Ormai … - 
		  -Non dire così … spiegami! … - 
		  -Ma niente … è solo che … è bello  svegliarsi insieme … la mattina … dopo … l’amore  … soprattutto se è la prima volta … -  concludo, leggermente imbarazzato … 
		  -Dici davvero? … ci tenevi così tanto? … -  mi chiede con aria perplessa …  
		  Annuisco … 
		  -Oh … -  
		  Rimane un attimo in silenzio …  
		  -Ripetiamo la scena! … torno a dormire e  poi, mi sveglio! … - 
		  La guardo di sbieco …  
          Sei  un genio del male! … non si può! … la poesia del momento è andata! … 
		  Scuoto la testa, bocciando la sua idea …  
		  -Uhm … - mi guarda triste … - … mi spiace,  ma … non credevo … che fosse così importante per te … pensavo che … siccome era  la prima di tante a venire … e che da qui alla vecchiaia ci saremmo sempre  svegliati assieme … ogni volta sarebbe stata speciale a suo modo … - 
		  Sentendo quelle parole, il mio cuore salta  un battito … e il mio respiro si ferma per un istante …  
          … la  prima di tante a venire … da qui alla vecchiaia … ogni volta sarebbe stata  speciale …  
		  Mi volto a guardarla con sguardo perso e …  incredulo …  
		  -Tu … vuoi davvero … svegliarti con me …  per il resto della tua vita? … - 
		  Piega la bocca in un dolce sorriso e poi,  annuisce felice … -Sì … - 
		  Sento la voce che mi muore in gola … ma è  uguale, perché in questo momento non troverei mai le parole giuste per  spiegarle la mia felicità … 
		  A pensarci … non credo che esistano …  
		  C’è un solo un modo per dimostrarglielo … ed  è amandola …  
		  L’attiro a me …  
		  E’ un po’ sorpresa … probabilmente non si  aspetta questa mi reazione …  
		  … la bacio con trasporto … lasciando che la  mia lingua giochi con la sua per un tempo indefinito … fino a toglierle il  respiro …  
		  … mentre sento le sue mani accarezzarmi il  volto … io la spingo a sdraiarsi sotto di me … e i nostri corpi si uniscono  nuovamente … in quella dolce danza in cui, anima e corpo, si fondono completamente  con quelli della persona amata … 
		  
		  
		-Sveglia! … - 
		  -Uhm … lasciami dormire … - 
		  -Ma non puoi dormire sulla spiaggia! … - 
		  -Questo lo dici tu … ci riesco benissimo …  -  
		  Ho un sonno che mi porta via … e mi sento  così spossato che faccio fatica a muovere un dito …   
		  Si avvicina … -Eppure .. stanotte hai  dormito … -conclude interdetta e sbuffando …  
          Uhm …  devo risponderti? … ed entrare nei dettagli? …  
		  -Ma io volevo andare a fare il bagno con  te! … è il nostro ultimo giorno di vacanza!Domani torniamo a casa … - 
          Se  Dio vuole … sì !… considerando che negli ultimi tre giorni ho dormito nove ore  … con una media di tre ore per notte …   non vedo l’ora di tornare a casa e dormire per i prossimi cinque giorni!  …  
		  Sospiro … -Lasciami dormire ancora un  minuto … poi vengo … - 
          Non  riuscirò mai ad alzarmi da dove sono … forse dovrei decidermi a spiegarle certe  cose …  
		  -Uffa! … e io che mi ero messa il mio  costume più carino … - 
		  Giro la testa verso di lei … aprendo a  fatica un occhio per vederla …  
		  Bikini rosa a pois bianchi … con fiocchetto  su un lato degli slip …  
          Uhm …  forse potrei alzarmi …  
		  Mi tiro su e mi sgranchisco … sbadiglio …  
          Cavolo  … se ho sonno … e se sono stanco! …  
		  Mi balza in piedi davanti, tutta sorridente  … -Allora andiamo? … - 
		  Annuisco … 
          Non  so dove troverò la forza per alzarmi … e per tuffarmi … ma ce la farò in  qualche modo! … sob! … 
		  Sento le ossa scrocchiare ad ogni movimento  … è come se mi fosse passato sopra un caro armato …  
		  Con molta lentezza, riesco ad arrivare alla  riva …  
		  -Forza!!! .. cosa aspetti?! … - 
          Ma  come fai? … non dovresti essere stanca anche tu?!? … io sono distrutto!!! …  vorrei mettermi a piangere, ma … non credo che sia molto virile e soprattutto,  un altro al mio posto, mi darebbe di idiota a lamentarmi …  
		  -Arrivo … - dico con un filo di voce …  
          Mi  manca anche quella … ! 
