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		  LETTERA AD UN AMORE  PERDUTO 
		 
		
		 
		
		“Vorrei  incontrarti fra cent'anni 
		  Tu pensa al mondo fra cent'anni 
		  Ritroverò i tuoi occhi neri 
		  Tra milioni di occhi neri 
		  Saran belli più di ieri… 
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		  …Vorrei  incontrarti fra cent'anni 
		  Come un gabbiano volerò 
		  Sarò felice in mezzo al vento 
		  Perché amo e sono amato  
		  Da te che non puoi cancellarmi 
		  E cancellarti non posso” 
		(Vorrei  incontrarti fra cent’anni – Ron e Tosca 1996) 
		  
		  
		Per la mia  amata Hilda 
		Amore mio, 
             
		  permettimi di chiamarti così ancora una volta. Non capisco bene il significato  di questa lettera, ma all’improvviso ho sentito il bisogno di scrivere tutto  quello che ho dentro. È un addio sì… l’ennesimo addio… 
		  Da quando te ne sei andata tutto appare inutile… sono solo, nonostante tutto.  Avrei desiderato tanto continuare a vivere quel sogno bellissimo che avevo  iniziato insieme a te.  
		  Avrei voluto esserti sempre accanto per condividere la gioia e i dolori,  condividere le emozioni... E’ da te che avrei voluto avere un figlio, sì!  Sarebbe stato bello avere un bambino da te… rivedere nei suoi occhi la luce  degli occhi della persona che ho amato e che amo di più al mondo, più della mia  stessa vita. Ma il destino ha voluto diversamente… 
		  Il nostro è stato un amore autentico. Continuo a portarmi questo dolore dentro,  anche dopo tutti questi anni, ma come posso non soffrire se ti amo così tanto?  Se so che non potrò più averti vicino a me? Mi hai dato tanto, mi hai fatto  sentire speciale, sei entrata nel mio cuore senza neanche me ne accorgessi. Mi  sei stata vicina nei momenti in cui ne avevo più bisogno e con le tue parole e  il tuo affetto mi hai aiutato... Mi hai fatto trovare il valore nelle cose vere  della vita, mi hai donato il sorriso nelle giornate più tristi. Tu eri sempre  lì… soltanto per me. 
		  Mi hai  fatto conoscere il vero significato della parola amore. Ti ringrazio per  questo, per avermi fatto capire cos’è l’amore, quello vero, quello che si  incontra una sola volta nella vita.  
		  A volte penso se sarò mai tanto fortunato ad incontrare una persona che possa  amarmi come tu hai fatto con me… ma… che senso avrebbe ora? Nessuno. Che senso  avrebbe credere che al mondo ci sia una persona capace di amare una macchina…  un cyborg?  
		  A volte mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Il mio volto è quello di  sempre, ma senza vita, senza gioia... solo un grande dolore. Vorrei ritrovare  la persona che ero tanto tempo fa, prima che i Fantasmi Neri mi annientassero  come uomo, prima che la sofferenza mi spezzasse il cuore...  
		  Mi manca il  tuo sorriso, la tua gioia di vivere, mi manca ciò che… lo so… non tornerà mai  più. Per quanto posso adesso, cerco di vivere la vita in tutti i suoi doni,  così come viene, giorno per giorno, cercando di superare le avversità. Cerco di  trovare la forza immergendomi nel tuo ricordo, nel conforto degli amici a me  vicini… 
		  Sai… mi piacerebbe  molto poterti rivedere, anche solo per un’ora, un giorno, ma rimarrà soltanto un  sogno…  
		  Fa male sapere che ti ho avuto per un istante e adesso dovrò passare un tempo  infinito senza di te, fa male sapere cos'è la felicità e non poter far nulla  per farla tornare. 
		  Ti chiedo perdono per averti portato con me quella maledetta notte… la notte in  cui un uomo di nome Albert Heinrich è morto e risorto come il cyborg 004, una  macchina creata per uccidere…  
		  Ti ho amato  molto mia piccola Hilda e continuerò a farlo per sempre perché il cuore di  quell’uomo batte ancora... continuerà a battere per te…. solo per te… 
		  Arrivederci amore mio… arrivederci e non addio… un giorno ci incontreremo di  nuovo angelo mio… ci ritroveremo in un posto dove non esistono il male e il  dolore… dove resteremo sempre insieme… per l’eternità… 
		Albert		
		  
		  
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