		  Finalmente entro in acqua e … se devo  essere sincero … provo un certo sollievo … sarà il movimento dell’acqua … sarà  l’acqua stessa … ma mi sento lentamente meglio …  
		  -Come va? … - 
		  -Bene … si sta benissimo in acqua oggi …  non trovi? .. – 
		  -E’ vero … - mi sorride …  
          Non  sembra per niente stanca … neanche un po’!!!! 
		  -Posso farti una domanda? … - 
		  -Sì … dimmi … - 
		  -L’altro giorno … perché .. non avevi  voluto fare il bagno? … e non ti eri neanche voluta mettere in costume? … era  per .. – 
		  -No … non era per quello … - abbassa gli  occhi … e arrossisce … - … era solo perché … mi vergognavo … - 
		  -Ti vergognavi?!? … e di chi? … - 
		  -Di te … - continua a tenere gli occhi  bassi … - … non ero mai rimasta senza abiti di fronte a nessuno … neanche ad  un’amica … - 
          Ah …  
		  Mi viene da sorridere ... 
		  -Capisco … - 
		  -Ora, però … è diverso … - 
		  -Sì … lo so bene … - mi sfugge una risatina  … mentre mi lancia un’occhiataccia … 
		  -Uhm … spiritoso … - mi fa la linguaccia …  e poi ride … - … io torno a riva … ti aspetto lì … - 
		  La vedo allontanarsi, ma stranamente non mi  dà più fastidio la cosa … prima, quando accadeva, mi sentivo subito solo e  vuoto … ora invece … so che lei c’è sempre … e che sempre starà al mio fianco …  anche se siamo lontani pochi metri … o tanti chilometri …  
		  Essere cosciente del suo amore … mi dà la  forza di vivere veramente … come non ho mai fatto … e questo …  
		  Non riesco a finire il pensiero, che sento  un improvviso gelo pervadermi il corpo … 
		  L’acqua su cui galleggiavo fino ad un attimo  fa, è diventata ghiaccio … 
          Cosa  diavolo sta accadendo? …  
		  Riesco a fatica ad alzare la testa per  vedere cosa è successo … e mi accorgo che altre persone sono nella mia stessa  condizione …  
		  All’improvviso sento delle urla ..  
		  -Gray-sama!Ti prego!Perdona Juvia per  quello che ha fatto!Per qualunque cosa abbia fatto! … anche se non lo sa! … - 
		  Una ragazza con dei strani capelli blu, sta  correndo sul mare ghiacciato .. rincorrendo un altro tipo con i capelli scuri  che sembra furioso con lei ..  
		  -Juvia!Lasciami stare!Non ti voglio vedere!  – 
		  -Gray-sama!!!!Perdona Juvia!- 
		  Guardo la scena incredulo … 
		  Il ragazzo surfa sul ghiaccio che … crea lui stesso?!?! … impone le mani e,  al grido di Ice Maker , l’acqua  si  trasforma in ghiaccio … 
          Come  è possibile? … è un mago? …  
		  Lentamente sento di riuscire a muovermi di  nuovo … il ghiaccio lentamente si sta sciogliendo … e io riesco a tornare a  riva … 
          Che  freddo!!!! … se non mi prendo una polmonite, è un miracolo!!! … 
		  -Joe … - 
		  Fran mi viene incontro con un asciugamano …  
		  -Grazie … - 
		  Etchu! … uhm … 
		  -Come stai? … - 
		  -Potevo stare meglio … -dico balbettando  dal freddo … mentre tento di ristabilire la temperatura corporea …  
		  -Aspetta … -  
		  Sgrano gli occhi … quando la vedo infilarsi  sotto l’asciugamano con me e abbracciarmi davanti a tutti … 
		  -Ffff …ran … che che  fai? … - 
		  -Così ti riprenderai prima … - mi dice  dolcemente, mentre sento il suo corpo schiacciarsi contro il mio … 
          Ora comincio  a sentire caldo … troppo caldo …  
		  -Fran! … sto bene!- le dico all’improvviso,  allontanandola bruscamente … 
		  Mi guarda senza capire … 
          Non  importa che tu capisca .. lo so io! … e questo basta! … 
		  Inspiro profondamente, andando a sedere sul  telo … senza aspettarla .. 
          Io mi  devo decidere a spiegarle alcune cose … o rischierò di morire! … 
		  Dopo poco mi raggiunge … ma è silenziosa …  sta osservando con attenzione la scena di fronte a noi … 
		  -Che ne pensi? … - mi azzardo a chiederle  titubante …  
		  -Sono due maghi … della stessa Gilda di  Lucy e Natsu … - risponde un po’ sovrappensiero … 
		  -Davvero? … - 
		  -Sì … guarda il tatuaggio sul torace di lui  e sulla coscia di lei … - 
		  Mi volto verso quei due scatenati e faccio  caso a quello che mi ha detto … 
		  -Hai ragione … ma cosa sarà successo? … lui  sembra molto arrabbiato con lei … e lei, invece … è così triste … - 
		  Non so perché, ma … vedendo il volto di lei  … mi sento stringere il cuore … quella ragazza ha un espressione così afflitta  e desolata che …  
		  -E’ successo qualcosa di molto grave … di  cui lui la ritiene responsabile … - 
		  A quelle parole, mi giro nuovamente verso  Fran … guardandola sorpreso …  
		  -Qualcosa di grave? … - 
		  -Sì … ma probabilmente lei non è realmente  responsabile … - 
		  Sono sempre rimasto colpito delle sue  capacità di comprendere il cuore umano … non so se sia magia o semplicemente la  sua sensibilità … o entrambe le cose, però … sa percepire cose che nessuno vede  … o sente …  
		  -Che vuoi dire? … - 
		  -Se osservi i due … lui sta scappando da  lei, ma senza guardarla … sta sfuggendo al suo sguardo … e c’è una ragione … è  perché gli fa male farlo …  - si ferma un  attimo … - … sembra arrabbiato, ma … non è così … si sta solo difendendo … dai  propri sentimenti … la sta allontanando per altri motivi e … se la considera  responsabile di qualcosa è … solo una scusante che si è dato per tenerla  lontana … - 
		  Senza accorgermene, ritorno ad osservarli …  e rifletto su ciò che mi ha detto Fran …  
		  Tempo dopo, lui è fuggito lontano mentre  lei tenta ancora di rincorrerlo e piange …  
          Che  male mi fa vedere quella ragazza così … vorrei aiutarla, ma … non so cosa fare  … sospiro … l’unica che potrebbe farlo è …  Fran, ma …  
		  -Fran? … - 
		  -Dimmi … - 
		  -Non c’è modo di aiutarla? … voglio dire …  - 
		  Mi guarda con aria perplessa … -Aiutarla?  .. – 
		  -Sì … come sai fare tu … - 
		  Continua a guardarmi interdetta …  probabilmente non capisce la mia richiesta … e in realtà, neanche io la capisco  … però … vorrei veramente aiutarla …  
		  Fran distoglie lo sguardo …  
		  -Aiutarla … - sussurra …  
		  
		  
		La ragazza dai capelli blu è tornata a riva  e appena ha messo piede sulla spiaggia è crollata a terra, piangendo come una  fontana …  
		  A vederla così, non ho resistito e … sono  corso da lei … sotto lo sguardo stupito di Fran …  
		  -Hey … tutto bene? … - le chiedo  preoccupato … avvicinandomi cautamente a lei … 
		  Smette per un attimo di piangere per  guardarmi … ma poi scoppia nuovamente in lacrime …  
          Uhm … 
		  -Come ti chiami? … -  
		  Smette di nuovo di piangere e mi guarda tra  le lacrime …  
          Poverina  … ha due occhi gonfi e rossi …  
		  -Ju … via … - singhiozza …  
		  Le sorrido … -Ciao … Juvia … io sono Joe …  - 
		  -Ciao … - 
		  Mi guarda con sospetto …  
		  -Posso aiutarti? … - 
		  Rimane un attimo sorpresa della mia  richiesta e poi scoppia nuovamente a piangere a dirotto … 
          Ehm …  come faccio a farla smettere?! …  
		  Mi guardo a giro … la gente la guarda tra  lo scocciato e il perplesso …  
		  -Juvia … ascolta … ti va di bere qualcosa?  … - 
		  -Uhm? … - 
		  -Andiamo al bar … così … mi racconti … se  ti va … - 
		  Mi avvicino e le porgo una mano … 
		  Guarda esitante, pensandoci un po’, e poi, l’afferra  e si alza … 
		  
		Parte 7  
		Mentre aspetto che mi diano le granite che ho ordinato, guardo in  direzione di Fran ... 
		  Non si è mossa di lì … è rimasta ferma come una statua … anche quando  sono passato accanto a lei con Juvia …  
		  Io speravo che … mi desse una mano, invece … non mi ha neanche guardato  … ha addirittura, girato la testa dall’altra parte … 
		  Sospiro un po’ triste … mentre prendo le due granite e le porto al  tavolo …  
		  -Ecco … una granita alla fragola … - le dico sorridente …  
		  La vedo guardare il bicchiere interdetta e poi … scoppiare nuovamente in  lacrime … 
		  -Gray-sama!!!!! – grida in un fiume di lacrime …  
          Uhm … e ora cosa  centra?!?! … uhm …  
		  -Aspetta!Aspetta!!!! … non piangere!Ti prego! … perdonami!Non voleva  farti rimanere male! … - 
		  Tra un singhiozzo e l’altro , mi guarda triste …  
		  -Il ghiaccio … mi ricorda Gray-sama … - 
          Ah, già …  dimenticavo … il tipo riusciva a trasformare l’acqua in ghiaccio …  
		  -Giusto … sono un completo idiota … perdonami … - sospiro sconsolato …  
		  Riprendo il bicchiere, ma …  
		  -Aspetta … - mi ferma … - … lascia pure … - 
		  Riposo il bicchiere e la vedo prendere il cucchiaino in mano …  
		  Prende un po’ di granita e la manda giù … -Buono … - mi dice tra le  lacrime …  
          Questa ragazza  piange troppo …  
		  La lascio mangiare e, lentamente, vedo i suoi occhi asciugarsi …  
		  -Ti va di parlare? … - azzardo timidamente …  
		  Posa il cucchiaino e … ricomincia a piangere! … 
          Forse … Fran ha  preso un granchio  questa volta!!!! …  Secondo me è scappato per non sentirla piangere! …  
		  -Scusami … non ti chiedo più nulla … - 
		  Mi appoggio sconsolato alla sedia … finendo la mia granita e pensando  che … vorrei che la mia streghetta fosse qui …  
		  Ad un certo punto però, Juvia inizia a parlare, riscuotendomi …  
		  -Gray-sama … è arrabbiato con me … - singhiozza … - … e io non so perché  … - alcune lacrime si riaffacciano ai suoi occhi tristi e provati …  - Juvia … non sa perché Gray-sama è  arrabbiato con lei! – e di nuovo scoppia in un lago di lacrime … 
          Se piangesse meno …  e se smettesse di ripetere la stessa cosa … magari verremmo a capo di qualcosa  …  
		  -Capisco … - 
		  Rimango in silenzio … non so cos’altro dire …  
		  -Gray-sama non vuole più vedere Juvia … - mugola, asciugando a stento le  lacrime…  
		  Mentre l’ascolto, sento una strana sensazione ai piedi … umido? … 
		  Abbasso lo sguardo … 
          Oh, mio Dio … ha  pianto tanto che c’è una pozzanghera per terra … 
          No … non è  decisamente una persona comune …  
		  -E tu non hai proprio idea del perché? … neanche una piccola ipotesi? …  - 
		  Scuote la testa …  
          Bel problema …  
		  Mi tornano in mente la parole di Fran …  
		  -Non so … hai fatto caso se è successo qualcosa, negli ultimi tempi, per  cui lui è cambiato? … - 
		  Ci pensa un attimo … 
		  -Uhm … è morto … e poi risuscitato subito … - 
          Morto?!?!? … e poi  è risuscitato?!?! … e lo dici così, tranquillamente?!   
		  -Come scusa? … - le chiedo, sgranando gli occhi … 
		  -Sì … stava combattendo e … ad un certo punto, si è girato verso di me …  perché voleva dirmi qualcosa … e poi … si è messo davanti a me per proteggermi  e … e … - riscoppia a piangere … 
          Sono sempre più  sconvolto …  
          Non credo di essere  pronto per affrontare un mondo simile …  
		  -Capisco … - 
          Non saprei  cos’altro rispondere!!!! …  
		  Mi guarda triste e sconsolata … -Nessuno può aiutare Juvia … e Juvia è  tanto triste … Gray-sama è l’amore di Juvia … - 
		  Se questa situazione mi si fosse presentata alcuni mesi fa … avrei  pensato che … questa ragazza fosse folle!… pazza scatenata! … da rinchiudere al  manicomio, ma … ora … è diverso … e sento infinita tenerezza e dispiacere per  lei …  
		  -Sei sicura che … non sia successo altro? … voglio dire … - 
          Altro?!? E lo  chiedo anche così leggermente?!? … come se fosse una cosa normale morire e  tornare in vita ! … sono impazzito … sì, decisamente …  
		  Annuisce … pronta a scoppiare in un fiume di lacrime …  
          Se continua a  piangere, allagherà il bar …  
		  -Quello che l’ha cambiato è accaduto proprio in quel momento … - 
		  Una voce alle mie spalle fa trasalire   entrambi …  
		  -Fran … - 
		  Si siede accanto a noi … come se fosse la cosa più naturale al mondo …  
		  -Quando ha passato il confine e poi è tornato … è allora che è successo  qualcosa … - 
		  Juvia la guarda con occhi attenti e sgranati …  
		  -Tu sai  … come sia stato  possibile che lui tornasse dall’al di là? … -continua, fissandola dritta negli  occhi, senza guardarmi …  
		  -No … io … non ci ho pensato … credevo che fosse stato un miracolo … - 
		  -No … non un miracolo … è stato qualcuno che ha manipolato il tempo … un  mago molto potente … che per farlo … ha dovuto pagare uno grosso riscatto … - 
		  -Cosa? … - improvvisamente il suo volto sbianca … è atterrita …  
		  -La chiave di tutto … è lì … Juvia … lui ti considera responsabile di  quello che è successo a quel mago … - 
		  Abbassa lo sguardo … e si porta una mano alla bocca …  
		  -Ultear … - sussurra debolmente … -Dopo la battaglia … nessuno ha più  avuto sue notizie … è sparita e  …  Gray-sama … è diventato improvvisante solitario e taciturno … più di quanto non  lo fosse mai stato … -  … inizia a tremare  … - E’ colpa mia … Gray-sama reputa Juvia responsabile di quello che è successo  a Ultear … - 
		  È impietrita … sconvolta … sembra che il mondo le stia crollando attorno  …  
		  -Juvia … non è colpa tua … - … Fran, inaspettatamente, allunga una mano  sulla sua, stringendogliela … -Non ti devi sentire responsabile … - 
		  -Ma se Gray-sama non fosse morto … Ultear sarebbe ancora viva … - 
		  -Sei sicura che sia così? … sei sicura che lei sapesse di Gray? … e  soprattutto che sia  morta? … - 
		  Alza gli occhi e guarda con aria smarrita Françoise … - Io .. non lo so  … lei non era lì, ma … potrei non averla vista … era una battaglia dura e … - 
		  Trema …  
		  -Juvia … è stato un caso … ma questo Gray non lo sa! … e pensa che  Ultear si sia sacrificata per lui, per riportarlo in vita … e si sente  responsabile perché si reputa l’unico colpevole per quello che è successo …  Probabilmente, lui pensa che se non si fosse distratto a parlarti, non lo  avrebbero colpito! … e neanche tu saresti stata bersaglio ! … così, invece lo  siete diventati entrambi … e ora si sta comportando così perché, in parte, ti  vede come una sua debolezza e , in parte, crede che sia il modo migliore per  scontare la sua colpa … - 
		  -Juvia … una sua debolezza? … -chiede con voce tremante …  
		  Fran annuisce … -Lui ti vede così … se non fosse accaduto quello che è  successo … Ultear sarebbe ancora con voi, ma … lui non sa che lei lo avrebbe  fatto lo stesso … - 
		  -Ma cosa è successo a Ultear? … e poi, come fai a sapere che … è stato  solo un caso?… - 
		  -Un mago che manipola il tempo … ha molto potere e  … per far tornare indietro il tempo, deve  chiedere molto alla sua energia magica … questo comporta un rapido passare del  tempo per lui … non necessariamente la morte … ed è vero, io non ero lì, ma …  ho la forte sensazione che sia stato solo un caso … un caso molto fortunato per  il tuo amico, però  … - 
		  -Quindi  … Ultear è ancora viva? …  - chiede esitante ..  
		  -Sì … e Gray lo sa … - 
		  Juvia annuisce, stringendosi le mani al petto … - … Juvia è solo un peso  per Gray-sama … una debolezza … - pronuncia quelle parole con voce assente …  come se fosse a migliaia di chilometri di distanza …  
		  -Juvia .. tu non lo sei, ma … devi avere pazienza … devi stargli vicino  e … vedrai che lui … prima o poi … capirà … che tu non sei responsabile di  quello che è successo … e poi … lui tiene molto a te … - 
		  Alza gli occhi, spalancandoli … e arrossendo fino alla punta dei capelli  …  
		  -Gray-sama, tiene a me? … - scandisce ogni parola con voce densa di  emozione …  
		  -Sì .. altrimenti … non sfuggirebbe al tuo sguardo … si scappa solo dallo  sguardo di una persona a cui tieni … e che temi in quel momento per qualche  motivo … - 
		  -Ho capito … - 
		  Improvvisamente, il suo volto si distende … e il suo sguardo torna  limpido …  
		  -Juvia ha capito … grazie … ora sa cosa deve fare … diventerà più forte  … e Gray-sama non dovrà più difenderla ! … o preoccuparsi per lei … Juvia starà  vicino a lui, senza essere più un peso, e lo seguirà … come un’ombra … - sorride  … piegando le labbra in un dolce sorriso … 
		  -Sì … come un’ombra … ma non come uno stalker … mi raccomando!- aggiunge  Fran facendole l’occhiolino …  
		  -Uhm? … - Juvia sgrana gli occhi a quella affermazione … come se fosse  stata colta in flagrante! … e poi scoppia ridere … 
		  
		  
		Abbiamo il treno alle sette … stasera rientriamo a casa e io … sono  ancora un po’ frastornato, da tutto quello che è successo dall’inizio di questa  avventura …  
		  Faccio ancora fatica a credere a tutto quello che è accaduto … 
		  Quando siamo partiti, avevo in mente solo di passare alcuni giorni, da  solo, con la mia Fran … senza pensare ad altro … poi, è successo di tutto … 
		  Finisco di sistemare la tenda mentre lei sta in silenzio in disparte … 
		  E’ da stamani … da quando sono corso da Juvia, che è così silenziosa …  che non mi parla e non mi considera …  
		  Mi piacerebbe sapere cosa è successo per renderla così … non capisco …  
		  -Ho finito … possiamo andare … - 
		  Mi volto a guardarla … annuisce pacatamente, alzandosi e prendendo la  sua roba …  
		  Mentre varchiamo l’uscita di Heaven’s Door, do un’ultima occhiata  all’insegna .. 
		  E pensare che, solo qualche giorno fa, quando siamo arrivati, mi venne  da ridere per il nome … e ora, invece … tremo quasi, a ripensare a tutte le  avventure affrontate …  
          Più che Heaven’s  Door … si dovrebbe chiamare To Love Ru’s Door3 … o qualcosa di  simile! 
		  
		  
		A minuti il treno sarà qui … 
		  Fran è ancora silenziosa … mentre io vorrei che mi dicesse anche solo  una parola … una qualsiasi … ma che mi parlasse … 
		  Non sapere … non capire che cosa ha dentro il cuore … mi turba  profondamente … 
		  -Fran .. – 
		  Si volta a guardarmi … ha un espressione strana … 
		  Sembra improvvisamente più grande … più matura …  
		  -Perché non dici una parola? … perché … non mi consideri? … - 
		  Rimane in silenzio … guardandomi con occhi inauditamente seri … 
          Non l’ho mai vista  così …  
		  -Fran … ti prego … dimmi che cosa c’è … - 
          Ho bisogno di  sapere … 
		  Continua a stare in silenzio, guardandomi con quello sguardo insolito …  mentre io mi sento assalire dall’agitazione …  
		  All’improvviso, distoglie lo sguardo … e guarda il cielo … e con voce  tremante e rammaricata … -Ho fatto una cosa che … non dovevo fare … - 
		  La guardo stupito …  
		  -Che cosa vuoi dire? … - 
		  Torna silenziosa … deglutisce … e poi abbassa la testa …  
		  I capelli le ricadono sul viso e io non riesco più  a vedere la sua espressione … 
		  Stringe le mani sull’orlo della gonna …  
		  -Oggi … con Juvia … ho sbagliato … - 
		  -Sbagliato? … perché dici così? … l’hai solo aiutata … non … - 
		  -Non è vero! … o meglio … sì … l’ho fatto, ma … non come avrei dovuto …  - 
		  Continuo a non vederle il volto … ma ho la forte sensazione che sia  contratto in un espressione di dolore …  
		  -Perché dici così? … spiegami … non avere paura di me … per favore … -  la mia voce è appena un sussurro … 
		  -Ecco io … l’ho aiutata per il motivo sbagliato … - si ferma un attimo …  - … non l’ho fatto perché … ero mossa a dispiacere per lei, ma perché … ero  gelosa di lei … -  
		  Rimane in silenzio … 
		  E io sono senza parole …  
		  -Quando mi hai chiesto di aiutarla … io … mi sono sentita assalire dal  fastidio … e poi … quella stessa sensazione si è trasformata in gelosia, quando  ti ho visto correre da lei … - 
		  Continuo a non parlare … mentre sento la testa vuota …  
		  -Io … l’ho aiutata solo perché … perché … volevo liberarmi di lei … -  
		  Alza il volto verso di me … ha gli occhi rossi e gonfi … pieni di  lacrime …  
		  -Io … l’ho odiata … tantissimo … perché tu … hai rivolto le tue  attenzioni a lei … non considerandomi … essendo indifferente a ciò che potevo  pensare o provare … io l’ho odiata … tanto … e volevo solo che se ne andasse …  lontano … che tornasse da lui e … che non si avvicinasse più a te … - 
		  Vorrei dire qualcosa, ma …  
		  Sono pietrificato … spaventato … sconvolto …  
		  Tento di riprendermi … e distolgo lo sguardo dal suo … ho bisogno di  pensare …  
		  Poi, inspiro profondamente … -E poi … l’hai pensato fino alle fine? …  voglio dire … quando hai visto il suo volto felice per aver capito … tu hai  continuato a pensare e a sentire quelle cose? … - … tremo a sapere quella  risposta …  
		  -No … allora, mi sono accorta di quello che avevo fatto … - 
		  Annuisco, sollevato … -Sei tornata cosciente … - 
		  -Sì … - 
		  -E’ per questo che … non mi hai più rivolto parola e … evitavi di  guardarmi ?… - 
		  -Sì … - 
		  Come se finalmente la luce irrompesse in una stanza buia, comprendo la  situazione e la gravità della cosa …  
		  Ora capisco cosa aveva voluto dirmi Fran ... in merito a Hisui e a lei …  e cosa Anna, in passato, avesse tentato di spiegarmi … quando mi diceva che  Françoise è forte … molte forte …  ma che  proprio per questo, andava protetta … perché il suo grande amore … il suo  grande cuore … i suoi forti sentimenti … non si tramutassero in oscurità …  
		  -Ora capisco … - concludo, senza accorgermi che il mio pensiero è  diventato concreto e ha preso la forma di parole …  
		  Mi guarda senza comprendere … ma questa volta, non importa che capisca …  perché devo capirlo io … solo io …   
		  Devo capire che per starle accanto, dovrò essere forte … e sincero …  liberare il mio animo e il mio pensiero … avere fiducia totale in lei … e non  mostrarle mai esitazione o punti oscuri …  
		  … dovrò starle accanto … senza timore … amandola e proteggendola …  facendole sempre sentire  i miei  sentimenti … senza nasconderli come ho fatto finora …  
		  … dovrò essere limpido … proprio come lei …  
		  La guardo … ha gli occhi di un blu intenso … e non è solo il crepuscolo  che li rende così … è il suo turbamento … il suo dolore … la sua colpa …  
		  -Non devi mai dubitare del mio amore per te … mai … neanche per un  istante! … anche quando non te lo dirò … o non te lo potrò dire … tu dovrai  essere sempre sicura di me … di noi … e del nostro amore … - le accarezzo una  guancia bagnata dalle lacrime … 
		  Trema … 
          Io non ti  abbandonerò mai … anche se dovremo stare lontani per qualche ragione … io non  smetterò mai di amarti … neanche per un istante … ed è proprio ciò che ho  chiesto a quella stella cadente … che non mi separasse mai da te …  
		  -… perché io … voglio stare con te per sempre! … finché … l’aria …  l’acqua … la terra … e il fuoco … ce lo permetteranno … staremo insieme …  e io non ti lascerò mai!… -  
		  Vedo il suo sguardo tornare limpido … e il suo volto tornare dolce e  delicato come quello di una bambina …  
		  Mi sorride timidamente e poi mi abbraccia … 
		  La stringo forte a me … mentre sento in lontananza il treno arrivare …  
		  -Forza … torniamo a casa … ci aspettano … - 
		  
		  
		 Fra poco saremo arrivati …  
		  Guardo fuori dal finestrino … è già scesa la notte …  
		  C’è la luna … finalmente è tornata  …  
		  Scuoto la testa … sorridendo …  
          Che stupido che  sono! … non è tornata … è sempre stata qui … accanto a me! … 
		  Appoggio la mia testa alla sua … mentre dorme esausta e tranquilla sulla  mia spalla…  
          Ecco la mia  splendida e luminosa luna …  
		  Le prendo una mano … e intreccio la mia con la sua …  
          Continua a dormire  serenamente …  
		  Le poso un piccolo bacio sulla fronte ….  
          Io sarò il tuo  cielo … dove splenderai per sempre … mia piccola e splendente luna …  
		  
		A tutti quelli che credono  
            nella magia della semplicità  
            e dell’innocenza … 
		  
		  
		1 She’z, 20.08.2013, Why am I like  this?. Korea, Line Entertainment. 
		  2 Spica, 27.08.2013, Tonight. Korea, B2M  Entertainment. 
		  3 “To Love Ru (To Rabu-Ru)” si basa su un gioco di parole in giapponese  per cui Trouble (in inglese) si pronuncia allo stesso modo. 
		© 14/09/ 2013  
		   
		   
            Cyborg 009 Fanfiction  di www.cyborg009.it è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported 
				 | 
		  |